Mercoledi' 25 dicembre ore 15.30
Quel giorno mi ero alzata con i nervi a mille, tanto che risposi male a mia madre non appena lei apri' bocca per dirmi buongiorno. Aveva capito che era una di quelle giornate “no” e mi lascio' in pace.
<<Non so cosa dirti.>> mi disse Sun al telefono dopo averle raccontato quello che era successo.
<<Nemmeno io so cosa dire a me stessa.>> mormorai.
Entrai nella mia stanza e chiuse la porta a chiave.
<<Sono andata via da soli due giorni e guarda tu cosa mi combini.>> disse. E aveva perfettamente ragione.
Guardai fuori dalla finestra attratta dal meraviglioso paesaggio che si vedeva in quel momento. Da un ora nevicava e piccoli fiocchi di neve cominciavano ad attaccarsi a terra. Adoravo la neve.
In quel momento mi venne il desiderio di chiedere almeno a lei se quello che avevo fatto fosse giusto. Me lo ripetevo in continuazione nella mia mente cosi' tante volte che alla fine avevo cominciato a dubitare della mia scelta.
<<Sun, secondo te ho fatto la cosa giusta?>>
La senti' sospirare dopo qualche secondo di silenzio. <<Non lo so Pig, questa e' la tua vita e decidi tu. Ma se tu ci stai bene non capisco proprio il motivo di questa decisione.>>
<<Te l'ho detto. Non c'e' un futuro per noi, voglio...>>
<<Si, si. Vuoi un ragazzo che vada bene per te, presentarlo a tua madre ecc, ecc. Ma che cavolo vuol dire?>>
Il tono di voce di Sun mi fece sussultare e rimanete senza fiato. <<Sun deve prendere i voti.>>
Per quanto volte avevo ripetuto questa frase, ormai era diventata come una preghiera.
<<Per te e' disposto a non prenderli!>> sbotto'.
<<No! Non lo fara'. Anche se per lui sono diventata importante nell'arco di poco tempo, non lo fara'.>> dissi mentre una lacrima scendeva lungo la mia guancia.
<<Sei testarda Pig Laureen, ma vi rincontrerete e sono sicura che adesso lui si sentira' una merda senza di te. Il destino vi verra' incontro.>> disse.
Alzai gli occhi al cielo. <<Ma quale destino!>>
Io non avevo mai creduto al destino.
Quel pomeriggio risulto' piu' pessimo di come lo era gia. Primo: fu una noia mortale, non sapevo cosa fare. Secondo mio fratello giocava con la sua play in salotto ad un voluto disumano da farmi spaccare i timpani. Gironzolavo per la casa come uno zombie e ogni tanto aprivo qualche libro e mi leggevo un paio di capitoli, ma poi finiva li.
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Un Amore Proibito
ChickLitE' sorprendente come la vita possa cambiare da un momento all'altro. La mia vita è cambiata cosi'. Perchè l'amore arriva quando meno te lo aspetti. Come quella domenica di un freddo novembre. Basta anche solo un incontro poco importante, uno sguard...