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Jim si guardò allo specchio illuminato da un sorriso. I suoi "indumenti" erano un perizoma rosa con un fiocco sul dietro, e un cerchietto con delle orecchie da gatto. Niente altro.

Rimase a rimirarsi mentre sentì un urlo di Cail.

-Ma stiamo scherzando?!-

Jim si mise l'accappatoio e uscì sul corridoio, dove c'era Rob che attendeva. Aveva le braccia incrociate, un sorriso diabolico e stava davanti alla porta del bagno in cui stava Cail.

-Indossa quelle cose...senza fiatare...Cail...non farmi perdere la pazienza...-Il tono che aveva usato aveva fatto tremare Jim.

Come se si fosse accorto della sua presenza Rob voltò la testa.

-Senza accappatoio...Jim...-

-Si...pa...padrone...-Disse rientrando nel bagno e lasciandolo dentro.

Uscì tremante e rosso di imbarazzo.

-Cail...spero per te che tu ti stia preparando...perchè mi sto alterando...-Sibilò Rob.

Entrambi sentirono un borbottio provenire dall'interno. Guardò l'orologio. -Hai 3 minuti oer prepararti e uscire da lá...-

Lanciò uno sguardo a Jim. -Vieni più vicino e fatti ammirare...- Gli disse Rob, allungando la mano verso di lui.

L'altro arrossì avvicinandosi, camminando in punta di piedi.e allungando la mano lasciando che Rob lo tirasse vicino a lui. Se lo posò addosso, passandogli le mani sul corpo lentamente. -Sei un bellissimo micino...anche se....mancano un paio di cose...- mise una mano nella tasca dei pantaloni e ne prese un collarino con un campanello. Glielo mise al collo, poi lo voltò. -Ora manca la coda...- Gli sussurrò vicino all'orecchio. Sentì che lo prendva per i fianchi e si strusciava sulle sue natiche.

Jim emise un lievissimo gemito eccitato sentendo che anche l'altro aveva il membro duro.

Gli posò una mano in mezzo alla schiena spingendolo verso il basso. Lo sentì che con le dita gli bagnava di saliva l'ano.

Sentì qualcosa, un oggetto spingere dentro fino ad entrare.

Era un plug, di media grandezza, e poi sentì qualcosa di morbido e peloso scendere fra le sue natiche.

-Ora sei un vero gattino...- Gli disse allontanandolo un poco. Jim guardò indietro e vide una piccola codina nera, come il colore delle orecchie. Sorrise divertito.

La porta davanti a loro si aprì. La faccia scura di Cail che guardava il oavimento era la prima cosa che si notava.

-Esci e fatti ammirare...-

Un gemito infastidito uscì dalle sue labbra, ma fece come gli era stato detto. Aveva un abitino da camerierina sexy, una minuscola gonnellina nera che lo copriva appena, una camicina trasparente e una traversina buanca. Sul capo un cerchietto con una crestina.

Rob sorrise diabolicamente. Allungò la mano verso Cail.

La fissò per alcuni istanti. Guardò Jim, che era meraviglioso, un micino sexy.

Prese la mano di Rob e lasciò che lui lo tirasse vicino.

-Dovrei punirti, per come ti sei comportato...ma sei così sexy...che forse dimenticherò la tua insubordinazione...se ti fomporterai meglio...-

-Sì...Padrone...- Soffiò, puegando la testa ma alzando gli occhi a guardarlo.

Rob sorrise divertito, quello era un tipico gesto di sfida.

Cail doveva esser piegato, ma anche lui doveva guadagnarsi il pisto di dom.

Posò le mani sui loro fianchi e li portò davanti alla porta chiusa a chiave.

-Qui sarà il nostro mondo...nessuno oltre me o rarissime persone hanno visto questa stanza...siete i primi...da molto tempo che ci entrano...-Prese la chiave dalla tasca e aprì la porta spingendo i due dentro, entrando anche lui chiuse la porta.

Quando aprì le luci erano calde, quelle gialle, non quelle bianche e fredde simile ai neon. Le pareti erano ricoperte da di pannelli insonorizzanti e sopra di essi c'erano dei drappi scuri, di vari colori e tonalità. Su un lato c'era un letto enorme, con delle cinghie che sbucavano in 4 punti. Davanti ad esso dall'alto scendevano delle catene. Agganciate al soffitto. Su una parete c'era una coroce di S. Andrea. Vicino una cassettiera. Sopra di essa degli oggetti, sembravano posati là con noncuranza. Ma avevano un significato. Sull'ultima parete una collezione di frustini. Dai "cane" a quelle con gli anellini di cuoio....ad altri simili a quelli per i cavalli.

C'era un oggetto in mezzo alla sala. Sembrava una cavalchina di quelle per gli atleti, ma in formato piccolo.

Cail la osservò sulle gambe dell'oggetto c'erano delle cinghie.

Rob andò alla cassettiera, e prese due cinghie di cuoio.

Si avvicinò a Jim e gliele mise ai polsi.

-Cail mettiti posato con la pancia su quello...- Disse indicando la "cavalchina"

L'altro docilmente andò e si mise come gli era stato detto.

Vide Rob che accompagnava Jim sotto le catene, e gli tirava su i polsi agganciandolo.

Gli diede un lieva bacio sulla fronte e gli tolse la cage.

Jim emise un gemito, un misto fra dolore e sollievo.

Gli mostrò un oggetto.

-Sai cos'è, micino?-

-Si...Padrone...-

-Bene...-Andò alle sue spalle togliendogli il perizoma, e lasciando che Cail guardasse.

Vide le mani di Rob passare sul corpo di suo marito, scendere e lo vide infilargli un anello sul pene.

Dad In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora