Prologo

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"Oh, porca troia!" Il primo pensiero del mattino di un dopo sbornia, per Robert, era sempre lo stesso. Poi se si svegliava, come in quel momento, in un luogo a lui sconosciuto, era anche peggio.

Si passò una mano sul volto mentre si voltava a guardare chi si fosse scopato la notte precedente. Scostò le lenzuola e un culo da urlo sbucò da sotto quel candido lenzuolo.

Almeno quella volta non era qualche vecchio che lo credeva un gigolò. Mentre si spostava, però un altro corpo, accanto a lui,lo fece sobbalzare.

Spostò il lenzuolo totalmente e un altro culo da urlo spuntò.

Una sequela di imprecazioni gli salì alle labbra.

"Che cazzo hai combinato ieri sera, Rob!!" Pensò fra se.

A lui piaceva il sesso.

Quello gay, per intenderci.

Perchè Rob a 30 anni, sapeva benissimo i suoi gusti sessuali, aveva sempre saputo di essere diverso da tutti, già in adolescenza. Mentre i suoi amici guardavano le partite di calcio, lui guardava i giocatori, sognando il dopo, quegli uomini perfetti sotto le docce.

I due culi da statue di marmo, o da "che voglia di mordervi" si mossero appena, quando lentamente scese dal letto e si vestì velocissimo.

Non ricordava i loro volti, ma quei culi li avrebbe ricordati per un pezzo.

Almeno la loro visione.

Uscì dalla stanza dei due, mentre si precipitava velocissimo fuori da quell'appartamento e da quell'edificio, prendendo al volo il primo taxi disponibile.

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-Jim...- Boffonchiò uno dei due ancora a letto.

-Mmmh?-

-Credi si ricorderà che ci ha detto stanotte?-

L'altro si alzò di scatto voltandosi verso di lui. -No...e non credo gli freghi...era talmente ubriaco che non si ricorderà nemmeno che non abbiamo fatto nulla...-

Sentì un lungo sospiro. -Peccato...-

Jim allungò le braccia verso l'altro stringendolo a sè. -Cail...-

-Non dire nulla...era strano, ma era il primo che piaceva ad entrambi...dopo...- Il giovane non terminò la frase, sapendo, come l'altro, ciò che voleva dire.

-Possiamo sempre...conoscerlo...- Gli disse Jim.

-E come?-

Ieri ci ha dato questo...in uno dei rari momenti di lucidità...- Prese dal comodino il portafoglio e ne estrasse un cartoncino.

-Il suo biglietto da visita...- Sorrise Jim leggendo il nome, il cognome, e il suo titolo lavorativo.

E sopratutto il numero di telefono e l'indirizzo del suo posto di lavoro.

I due si guardarono con un sorriso malizioso.

-Pensa se accettasse...-Gli disse Cail, baciandolo sulle labbra mentre le mani scivolavano sul corpo dell'altro.

-Ha un bel corpo...ma lo vedo molto dominante...anche se era ubriaco...era molto deciso...e tu...riusciresti ad essere versatile con lui?- Gli chiese Jim sorridendo e posando una mano sull'erezione dell'altro iniziando a muoverla lentamente, facendogli emettere dei lievi gemiti.

-Tutti hanno un punto debole...anche nel sesso...-

-Anche tu...-Gli disse il compagno scendendo con le labbra fino ad arrivare sul membro durissimo dell'altro. -Lasceresti che ti scopi?- Chiese prendendo la punta nella bocca e iniziando a succhiarla.

-No...farei...in...modo...che sia...lui...a lasciarsi....scopare...-

-Nemmeno per qualche gioco? A me farebbe godere...vederlo mentre ti prende e ti scopa come un animale...magari legato...-

Cail emise un gemito a quelle immagini, mise una mano fra i capelli del compagno spingendolo più a fondo alzando anche il bacino e assaporando la gola dl suo amato sul membro.

Jim emise dei rumori dalla gola, ma continuò i suoi movimenti mentre una mano scendeva e accarezzava la fessura fra le natiche con le dita.

Cail alzò la testa e allargò le gambe permettendo all'altro di infilare un dito dentro di se.

Emise un gemito mentre il dito lo accarezzava internamente, e spalancò la bocca quando quello stesso dito toccò il punto più sensibile.

Non resistendo più tirò per i capelli il compagno tirandolo su verso di lui e posizionandolo sopra. Allargandogli le natiche ed infilando due dita in lui.

Jim emise un lungo gemito di piacere e dolore, che elettrizzò l'altro. Sentiva ancora il dito del compagno che si muoveva in lui.

Gli allargò ancora di più l'orifizio per poi entrare con il suo membro in un colpo dentro il compagno.

-Immaginalo ora...che entrate entrambi dentro di me...- Gli disse Jim gemendo.

Cail emise un ringhio entrando ed uscendo ancora più veloce dentro il compagno. Si muovevano frenetici.

-Immagina Rob, che scopa me...e poi scopa anche te...e io che godo a guardarvi...voglio poterlo vedere...voglio che ti scopi come tu scopi me ora...-Continuava Jim cavalcando l'amante.

-Puttana...- Ringhiò ancora Cail, sentendo il dito di Jim andare più veloce sulla sua prostata.

Jim emise lunghi gemiti mentre dal suo membro iniziavano a vedersi gocce di presperma.

Il compagno iniziò a masturbarlo veloce e con forza. Fino ad esplodere quasi simultaneamente. Jim spruzzando fiotti di seme sul ventre e sul petto di Cail.

Mentre l'altro dentro di lui.

Ci vollero lunghi attimi, mentre si coccolavano e si baciavano per tornare a respirare normalmente.

-Vuoi vedermi scopato da Rob?-

-Sì...mi eccita...solo l'idea...-

-Perchè?-

-Perchè siete due dominanti...vi piace condurre i giochi...sarebbe vedere una lotta di potere, ma anche...vedere che ti lasci scopare per il mio piacere...perchè vuoi che io goda...a quella visione...-

Cail sorrise baciandolo divertito. -Convincerlo...non sarà facile...-

Jim alzò le spalle. -Nulla ci ha mai fermato prima...e abbiamo le risorse per prendercelo...-

Cail annuì. -Va bene...piccola mente perversa...fai in modo che lui ci desideri...che voglia entrambi...-

Jim sorrise mentre gli occhi gli brillavano di eccitazione. -Lasci in mano a me le redini di questo?-

-Sì, voglio vedre che ti inventi...- Rise il suo compagno.

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