Capito 15

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La mattina dopo mi svegliai abbastanza presto, viddi mio fratello al computer che smanettava.
"Ma buongiorno" mi dice
"Già operativo?"
"Beh questa sera viene Guè a registrare."
"Woo"
"Non vai dalla tua amica?"
"Cosa? No! Non starai mica pensando di cacciarmi."
"Beh sai... siamo troppi..."
"Allora caccia qualcun'altro, questa è camera mia cazzo!"
"Oh calmati."

Tornata da scuola andai subito in camera, ero ansiosa di rivedere Guè!
Entro e ci trovo sul mio letto quella sgualdrina che sarebbe la nuova tipa di chiello.
Gli altri ragazzi erano tutti concentrati su altro quindi non fecero proprio caso al fatto che ero appena entrata.
"Pss" faccio alla ragazza
Lei si volta.
Le faccio segno di venire fuori con me.
Esce.
"Quanto ti ha pagato?" Le chiedo.
"Cosa?"
"Hai capito bene. Per fare la sua finta ragazza, quanto ti ha pagato?"
"Ma... noi stiamo davvero insieme... non mi ha pagato..."
"Lo credi davvero? Sai, chiello è abbastanza famoso e l'altro giorno al party c'è stata una ragazza che si era seduta su di lui... gli faceva i grattini... ma questo tu non lo sai vero?"
"Cosa? Di quale party parli?"
"Vedi? Chiello non è come credi, non è un bravo ragazzo, non pensa solo a te... è un figlio di puttana che pensa solo a farla pagare a tutti." Dico per poi rendermi conto che il ragazzo era davanti a me.
Mi prende da un braccio e mi strattona nella camera dei miei genitori.
"Ne ho conosciute di persone cattive ma mai quanto te, credimi."
"Cosa?!?!? Sto solo aprendo gli occhi a quella poveretta."
"Non devi immischiarti nei fatti miei... tantomeno raccontarli. Stronza."
"Cosa ne ricevo in cambio?"
"Cosa ne ricevi in cambio buttando merda sul mio nome?"
Abbasso lo sguardo.
"Se è quello che vuoi Rocco.... sparisco dalla tua vita."
Il ragazzo mi guarda dritto negli occhi senza dire niente.
Io vado via dalla camera in cui eravamo prendo le mie cose ed esco.
Ovviamente andai a dormire dalla mia migliore amica.
Parlai alla mia migliore amica di ciò che era successo e lei ovviamente mi disse che potevo restare da lei per quanto tempo volevo.
"Senti... io voglio pagare la mia parte d'affitto."
"Cosa? Stai scherzando?"
"No."
"Tanto non me li prendo."
"Se è così dovrò cercare casa altrove, l'affitto costerà il doppio se non il triplo e dovrò lavorare ancora di più...!"
"Va bene... va bene! Ma solo l'affitto, al resto ci penso io."
"Grazie..!"

La mattina dopo mi presentai già al mio nuovo lavoro, dovevo semplicemente pulire le scale e sbrigare le faccende di casa, solo che dopo sole 2 ore scoprii che non era un "semplicemente"; era stancante, ora capisco perché mia mamma ha mollato tutto..
"Se ti avanza tempo potresti fare anche le scale della mia vicina? Sono lerce e cercava qualcuno che gliele facesse.."
"Ma certo. "
"Ti accompagno."
In realtà erano le 12;00 e avrei finito per le 14;00 avevo pochissimo tempo per correre a casa e andare a scuola, cazzo dovevo studiare...!
Finisco di pulire le scale più in fretta che posso ma erano già le 14:00, presi la mia misera paga di 30€
E corsi verso casa, non mi sentivo più le ginocchia...
Volevo morire.
"Heyyy" mi saluta la mia migliore amica.
"Ciao ema..."
"Che hai? Sembra che stai morendo..!"
"Lo spero. Ho lavorato..."
"Ma ti ho detto che non lo devi fare... devi pensare alla scuola cazzo, almeno gli ultimi giorni... poi c'è Natale."
"Merda... i regali di Natale...i miei genitori, mio fratello, i suoi amici... CRISTOOOO"
"Dai su Calmati che io ho finito di preparare il pranzo..!"
"Non posso pranzare, non ne ho proprio il tempo materiale, per arrivare a scuola ci metto mezz'ora a piedi ed ora devo lavarmi."
"Hei."
"Cosa?"
"Questa cosa non mi piace... non continuare così.."
alzo gli occhi al cielo
"Ti preoccupi troppo per me."
"E faccio bene."

Finita la doccia mi infilo le scarpe prendo le mie fotocopie che speravo di studiare mentre camminavo, e andai a scuola.

"Come è andata?"
"Di merda."
"Cosa?"
"Hai capito bene."
"Io te lo avevo detto..!"
"Gia. Ma bisogna guardare le priorità..."
"La più importante è la scuola tesoro mio."
"È anche mantenersi."
La nostra conversazione viene interrotta dallo squillare del mio cellulare.
"Pronto?"
"Ma allora è vero?"
"Cosa?"
"Che te ne sei andata.."
"Si."
"Non torni più?"
"Gia' "
"Perché non mi hai detto niente?"
"Non mi sembravi così tanto interessato e hai detto che in quella camera eravamo in troppi."
"Potevamo parlarne, non mi aspettavo me lo dicesse la mamma al tuo posto. Maturità è anche questo..."
"Pensala come cazzo di pare."
"Torna qui e parliamone da persone mature."
"Non c'è niente di cui parlare"
"Cosa? Si invece."
"Ciao Greg. Ciao."

"Chi era?"
"Mio fratello che mi rimprovera del fatto che me ne sono andata."
"Bene direi."
"... avrei preferito sentire qualcun'altro."
"Non pensarlo."
"Vado a studiare!"
"NON FARE TARDI."
"Va bene mamma numero 2"

I giorni a seguire erano pieni di impegni...
mi svegliavo la mattina presto per andare a lavorare,
Dopodichè tornavo a casa a fare la doccia e prendevo lo zaino per poi correre a scuola, finita scuola tornavo a casa a cenare e dopo corro in camera a studiare almeno fino alle 3:00 di notte.
"Devo andare a scuola a prendere le pagelline..."
"Vuoi che ci vada io?"
"Posso farlo io o un familiare e di certo i miei non si scomoderanno per andarlo a prendere."
"Merda..."
Il mio telefono squilla.
"Pronto!" Dico un po' scazzata.
"Senti qua, io sono ancora il tuo tutore per quanto riguarda scuola quindi perché non mi hai avvisato delle pagelle?"
"Gregory porcoddio non ho nemmeno il tempo di respirare, mi spieghi come faccio?"
"Sisi... io sto andando a scuola comunque non serve che ti scomodi."
"Invece si, devo firmare anch'io.."
il ragazzo senza rispondere mi attacca il cellulare.
"Dobbiamo andare!" Dico alla mia migliore amica.
"Non so cosa sia successo ma andiamo."

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