Sex message 2

12° capitolo

CAMERON

La mia piccola dorme tranquilla,accanto a me.
Ha le gambe intrecciate con le mie e il suo fiato sul mio collo mi scalda.
Abbiamo passato una notte orribile,purtroppo Mad ha fatto svariati incubi.
Ha sudato tantissimo ed era molto agitata.

Quanto vorrei scoprire l'identità dei bastardi che ci hanno fatto questo.
Un ladro avrebbe semplicemente rubato qualche oggetto di valore e se ne sarebbe andato.
Mentre qui si parla di un fatto ancora più grave.
Due persone hanno aspettato il mio ritorno per dare fuoco alla casa,mentre Mad stava lì sola con la bambina.
Se tornavo poco più tardi Mad avrebbe avuto un attacco di panico e non ce l'avrebbe fatta.
Pensare a questo mi fa venire da piangere.

Ma per fortuna lei è qui,al mio fianco.
Anche la bambina sta dormendo.

Mentre alzo il busto per andare a mangiare qualcosa,il braccio di Mad mi blocca e mi fa sdraiare nuovamente.
"Ho paura,resta qui" sussurra con gli occhi ancora chiusi.
Mi metto a pancia in giù e con le mani sotto il mento la guardo che dorme.
Come un bambino che osserva la sua cosa preferita.
Lei.
La mia persona preferita.
Apre un occhio e fa un sorrisetto.
Guarda il soffitto con un volto privo di emozione.
Le metto una mano sulla pancia e la coccolo.

Lascio dei lunghi ed umidi baci sul collo per poi arrivare alla sua bocca.
La bacio e le sue labbra sorridono sopra le mie.
Vederla sorridere è fantastico.
"Ciao" dice.
"Piccola" mormoro e la bacio nuovamente.
Faccio un lungo sospiro e mi alzo dal letto per indossare qualcosa di caldo.
"Andiamo a raccontare il fatto alla polizia e poi ci fermiamo in qualche agenzia per trovare immediatamente una nuova casa" le dico,mentre mi metto un maglione nero.

Alza il busto,continua a non avere espressione.
Sarà un periodo difficilissimo cazzo.

Annuisce e si alza.
Mette velocemente una felpa rosso fuoco con dei jeans neri.
Mette le scarpe e poi si pettina i capelli impicciati.
La osservo in ogni suo movimento se ne accorge e mi viene incontro per abbracciarmi.
Le bacio la fronte.
Si stacca da me e prende una borsa di sua madre.
La apre e con lo sguardo si mette alla ricerca di qualcosa ma poi si rabbuia.
"Giusto...il telefono,il portafoglio,non ce l'abbiamo più" ha la voce roca.
Butta la borsa a terra ed esce dalla stanza.
Deglutisco per non piangere e la seguo.

Sua madre e Dan sono già svegli e stanno mangiando qualcosa.
"Noi andiamo a parlare con la polizia" annuncio entrando in cucina.
Mad non è qui.
Annuiscono.
"Prendi il mio telefono,se vi serve qualcosa potete chiamare Dan" sorride sua madre.
La ringrazio.
Quando mi giro per chiamare Madison,Dan mi mette una mano sulla spalla e dice:
"Ho portato la vostra macchina qui" sussurra e mi sorride.
"Grazie Dan,grazie a voi per tutto" mormoro e abbraccio entrambi.

Esco dalla cucina e cerco Madison.
"Mad" la chiamo.
I singhiozzi dal bagno mi fanno capire che si è chiusa li dentro.
Busso delicatamente.
"Piccola...andiamo" sussurro.
Apre la porta e si fionda su di me per abbracciarmi.
"Andia...andiamo" singhiozza.
Le metto un braccio intorno alle spalle e mi incammino verso la porta.

***

"Quindi i volti erano irriconoscibili" commenta uno dei tanti poliziotti presenti in caserma.
"Esattamente" dico.
"Bene,ragazzi posso comprendere l'immenso dolore.Faremo varie indagini nella vostra villa,hanno finito di spegnere il fuoco proprio questa mattina,quindi inizieremo questo pomeriggio" aggiunge.
"Vi siete spostati da qualche parente o amico?" si intromette un altro poliziotto.
"Si,i genitori di mia moglie" rispondo e stringo la mano a Madison che si gira e mi guarda.
"Ragazzi è tutto,grazie mille e buona fortuna per tutto.L'importante è che voi ora pensiate a vivere normalmente,so che è un trauma dover cambiare ogni cosa.Ma non è uno dei primi casi purtroppo...tanta gente ha vissuto questa vicenda e per fortuna sono riusciti ad andare avanti,sono sicuro che ce la farete" sorride.
"Grazie" diciamo all'unisono "Arrivederci" aggiungo e mi alzo seguito da Mad.
Usciamo dalla caserma di polizia.
M