●{My First Kiss}○||●MikaYuu○||●Sirius-chanSC○

{16 pt.1}

Attenzione.
Sto avendo problemi con wattpad e con l'ordine del capitoli.
Per chi dovesse leggere questa storia solo dopo il suo completamento, sempre se la questione non si è risolta, vi prego di seguire questo schema (non è obbligatorio, ma preferirei che capitoli venissero letti in questo ordine):
○capitolo 16 parte 1
○capitolo 17
○capitolo 16 parte 2
○capitolo 18
○capitolo 16 parte 3 🔞
○capitolo 19
E così via. Il capitolo 16 parte 3 conterrà un avviso a inizio capitolo. Chi non vuole leggerlo è pregato di andare avanti.

Yuu's pov

«Che mattinata noiosa!» sbuffo sonoramente, nonostante nessuno possa sentirmi, sono da solo in camera.

È da quando mi sono svegliato che mi annoio come la morte, anzi forse peggio, come Ryuk prima di far cadere "accidentalmente" il death note nel mondo umano.

Sospiro sconsolato stendendomi sul letto dove mi ero precedentemente seduto.

Sniff... ha ancora il suo odore...

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Ieri pomeriggio, quando ho ripreso conoscenza, sentivo un grosso peso bloccare ogni mio movimento.

Aprendo gli occhi a fatica, ho constatato che quel corpo addosso al mio e quella folta chioma bionda appartenessero a niente di meno che Mikaela.

Degludii a vuoto, come c'ero finito in quella situazione?

Perché era nel mio letto?

E-e-e perché... mi stava abbracciando nel sonno...?

Nonostante fossi nel panico e nella più grande confusione, quel peso sul mio petto era piacevole.

Il suo braccio mi teneva stretto a lui, ma la presa era delicata, gentile, mentre la testa si trovava all'altezza del mio collo, un po' inclinata.

La distanza tra i nostri volti era minima, vedevo bene le sue ciglia lunghe, le sue labbra dischiuse e quella sua espressione così dolce e pacifica, con le guance rosee.

Avevo una voglia di azzerare quella distanza soffocante, di posare le mie labbra sulle sue, soffici e sottili, volevo prenderlo, abbracciarlo, baciarlo con foga e...

Mi vennero le farfalle nello stomaco per l'eccitazione, ma purtroppo non fu solo quello il problema.

Ho paura... -pensai- ...di essermi innamorato.

E proprio quando pensai di non venir scoperto se gli davo un piccolo bacio, lui si destò.

Aprì gli occhi, sbattendo le palpebre un paio di volte prima di guardarsi intorno ancora mezzo addormentato.

Il braccio che prima mi stringeva si allontanò, si stava stropicciando gli occhi con le dita affusolate.

Com'era tenero, sembrava un cucciolo.

Quanto avrei voluto stringerlo a me, accarezzargli i capelli...

Lo guardavo con occhi sognanti, sentivo le guance diventare sempre più calde.

«Perché mi guardi così, baka?» cercava di sembrare irritato, arrogante, ma il colorito del suo volto lo tradì.

Cercai di mettermi a sedere, distogliendo lo sguardo, fallendo miseramente. I miei occhi erano stati incatenati ai suoi.

Più che un semplice incantesimo, era un diabolico sortilegio, una stregoneria.

Non potevo far altro che ammirare quelle pozze azzurre, dai riflessi lucenti e vividi.