Jungkook's pov
Arrivati davanti alla porta della casa, tirai fuori il mazzo di chiavi e l'apprii.
Non entravo là dentro da anni e farlo era, decisamente, l'ultimo dei miei desideri...
Era molto grande, si trovava al decimo piano, di un palazzo moderno, ed era a due piani.
Iniziammo a cercare qualsiasi cosa, buttando giù tutto: libri, fogli, cassetti, mobili...
Entrai nella biblioteca, si ha una fottuta biblioteca, e iniziai a cercare in mezzo ai libri.
Ogni volta che avevo finito con uno, lo buttavo per terra e, passavo ad un altro.
Fortunatamente, la stanza, non era enorme, perciò, in tre avremmo finito in poco tempo.<Trovato nulla?>
Mi girai a guardare Namjoon, che, alzò le spalle dispiaciuto.
<Io si!>
Urlò una voce femminile da un angolo della casa, corsi verso di lei e, quasi, le caddi addosso.
<Cosa?! Che hai trovato?!>
Si era appiattita al muro per lo spavento ed era sul punto di tirarmi un calcio.
<Stai calmo! Mi hai fatto prendere un colpo!>
Urlò lei poi, mi porse i foglio che aveva in mano.
<Ho letto qualche riga, sembra una lettera di qualcuno in una sottospecie di prigione... Non ho letto tutto, però è firmato con una L.>
Lessi la lettera accuratamente, il posto non era nominato e diceva, soltanto, che si trovava in mezzo al bosco... Proseguendo per una buona mezz'ora nella valle delle nuvole.
Mi passai una mano sul viso pronto a piangere.
<Cosa c'è...?>
Non risposi per un minuto intero, rileggendo la lettera sei volte, almeno.
<Jungkook?!>
Anche Nam si era unito alla preoccupazione, di Alice, e mi fissava con occhi sbarrati.
<Mio fratello...>
Sussurrai.
Yoongi's pov
Il silenzio regnava sovrano in quella casa, la ragazza era stata legata ad una sedia e non aveva intenzione di parlare... Neanche sotto la furia di Jin.
Tae era calmo e tranquillo, come al solito, ma sulla sua espressione c'era l'ansia e la paura per la propria cugina.
Io stavo perdendo la pazienza, anzi... L'avevo già persa, perciò stavo cercando di non pestare a morte la ragazza dai capelli neri.
<Allora, muoviti a dirci il tuo nome.>
Disse con rabbia Jin dall'alto della sua statura.
L'odio e l'ira era impressa nei suoi occhi e faceva al quanto paura, ma la ragazza era riuscita a resistere a Jungkook... Colui che sprigiona quel sentimento in tutti i cuori, perciò, era impossibile che riuscisse ad avere qualche reazione.
<Parlerò solo in presenza di Jungkook>
Tae alzò gli occhi al cielo.
<L'hai già detto.>
Disse infastidito lui.
Mi avvicinai alla sedia lentamente osservandola e studiandola, non potevo metterle le mani addosso ma, avrei potuto farla soffrire psicologicamente.
Di scatto posai le mani sui braccioli della sedia, producendo rumore e, facendola sussultare.
<Allora... Ti diverti?>
Dissi con rabbia, presi una ciocca dei suoi capelli tra le mani e la tirai leggermente.
<Giuro su quel che cazzo ti pare che se non parli ti spacco la testa contro un cazzo di muro.>
Rimase in silenzio, a quanto pare, sapeva che non scherzavo.
<Hai fatto del male al mio ragazzo, per quale fottuto motivo.>
Lei abbassò gli occhi.
<Volevo farla pagare a Jungkook>
Colpii la sedia, con entrambe le mani, una seconda volta, producendo un rumore più forte al precedente.
Sussultò spaventata e, spostò di scatto la testa.
<Perché te la sei presa con lui, però! Cosa cazzo hai nel cervello?! Ora è in ospedale per colpa tua e non posso farti del male!>
Mi fermai dal parlare e mi avvicinai al suo viso, trattenendo i miei occhi fissi nei suoi, neri.
<Capisci quanto cazzo sia difficile, per me, trattenermi da farti del male...?>
Dissi serrando la mascella, facendo uscire un suono basso e minaccioso, dalla mia bocca.
<Quindi... Ti prego, di muoverti e darmi delle informazioni così poi, potrò lasciarti andare e non ti ritroverai con il doppio delle ossa.>
Aprì la bocca per parlare ma, la richiuse subito, pensando alle parole da usare, mentre, guardava il pavimento.
<Va bene...>
Sussurrò lei.
Un la porta si aprì di scatto e i tre entrarono nella casa alla velocità della luce.
Mi alzai dalla mia posizione, per guardarli meglio.
<Sappiamo dove si trova il posto!>
Nobody's pov
Quella mattina, il ragazzo si era alzato prima del solito... Per colpa di un incubo, uno dei tanti... Allora aveva deciso di andare a fare una corsa e poi, dopo essersi lavato, era andato a fare colazione.
Era curioso di vedere cosa la ragazza "prigioniera" stesse facendo, così, dopo averci pensato minuti interi, a passo deciso, camminò verso la stanza. La sua stanza.
Pensò se bussare o no, ma poi, prese la chiave e l'aprì.
Lei dormiva ancora, erano appena le sette del mattino e lui si diede dell'idiota per essere entrato lì dentro.
Il capo era assente... Beh, effettivamente, non c'era mai, perciò, decise che avrebbe aspettato fino al suo risveglio e le avrebbe fatto fare una doccia e le avrebbe dato dei vestiti puliti... E magari, le avrebbe preparato la colazione e sarebbero andati a fare un giro per il bosco... Così per darle un po' di libertà.
Lui non voleva che accadesse questo, lui voleva che, lei, fosse libera... Ma era obbligato a sottostare agli ordini del capo.
Prese un foglio, dopo aver sistemato tutti i libri e le lettere su cui si era addormentata, e le scrisse di raggiungerlo in cucina appena sveglia (perché le avrebbe lasciato la porta aperta), aggiunse in fine un:
P.S. se scappi, sei fottuta.
E glielo lasciò sul comodino, per poi, uscire dalla stanza.
Me:
Come potete vedere sono tornata!
Decisamente, non è il capitolo più bello del mondo, però, spero vi piaccia Ahahah.
Lasciate una stellina e condividete🤮
Buona giornata💕
I purple you💜
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ALPHA (Jeon Jungkook)
Fanfic🚨COMPLETA🚨IN REVISIONE🚨 "La cosa più dolorosa della mia vita." Hitsuku posò una mano sulla mia, rassicurandomi. ANYWAY: completata: 26.01.20 -la storia verrà corretta alla fine. -diritti tutti riservati (CHI COPIA MUORE🤙🏻😤) -il seguito non è...