Monroe Café 📚☕️ Yoonmin

from you

POV Jimin

«Che c'è Yoongi?»
chiedo una volta che mi ha convinto ad uscire dall'università.
Non so come abbia fatto a capire che avevo finito di studiare, né tanto meno che fossi un quell'ala dell'Università.

«Ciao anche a te Jiminie.» mi dice con un sorrisino sarcastico, imitando il mio tono di voce parecchio freddo.
Noto che ci siamo avvicinati ad una vettura nera, di cui lui sembra avere possesso delle chiavi. Fa un piccolo scatto nella serratura e poi torna a guardarmi, mentre io lo fisso mentre cerco delle spiegazioni.

«È tardi... l'ultimo autobus passa alle 22:00 e tu domani hai un esame.» mi ero scordato di averglielo detto, Min Yoongi non mi delude mai. Sospiro affranto e lui mi sorride compiaciuto mentre mi apre la portiera.
Dopo avergli detto dove abito con non poco imbarazzo, il viaggio prosegue nel silenzio più totale.
Non ho motivo per essere arrabbiato con lui, infatti non lo sono,sono arrabbiato con me stesso, per essere stata una persona poco coerente e ho paura di affrontare il suo migliore amico.
Mi comporto in modo freddo con Yoongi solo perché penso che tutto questo non sia giusto nei confronti di Jungkook.
Sto provando con tutto me stesso a reprimere i miei sentimenti ma non è così facile...

«Arrivati.» dice mentre ferma l'auto e parcheggia cautamente.
Lo ringrazio a bassa voce e letteralmente scappo dalla vettura, ma qualcosa non va secondo i piani.
Scende anche lui e si avvicina a me senza timore.
«Non così in fretta...» dice fermandomi al portone del palazzo. «

«Non credi che tu mi debba dire qualcosa?» sussurra guardandomi fisso negli occhi, facendomi tremare.
Abbasso lo sguardo, capendo immediatamente a cosa si riferisca.
Lui mi mette due dita sotto il mento, facendo leggermente pressione per portare il mio sguardo su di lui.

«Ho sentito benissimo l'ultima frase di Jungkook durante la litigata, Jimin, non pensare che me ne sia dimenticato.»
Scruto il suo viso e non c'è segno di insicurezza: "sei finito per innamorarti di lui", le parole del mio migliore amico mi rimbombano in testa.

«Senti, non darci troppo peso, per favore.»
gli rispondo, prima di girarmi di nuovo.
E ovviamente vengo fermato di nuovo, ma questa volta me lo ritrovo troppo vicino è il mio cuore inizia a fare le capriole.

«Oh no, io ci dò peso invece.
Voglio sentirmelo dire da te.»