Capitolo Ventisei

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Le braccia di Luke si avvolgono attorno a me mentre mi asciugo una lacrima.

- Come sta? - chiede sottovoce. Deglutisco, strofinandomi gli occhi prima di rispondere.

- Sta... tra mezz'ora la portano in sala operatoria.

Mi avvolge più stretta, mentre i ragazzi mi guardano con facce dispiaciute. Serro le labbra e mi asciugo le ultime lacrime, cercando di scacciare il magone. Non serve a nulla piangere.

Mamma starà bene.

- Va bene - forzo un sorriso e mi sciolgo dal caldo abbraccio di Luke. - Che facciamo?

- Io ho un'idea - proclama Michael.

Ashton's POV:

- È una pessima idea.

- Oh, non rompere le palle - sbuffa Michael ridendo. Clarisse alza gli occhi al cielo.

- Sono serio - insisto. - È una pessima idea.

- No - sghignazza Calum. Continua a ridere da dieci minuti mentre Luke e Michael cercano di combinare Clarisse il più indecentemente possibile.

- A che... non mi metto quella gonna, fottiti, Mike! - esclama Clarisse con la voce più acuta di un'ottava. Lui sbuffa e la getta sul letto.

Cal afferra un vestitino striminzito, nero, dalla pila di vestiti. - Questo!

Lei lo fissa corrucciata, cercando qualche pretesto per tirarsi fuori da questa situazione di merda.

Ma evidentemente non ne trova.

- Potrebbe andare - dice riluttante.

Lo afferra e dopo un'ultima occhiata sdegnosa ai tre cretini sparisce nel bagno. Sospiro e mi prendo la testa tra le mani.

- È una pessima idea - mi lamento - ci fotteremo il management.

Calum ride, spintonandomi. - E finiscila di fare il guastafeste. Sarà divertente.

- Certo. Guardare la mia ragazza fingersi ubriaca a una festa di squali sarà divertente.

- Soprattutto perché si sentirà così male che dovrà essee portata in ospedale da Niall o Josh o Justin Bieber - sghignazza Luke.

- Oddio. Io me ne lavo le mani delle conseguenze. Me ne tiro fuo-cazzo - esclamo sbalordito.

I ragazzi seguono il mio sguardo e restano a bocca aperta. Sento il cuore battere furiosamente in petto e le guace arrossire mentre cerco di connettere il cervello alla bocca.

- Sei... bellissima - mormoro incantato.

Clarisse mi guarda incerta dalla soglia del bagno. È a piedi nudi, e il vestito le fascia perfettamente il corpo esile e delicato evidenziando le curve al punto giusto. È corto ma non sembra volgare -la fa sembrare una vera sirena, splendida e ammaliante, con i capelli sciolti su una spalla e il trucco leggero.

- Stasera vi divertirete- Michael soffoca le risatine alla battuta di Calum, mentre le mie guance bruciano e abbasso gli occhi al pavimento, strofonandomi il collo con la mano.

- P-Potresti e-evitare? - soffia Clarisse imbarazzata. Luke ride e le tende la mano.

- Forza, dobbiamo andare alla festa.

La festa di beneficienza è stata organizzata con un tema che è arrivato su twitter a tutti i partecipanti solo due ore prima ddell'inizio del party. Scherzi. Nient'altro. Praticamente ogni invitato deve organizzare uno scherzo agli altri registrandolo e postandolo sul proprio profilo dei social network. Twitter, youtube, facebook. Ecco perché quei cretini hanno architettato questa cosa. Mentre bevo a piccoli sorsi il mio drink analcolico -qualcuno dovrà pur restare sobrio- tengo d'occhio Clarisse. Michael la sta seguendo nascondendosi tra le persone e riprendendo il tutto col cellulare.

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