Capitolo 8

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<<Cosa voi sapere?>> mi chiese Ezra. Sentivo il suo battito del cuore sotto il palmo della mia mano e il suo petto vibrare ogni volta che parlava.

<<Quanti anni ha tua sorella?>> chiesi.

<<Ventuno.>>

<<Abita ancora dai tuoi genitori?>>

<<No, Sara vive con il suo fidanzato da due anni ormai. Si sposa il mese prossimo.>> dissi e riuscivo a percepire il sorriso nella sua voce.

<<I tuoi genitori sono molto felici, vero?>>

Lo senti' esitare. <<Beh, per Sara sono sempre stati felici.>>

Aggrottai la fronte e alzai la testa per guardarlo. Ezra guardava il soffitto e rimase in silenzio. Mi allontani e mi distesi su un fianco cosi da aver Ezra davanti.

<<Io e i miei genitori siamo diversi. Non hanno mai capito le mie decisioni, sopratutto mio madre.>> mormoro'. <<Nell'ultimo anno io e mio padre ci siamo allontanati.>>

<<Perche'?>>

Ezra piego' la bocca all'ingiu' e mi lancio' un occhiata. <<Non tollerava che suo figlio diventasse un prete. Non mi capiva, non mi ascoltava. Ma infondo, non lo ha mai fatto.>> le sue parole erano dure come l'acciaio mentre parlava del padre.

<<Mi dispiace.>> non sapevo cosa dire. Da una parte lo capivo, ma dall'altra non ci riuscivo, mio padre mi ha sempre appoggiata in qualsiasi decisione io prendessi.

<<Perche' hai deciso di prendere i voti?>>

Ezra apri' bocca per parlare ma non ne usci' nulla. Aveva lo sguardo combattuto, come se non fosse sicuro se dirmelo o no.

<<Io...>> cerco di dire. Io aspettai. Poi fece un respiro profondo e butto' fuori l'aria tutto in un colpo. <<Lascia stare.>> disse e mi guardo' negli occhi.

Ci rimasi un po' male. <<Non vuoi dirmelo?>> chiesi insicura.

Ezra mi prese per la vita e mi attiro' a se. <<Non ancora.>> disse con voce roca e attiro' le mie labbra sulle sua e mi bacio con passione.



Verso le ventitre' meno venti io e Ezra uscimmo dalla sua stanza e mi accompagno fuori. <<Voglio accompagnarti a casa, e' tardi ed e' buio.>> Disse prendendomi il viso tra le mani. Le strade erano buie e a quella oscurita' i suoi occhi sembravano neri come la notte.

<<Non ce ne e' bisogno.>> risposi io.

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