CAPITOLO 43

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HARRY POV

Mi sveglio, ma non ho voglia di alzarmi ancora, quindi chiudo gli occhi. Zayn e Ashton stanno parlando, e io, per la mania del curiosare, chiudo gli occhi e ascolto

Si misero a parlare della loro vita amorosa, cosa che a me non interessava, quindi aprii gli occhi, e ci misi un attimo ad accorgermi che Louis non era più lì

-"Buongiorno" disse Zayn

-"Buongiorno Zayn, buongiorno Ash"

-"Buongiorno Harry" disse facendomi un sorriso, che ricambiai

Mi alzai e mi stiracchiai. Liam e Luke dormivano ancora sotto i sacchi a pelo

-"Ah Harry" Zayn cercò di fermarmi

-"Si?"

-"Quando mi sono svegliato, Louis non c'era, se volessi saperlo"

-"Oh, grazie Zayn"

-"Niente"

Beh, Louis è un tipo mattutino, quindi capisco che si svegli prima di tutti. Ma solo quando guardai che ora era, mi preocupai

Le 6:00

Zayn e Ash sono svegli da un pezzo, e Louis non si sveglia mai prima delle 6, per quanto ne so

Vado in camera nostra, ma lì c'è Niall, quindi non penso che sia andato con lui. Ma quando apro la porta e Niall non c'è, mi preoccupò ancora di più

Giro per tutta la casa, ma non c'è. Poi vedo una stanza degli ospiti chiusa. Cerco di aprirla, ma niente

-"Louis?"

Sentii dei singhiozzi

-"Louis? Stai bene?"

-"Lasciami stare Harry"

-"Cosa ho fatto? Qualsiasi cosa abbia fatto perdonami scusa"

-"Non hai fatto niente Harry. Quando una persona ti chiede di lasciarla stare tu la lascia stare?"

-"Ovviamente"

-"Allora lasciami stare"

-"Va bene, m-ma dimmi almeno se Niall è con te"

-"Si sono qui" la voce di Niall squittì e la riconobbi subito

-"Quando vuoi ci sono Louis, sappilo"

-"Grazie Harry"

Non sentii niente, apparte dei singhiozzi

Cosa gli è successo? Ieri era così sereno e ora sta piangendo con Niall

NIALL

Lui sa qualcosa

Per togliermi tutto ciò dalla testa, decisi di scrivere una lettera a mio padre, dopotutto dovevo rispondergli

Mi appoggio al tavolo, e inizio a scrivere

" Ciao papà,

È la prima lettera che vi scrivo in quasi 21 anni, ma credo sia arrivato per me il momento di farvi sapere quello che provo, perché non ho più spazio per tenermi tutto dentro. In tanti anni ho sempre detto a me stesso di non voler sapere cosa sia successo tra di voi, ed a oggi lo cosa effettivamente non mi cambierebbe la vita, ma posso comunque dirvi ciò che la vostra scelta mi ha dato, e ciò che più di tutto mi ha tolto. Sono cresciuto con la necessità di arrangiarmi, di non chiedere nulla, di anestetizzare ciò che provavo, continuamente assoggettato alle vostre scelte fatte per il mio bene. Per necessità di arrangiarmi non mi riferisco al discorso economico; capisco che soprattutto per te papà erano tempi duri e bisognava accontentarsi, ma faccio riferimento al discorso affettivo. Mi sono dovuto accontentare delle domeniche con la mamma, per capire che voleva stare con me. Mi sono dovuto accontentare di imparare a legare una vela papà, per sentirti vicino e complice. Avevo bisogno di molto di più. Mi avete lasciato libero di condurre la mia vita; facendo e disfacendo, chiedendomi solo il minimo; che nello specifico erano gli studi e di non fare cazzate eclatanti. E così ho fatto; senza sforzarmi mai più di tanto. Ho imparato a lodarmi delle piccole conquiste che facevo, perché non c'era nessuno che mi dicesse bravo. Questa cosa però non rimane sempre simpatica; la gente crede che io sia supponente e pieno di me, ma è soltanto un modo per dimostrarmi di essere capace di riuscire. Questa caratteristica mi ha tolto molta umiltà; cosa che io apprezzo negli altri e che vorrei per me. Ho cercato nelle innumerevoli storie che ho avuto una parte della mamma che purtroppo non e' stata. Ho cercato di riempire i vuoti, papà, suonando e facendomi apprezzare da gente più adulta, in modo da poter colmare quel vuoto di stima che sentivo. Mi sei mancatl e mi è mancato il tuo amore. Mi è mancato il sentirmi protetto e guidato, ed il saperti vicino. Capisco adesso che non è stato semplice per entrambi; vivo giorni di confusione e di solitudine ed immagino cosa voglia dire sentirsi distrutti. Ringrazio il Signore per Gemma, perché con lei ho sperimentato una fraternità speciale; era una cosa che mi mancava e che ho sempre desiderato. Ti scrivo oggi queste righe, perché ho capito che, se un domani vorrò essere padre, devo recuperare il bambino che c'è in me; devo ritrovare la pace degli affetti; devo capire e gestire il senso di vuoto che la mancanza di una carezza mi dà ancora oggi. Devo sistemare i tasselli della mia vita per poter amare liberamente, non più vincolato da paure lontane. Non voglio ferirti ne farti male, ma avevo il bisogno di aprirmi e di farvi capire che, il fatto che non hai lottato concretamente per vtuo figlio, mi ha davvero fatto male e cambiato la vita. Mi auguro che già da domani mattina possa cominciare a sentirmi un uomo nuovo; perché ora che ho tolto questo peso, la cosa che rimane non è il rancore, ne l'indifferenza; bensì il fatto che a mio modo, e di sicuro sbagliato, ti amo come genitore. Spero che da domani, qualora hai voglia di dirmi o dimostrarmi qualcosa, lo facciate concretamente, senza paura né difficoltà; perché vostro figlio ci tiene a te!

Always In My Heart [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora