●{My First Kiss}○||●MikaYuu○||●Sirius-chanSC○

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Yuu's pov

«Baka Yuu... hai davvero fifa dei temporali? HAHAHA» il biondo ossigenato mi guarda divertito, e poi scoppia a ridere.

Non ce la faccio più.

Incazzato nero, mi alzo di botto, andandogli contro con fare aggressivo.
Lo guardo malissimo, i miei occhi intrisi d'odio.

«IO NON HO AFFATTO PAU-» grido, interrotto da un suono assordante.

Sento le gambe tremarmi, non mi reggo quasi in piedi. Numerosi brividi percorrono la mia schiena.

Trattengo un urlo a stento, e per la paura mi aggrappo al ragazzo di fronte a me.

Lo sento irrigidirsi di colpo, preso alla sprovvista, mentre io lo stringo a me, come se fosse il mio cuscino.

Nonostante ciò, continuo a tremare.

Inutile dire che fuori la tempesta dà il meglio di sé, un orchestra di tuoni illuminati dai lampi.

I continui boati mi terrorizzano al punto di singhiozzare contro il petto del biondo, ancora immobile.(N.A. porello, Mika c'è rimasto😂)

«Y-y-yuu... m-ma...?» lo sento balbettare qualche minuto dopo.

«è v-vero... h-ho paura-AAH!» confesso, spaventandomi all'ultimo per via di un tuono più potente degli altri.

Ormai sto piangendo come un bambino, stringendo sempre più forte la maglia azzurra del biondo tra le mie dita.

«Y-yuu...l-lasciami...» dice con tono chiaramente imbarazzato, la sua voce quasi gli si strozza in gola «d-dobbiamo andare a-a dormire...»

Prova ad allontanarmi prendendomi per le spalle e spingendomi via, con scarsi risultati.

Non perché io sia chissà quanto forte, soprattutto in un momento come questo, in cui mi faccio prendere dalla paura e tremo da capo a piedi.

Più che altro, è lui che ci mette poca forza. Le sue braccia oscillano leggermente, il suo tocco è leggero.

E anche...così piacevole.

NO FERMATI SUBITO.

NON PENSARE QUESTE COSE.

RIMANI CASTO.

In risposta all'inutile tentativo di scostarsi da parte del biondo, io lo stringo di più a me.

Alzo leggermente il capo, quel che basta per guardarlo negli occhi, a tre centimetri dal suo viso.

Degludisco a vuoto.

Non riesco a credere che lo sto per fare.

Raccatto la poca forza di volontà e dignità che mi rimane, e gli chiedo: «t-ti prego... stanotte... p-posso dormire... c-con te?»

Che figura di merda.

Lo guardo con occhi imploranti, pieni di lacrime, le quali mi impediscono di vedere bene, il loro velo mi rende tutto più offuscato, indefinito.

Ma riesco comunque a notare un evidente rossore sulle guance di Mika, ancora sorpreso dall'improvviso contatto.

Rimaniamo zitti per qualche minuto, il silenzio infranto solo dai colpi di cannone delle nuvole nere e dalle loro lacrime.

Esitante, annuisce, cercando di evitare i miei occhi.

Quanta pena che gli faccio.

Di solito non arriverebbe a tanto.