capitolo 6

10.7K 366 40
                                    

Portai la mia attenzione su Lucas, la testa era leggermente inclinata,dalla porta spuntava fuori il fianco e l'addome ,una mano lungo il busto mentre l'altra sul cardine . Il suo aspetto avvenente  era messo ancora più in risalto da quel sorriso speranzoso e supplichevole.  Voleva far il buono per ammorbidirmi?Ci stava provando con la persona sbagliata . Incrocia le braccia al petto e inarcai un sopracciglio ,insospettita , i nostri occhi si incontrarono e rimasero a guardarsi ,non riuscivo-per quanto volessi - smettere. Il bagliore giornaliero baciava quelle iridi, si fondeva con egli ,era oro puro ciò che vedevo ,magnifico .  Scossi la testa ,i capelli che mi svolazzarono sul volto, strinsi le mani , dietro di me ,le risate divertite e gioiose di Alexandra mentre giocava 

"puoi venire un attimo?"picchiettò impaziente le dita sull'anca della porta ,feci un passo indietro mentre quello sguardo carico d'attesa si posava su di me . Voltai il capo e gli diedi di spalle con l'intenzione di ignorarlo ,dirigendomi in un luogo di certo più piacevole"mi dispiace ma Alexandra mi attende "il mio tono uscì brusco ed irritato ,cercai di non pentirmene mentre avanzavo sempre di più verso l'esterno. Il mio udito potè percepire nitidamente i gradevoli suoni che decoravano la natura in tutta la sua amorevole e materna essenza . Unito ai quei rumori udì anche un sospiro,

"ti prego,Marianne ,voglio solo parlarti."mi implorò,la sua voce era più lieve oltre che estremamente dolce.  Fu proprio quella dolcezza, la delicatezza che mise in quelle parole a farmi fermare e voltare . Era uscito dalla stanza , il piede sinistro leggermente avanzato in procinto di raggiungermi ,una mano che continuava a rimanere appoggiata alla porta . Giocai con l'orlo della mia maglia indecisa sul da farsi . Perché non riuscivo a dirgli di no?Perché ogni volta che scorgevo quegli occhi ,il mio corpo si muoveva per raggiungerli?Dannata coscienza!

Mi avvicinai e lo seguì mentre entrava nello studio di Ryan chiudendo la porta alle sua spalle. Attesi la sua figura dinanzi a me e lo scorsi, mentre mi sfiorava . Adesso eravamo l'uno difronte all'altro ,la sua schiena che si scontrava contro la scrivania, le mani che toccavano la superficie e il suo sguardo che indugiava su di me ,incerto e titubante ,si portò una mano tra i capelli . Quei serici capelli che avevo così tanta voglia di accarezzare "allora di cosa volevi parlarmi?Devi farmi un'altra ramanzina ?"cercai di distogliere l'attenzione da lui ,

"mi dispiace, sul serio non volevo sbraitarti contro tutte quelle orribili parole. Sono stato accecato dalla rabbia, ho avuto così tanta paura di perderti e mi sono così incolpato per ciò che ti era successo che la mia ragione e il mio autocontrollo si sono andati a farsi fottere"strinse i pugni così forte che scorsi le nocche diventare bianche, come se stesse cercando di combattere contro la sua rabbia, dal suo sguardo si comprendeva che stava pensando di nuovo a quell'accaduto .Non volevo le scuse,volevo solo sapere se quelle parole -dette con rabbia- fossero vere . Il suo appoggio , il suo consenso erano sempre per me i più importanti ,avevano un peso senza nessun precedente . Mi sentivo così strana a dipendere da lui  ,ma era sempre stato così, fin da piccola, c'era un'intesa particolare, per questo le sue parole mi avevano fatto così male ,perché erano state detteproprio da una delle persone che più contavano per me .

"Ci credevi veramente?Intendo quelle parole erano veritiere?"ignorai il pianto che faceva il mio cuore, in quel momento così fastidiosamente debole e cercai di indurirlo o perlomeno di non apparire così fragile . Scosse la testa e spalancò gli occhi ,sorpreso "tu pensi che siano vere?Credi  che le pensassi?"chiese mesto, la sua espressione risultò ferita 

"per quanto una persona è accecata dalla rabbia non può mentire su tutto, anzi tende a dire la verità"sospirai affranta mentre lo scorgevo irrigidirsi e diventare serio,la mascella tesa e i muscoli contratti "io non so più quale sia il nostro rapporto, non so più chi sei . Da quanto hai abbandonato le corse è come se avessi chiuso i rapporti con tutti in famiglia. Hai iniziato a viaggiare e a stento riuscivamo .... riuscivo a vederti due volte all'anno . Sei cambiato e mi hai lasciato indietro , ho l'impressione che dinanzi a me non ci sia Lucas ma un estraneo da scoprire "chiusi per un attimo gli occhi e portai una mano sul petto,stringendolo. Non era meglio la bugia della verità?Entrambe facevano male e alla fine ferivi sempre la persona a cui tenevi di più . Forse ciò che ci spingeva a dire la verità era il rispetto e l'amore nell'altra persona , nell'inutile speranza di essere perdonati ma nessuno aveva mai pensato -solo per un secondo- al fardello che dovevano portare i bugiardi?Venivano considerati delle persone egoiste perché pensavo a loro stessi. Ah,quanto sbagliavamo ,se una persona portava quel fardello era per non farci soffrire ancora di più . 

Amami, ti prego 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora