Capitolo Dieci

5.7K 296 33
                                    

Clarisse's POV:

La sala della colazione è una grande stanza dalle forme tonde, con ampie finestre a nastro su tre delle quattro pareti coperte da tende bianche. I tavoli sono tondi, disposti in piccoli triangoli casuali nella stanza. Sono seduta nella sala a fare colazione da qualche minuto quando vedo Calum ciondolare sbadigliando verso il tavolo del buffet.

Sorrido.

- Calum! - è abbastanza vicino da sentirmi senza che debba urlare attirando le occhiatacce delle due famiglie che stanno pacificamente mangiando dall'altro lato della sala.

Lui si volta e mi fissa corrucciato per un attimo. Poi il suo viso si schiarisce e mi rivolge un gigantesco sorriso. Afferra una brioche dal piatto di ceramica in cima al tavolo e si dirige verso di me. Si siede alla mia sinistra e poi mi stringe in un abbraccio. Ridacchio mentre cerco di non rovesciarmi addosso il caffelatte.

- Buongiorno chitarrista del mio cuore - Calum prende la tazza dalle mie mani e la posa sulla tovaglia immacolata, non prima di averne bevuto un sorsetto.

- 'Giorno. Dormito bene? - chiedo sorridendo. Lui alza il pollice mentre addenta la brioche, facendone scomparire quasi la metà con un morso e sporcandosi di cioccolata. Rido e lui mi fa la linguaccia.

- Michael russa - si lamenta, inconsapevole del ragazzo che è ormai dietro di lui. Calum sussulta quando lo scappellotto di Michael lo prende in pieno.

- Ahia! - si lamenta, mentre l'amico ride sedendosi al suo fianco. Michael è riuscito a portare con la mano libera dal gesso un piatto strapieno di pancake e frittelle con sciroppo d'acero, più una tazza di latte bianco, fino al tavolo. Mi sorride. Indossa una maglia dei Nirvana e i suoi capelli sono spettinati e perfetti più che mai. - Ciao mia sostituta.

- Uhm, ciao - biascico con la bocca piena di muffin.

La risata contagiosa di Luke e il suo bacio sulla guancia mi colgono di sorpresa, mentre spunta dalle mie spalle con un piatto di bacon e uova. - Bella come sempre - sogghigna alle mie guance rosse e mi indirizza uno sguardo azzurro e scintillante.

Sento uno sbuffo dietro di me e mi giro. Ashton è piedi con un sorriso timido. Mentre ci guardiamo per un attimo mi scordo di masticare. I suoi occhi verdi sono ancora più belli di ieri sera, e non ho certo dimenticato di ammirarli per bene mentre parlavamo. 

- Posso sedermi? - domanda sciocca, dato che tutti gli altri avevano già fatto i loro comodi, ma apprezzo tantissimo la sua gentilezza. Mi sorride e si sistema accanto a me, dando una gomitata nelle costole a Luke per farlo spostare in modo da riuscire a sedersi senza scomodarmi.

Arrossisco ricordandomi di avere la bocca piena -ma forse non è per quello. Magari -magari- perché sfioro il suo braccio nudo e muscoloso col mio, altrettanto scoperto. Il mio cervello manda a quel paese la mia canotta blu, ma intimamente mi sento felicissima di indossarla. Ash mi sorride e sento una stretta allo stomaco. Che diavolo mi sta succedendo?

- Come hai dormito? - mi ritrovo quattro paia d'occhi -azzurri, verdi e castani- addosso mentre bevo un sorso di caffelatte. Deglutisco forse un po' troppo in fretta e mi strozzo. Loro ridono e arrossisco imbarazzata mentre Cal mi da gentili pacche sulla schiena.

- Bene - rispondo sorridendo.

Che figure del cazzo. Non è la prima -ho rischiato di uccidere me stessa e Luke inciampando dietro alle quinte ieri sera e capitombolandogli addosso- e non sarà di certo l'ultima, perciò tanto vale mettersi l'anima in pace.

- Io no - ribatte Calum, arricciando le labbra e aggrottando la fronte in un broncio infantile. Morde un pezzo di bacon fregato a Luke, che intanto lo guarda con occhi di fuoco per l'affronto subito. - Come ho già detto, Mikey-Mikey russa.

Lucky Girl || Ashton Irwin || 5sos ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora