pants

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POV Jungkook

«E così hai preso l'università?»
Mi chiede, facendo una domanda abbastanza banale dato che mi ha fatto raccontare tutta la mia vita per un esercizio.

«S-sih...» ripeto ansimando, mentre sollevo per la quindicesima volta il peso da 30 kg.

«Non ansimare, sennò non ci riuscirai mai.»
mi dice di nuovo.
Il suo intento è quello di farmi parlare chiaramente mentre sono sotto sforzo e migliorare l'auto controllo.

Il mio rapporto con Taehyung sta davvero migliorando.
Sono riuscito ad andare da lui quasi tutti i giorni, allenandomi fino allo sfinimento: in compenso ho potuto godere della sua compagnia e comincio ad intravedere il ritorno dei miei amatissimi addominali.

Poso goffamente i pesi, facendo risuonare il rumore per tutta la stanza.
Respiro affannosamente e mi metto in ginocchio per terra invocando pietà.
Sento la risata cristallina di Taehyung e sorrido anche io mezzo sfinito.

«Okay, credo che per oggi abbiamo finito. Un po' di stretching e poi sei libero.»

[...]

Mi piego su me stesso fino a che non ce la faccio più.
Mancano pochissimi millimetri fino a che il mio dito raggiunga i miei piedi.
Grugnisco infastidito, mentre provo ad andare sempre più avanti, invano.

Sento Taehyung che si poggia dietro di me, mentre le sue mani vagano su tutta la mia schiena fino alle spalle.
Fa parecchia pressione e fa movimenti in avanti, come per allungarle.
Mi lascio sfuggire un gemito di dolore che era un po' troppo acuto e che mi fa sprofondare nell'imbarazzo.

Le mie dita ci sono quasi.

Taehyung si poggia ancora di più a me, tanto che riesco a sentire la sua "presenza" dietro le mie natiche.
Diventerò pazzo.
Oh si mi manderà fuori di testa.

[...]

«Taehyung, dai non è nulla.» sussurro guardando il suo capo. È letteralmente in ginocchio difronte alle mie gambe ed esamina la situazione:

«Hai detto che ti sei stirato la coscia si o no?» chiede, mentre si rialza e mi guarda negli occhi.
Sto per dire qualcosa per ribattere, ma lui mi fa un segno di negazione con le dita e mi indica il lettino.

Mi siedo immediatamente senza fiatare, sono davvero eccitato per quello che starà per fare.
Voglio farmi male più spesso...

«Togli i pantaloni.»
Oh cavolo.
Sento le guance accaldarsi perché pensavo avesse fatto tutto attraverso il tessuto non... sospiro e levo l'indumento con lentezza, mentre guardo lui assottigliare le labbra.
Dai non trattenerti, ti prego.

Si avvicina un po' di più e tende le sue grandi mani verso la mia gamba sinistra.
Sto tremando.
La sua mano è caldissima e grande a contatto con la mia pelle.

«È più su?» chiede fissandomi negli occhi, ma io non riesco a leggere il suo sguardo.
Annuisco e lui sale...
Sale parecchio.

Fino a sfiorarmi il pube.

Inspiro profondamente e nel farlo mi esce per sbaglio un gemito, piccolo ma comunque acuto e facilmente fraintendibile per poi tapparmi immediatamente la bocca con le mani.
Lui alza il capo e mi sorride in modo strano. Che cazzo ho fatto...

Monroe Café 📚☕️                                            YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora