Capitolo Ventisette.

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- Penso di essere un tantino brillo - biascica Ashton barcollando. Mio malgrado mi ritrovo a sorridere e ad afferrargli la mano, tirandolo verso di me per impedirgli di sbattere contro il muro. Lui geme profondamente e abbassa la testa, affondando il viso nella mia spalla. Le sue grandi mani calde si avvolgono attorno alla mia vita, aderendo alla parte bassa della mia schiena. Mi mordo il labbro, lacerata tra la passione che mi suscita il suo contatto e la tenerezza che mi fa con i suoi gesti goffi e brilli.

- Ma solo un pochino - sussurra sulla mia pelle. Sorrido e allungo una mano sulla sua schiena, scorrendo sulla stoffa della maglia fino a raggiungere la sua nuca. Ashton espira pesantemente e le sue labbra raggiungono un punto poco sotto al mio orecchio dove mi baciano con insistenza. Sento la pelle d'oca sulle braccia e faccio un incerto passo avanti mentre la mia gamba spinge delicatamente indietro la sua.

- A-Ash, no-non qui - balbetto. Lui sbuffa e continua a retrocedere verso la camera senza mai voltarsi, mentre le sue mani scivolano sul mo collo e si appoggiano alla curva delle spalle.

- Cristo, sei così bella - ansima con la voce un po' impastata. Okay, adesso sì che comincio ad avere caldo.

- V-Va bene, ma adesso andiamo... andiamo... - mi zittisco mentre le mani incredibilmente salde di Ashton mi afferrano per i fianchi e mi solleva in aria. Mi aggrappo alle sue spalle mentre il tessuto elastico e nero del mio vestito si arrotola fino ad arrivare a un punto alquanto imbarazzante poco sotto al mio fondoschiena. Stringo con forza i suoi fianchi tra le gambe mentre le sue labbra si posano roventi sulle mie e le sue dita impazienti passano tra i miei capelli, scompigliando la treccia.

- Dio, ti voglio così tanto - urta con la schiena la porta della camera e sussulto, riemergendo per un'attimo dalla nostra bolla di passione. - Le chiavi - sbotto, impaziente. Un sorrisino si dipinge sulle sue labbra mentre una scintilla illumina le sue iridi verdi. - Dove sono le chiavi?

- Nella tasca dei miei jeans. Prendile tu - mi sfida con un sorrisino perverso. Rimango a fissarlo per qualche secondo prima di avvertire l'enorme bisogno che ho di lui farsi ancora più pressante. Allungo la mano sulla sua schiena, seguendo l'incavo della colonna vertebrale, e avverto sotto alla stoffa nera tanti piccoli brividi.

Infilo la mano nella tasca posteriore dei jeans e afferro le chiavi. Chiudendosi attorno al metallo le mie dita premono sul corpo morbido di Ashton mentre una risatina roca lascia le sue labbra nel vedere il mio imbarazzo. Mi bacia di nuovo, più dolcemente, stavolta.

- Apri questa cazzo di porta che voglio farti mia - si lamenta. Con le dita che tremano infilo la chiave nella serratura e la giro due volte prima di abbassare la maniglia e spalancarla. Ash barcoll nella camera e richiude velocemente la porta con la spalla mentre le chiavi cadono a terra e le sue labbra si avventano sul mio collo.

Gemo e immergo una mano nei suoi ricci, mentre mi adagia piano sul letto. Quando fa per rialzarsi dal mio corpo accaldato lo trattengo per il colletto della maglia e lui sorride.

- Faccio io - boccheggio senza fiato.

Mi metto seduta, e il suo sguardo scivola sulle mie gambe non più coperte dal vestito. Le sue guance si arrossano, ma non penso che sia per l'imbarazzo. Si morde il labbro e faccio davvero una fatica immensa a non avventarmi su di lui. Gli sfilo lentamente la maglia, percorrendo il suo ventre prima e il suo torace poi con le mani, accarezzando la pelle tonica e i muscoli asciutti del suo busto.

Ashton ricade su di me, mentre tira il bordo del vestito e infila una gamba tra le mie. Accosta la bocca al mio orecchio e comincia a sussurrare cose dolci e altrettanto sporche al mio orecchio mentre mi spoglia lentamente, percorrendo la mia pelle con tocchi di fuoco.

Lucky Girl || Ashton Irwin || 5sos ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora