Capitolo 12

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I ragazzi parlavano tra loro, Zayn si era aggiunto alla conversazione in qualche modo anche se Niall non gli dava tanto peso, mentre io me ne stavo in disparte, a braccia conserte, a guardare Niall e gli altri che sembravano essere così felici.

Tanto Niall non ne voleva più sapere di me, è solo colpa mia, quindi meglio se resto invisibile il più possibile.

All'improvviso il dottore entrò nella stanza annunciando a noi e ai parenti degli altri pazienti che il tempo a disposizione per le visite era terminato.

Harry, prima che il dottore se ne andasse, andò verso di lui, credo per chiedergli quando potranno dimettere Niall. Dopo aver ricevuto una risposta, tornò verso di noi.

«Amico, ti dimetteranno tra due giorni!» esultò Harry.

Tutti avevano dei grandi sorrisi stampati sul viso, anche io ovviamente.

«Però ora dobbiamo uscire ragazzi.. Ciao Niall, verremo a trovati ancora!» disse Louis.

Tutti salutarono e a abbracciarono il biondo, io lo salutai e basta, avevo troppa paura ad avvicinarmi, non volevo fargli del male ancora, direi che questo basta e avanza. Quest'ultimo ricambiò e sorrise agli altri, infine ci avviammo tutti verso la porta.

Mi voltai per guardarlo un'ultima volta.

Lui mi fissava con fare serio, gli occhi distrutti e spenti, non diceva una parola.

Nessuno dei due parlava, gli sguardi parlavano per noi, sguardi vuoti e tristi. Avevamo in rapporto così bello e io ho distrutto tutto, sono io la causa di tutto questo, vorrei buttarmi giù da un balcone.

A casa

Era quasi mezzanotte ormai, tutti erano a letto, tranne Louis e Liam che guardavano ancora la TV. Dato che volevo rimanere con loro avvisai mia madre e le dissi che restavo a dormire da Vale, ovviamente mentii, ma era l'unico modo. Dovetti subirmi una bella ramanzina ma alla fine mi diede il permesso. Non appena ritirai il telefono salii le scale e me ne andai nella camera di Liam. Mi distesi sul letto e ovviamente il mio unico pensiero era lui, Niall.

"Sono un disastro."

Il senso di colpa che ho addosso è nauseante, sembra essersi appiccicato alla mia pelle come il sudore in una giornata di sole cocente. Dovevo farmi perdonare in qualche modo, o comunque spero che quando tornerà a casa le cose si sistemeranno.

Non vedo l'ora di vederlo e parlarci come si deve, la sua assenza uccide.

Senza rendermene conto mi addormentai.

Quando aprii gli occhi vidi tutto nero, non capii perchè mi svegliai cosí di colpo. Mi guardai in giro, probabilmente era ancora notte fonda, quindi mi girai dall'altra parte sperando di riaddormentarmi.

«Hope

Sentii qualcuno pronunciare il mio nome, mi spaventati a morte pensando a chi possa essere. Mi girai più e più volte e poi lo vidi, era lontano da me, ma il suo bellissimo viso illuminava quel posto buio. Il fatto che fosse li mi fece battere il cuore.

«Oh Hope, come mi hai ridotto. È tutta colpa tua.»

Il sorriso che avevo 5 secondi fa si trasformò il una smorfia di dolore. Ha ragione, ma il fatto che lo ammetta è come una pugnalata al cuore, anzi, una? Trecento.

«Niall, Io..» cercai di spiegare ma mi precedette.

«Zitta, mi fai schifo. Io ti amavo, e tu che fai? Mi baci in discoteca e poi vai da Zayn, quello sporco bastardo.» sorrise, un sorriso di scherno.

Come se volesse farmi soffrire.

Il mondo sembrava essersi fermato. Si sentiva solo il mio cuore che batteva sempre più piano.
La sensazione di schifo che provavo nei miei confronti era indecifrabile, aveva ragione.
Caddi a peso morto per terra, in ginocchio, con gli occhi colmi di lacrime. Cercai di farmi forza e trascinare il mio corpo verso di lui, volevo raggiungerlo. Non appena ripresi forze e mi rialzai lui si girò e corse veloce, voleva scappare da me. Non ne voleva più sapere, non gli interessava più niente.

«NIALL!» Urlai con tutte le mie forze ma lui era già sparito nel buio.

«Non andartene..» furono le uniche parole che riuscii a dire.

Mi sentii il corpo sempre più pesante e caddi con un tonfo rumoroso a terra.

Mi svegliati urlando. Gli occhi gonfi e il viso completamente rigato di lacrime. Grazie a dio era solo un sogno.

La luce della camera di Liam, si illuminò mostrando la faccia sconvolta di Louis.

«Hope! Stai bene?» venne verso di me abbracciandomi.

«S-si Louis.» dissi ancora shoccata.«Un incubo.» non gli raccontai altro.

Pensai solo che domani dovevo parlare con Niall.

*Angolo autrice*

Questo capitolo è un po noioso.. Ma capitemi, sono a scuola D:

Ho aggiornato il prima che potevo, vado se no la prof mo fa il cazziatone, rido.

Continuo a 5 voti! ♥

Spero vi piaccia, alla prossima ♥

One Day You'll Be MineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora