39 - SebaCiel

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Quando Sebastiano Michaelis ha scoperto che sua madre voleva sposarsi per la seconda volta, con un uomo che ha un figlio più giovane, era totalmente contrario

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Quando Sebastiano Michaelis ha scoperto che sua madre voleva sposarsi per la seconda volta, con un uomo che ha un figlio più giovane, era totalmente contrario. L'idea di trasferirsi in una villa, perché a quanto sembra era di famiglia nobile il fantomatico uomo, lasciare la sua casa di sempre, che sarebbe stata affittata o chissà e allontanarsi dai propri amici e amanti, ebbe e ne aveva almeno tre, la trovava una idea totalmente folle e sbagliata.
- Sebastian ti prego! - sua madre, una donna dai capelli lunghi neri come la pece e lisci come la seta e gli occhi crimisi, lo stava implorando.
Sebastian sbuffa e annuisce - Vengo... Ma la casa rimane vuota, rimango fino a quando non posso mantenermi da solo, poi vengo a vivere qui fisso. Però voglio venirci nei weekend per gli amici. Non accetto obiezioni alcuna. Altrimenti è un No! - dice serio, senza dare alla madre via di fuga.
- Va bene. L'avrei affittata soltanto per dare tutto a te... Ma come prefer... - viene interrotta - Cosa? Dici sul serio? O stai mentendo? -.
- Non sto mentendo Sebastian. Sto per sposare un uomo ricco, che motivo avrei di farlo? Lui mi darà tutto e di più. Spera solo che suo figlio mi accetta... Faremo un mese di prova... Altrimenti torniamo qui. - era amareggiata la madre e Sebastian non può fare a meno di abbracciarla e confortarla - Va bene, vediamo come va e vedremo se affittarla. - la tiene stretta a sé e poi dopo parlano e scopre che l'uomo che sposerà è un Phantomhive e che ha un figlio di tredici anni molto schivo e riservato.   
"Ha sei anni in meno di me... Uhmmm. Beh appena ho venti anni, prendo la macchina e torna a casa mia e addio fratellino altezzoso e odioso." pensa Sebastian soddisfatto.

Il giorno del trasloco Sebastian era pronto a passare un brutto periodo, ma appena arrivano alla villa, rimane basito da quel luogo incantato "mmm quasi quasi Invito spesso amici e amanti." ghigna soddisfatto e poi lo vede, un uomo adulto distinto, avvicinarsi.
- Salve sono Vincent Phantomhive - si presenta a Sebastian sorridendo leggermente - Spero ti sentirai quanto prima a casa tua in questa grande villa che appartiene alla mia famiglia da generazioni di molti anni fa. -.
Sebastian lo guarda basito perdendosi a guardare quei occhi blu come pietre "caz... Trovassi un ragazzo con gli stessi occhi..." pensa e sorride presentandosi a sua volta. Doveva ammettere che aveva davanti una brava persona, già da come guarda sua madre e da come la fa sorridere.

Stava parlando con loro quando sente un cavallo alle sue spalle e appena si volta rimane basito nel vedere un ragazzino dagli occhi blu quasi più belli di Vincet, grandi e profondi che lo risucchiano.
- Ciel eccoti qui! - Vincent si avvicina e lo aiuta a scendere da cavallo - lui è mio figlio, Ciel Phantomhive. - sorride.
Ciel non dice nulla, era preso a guardare gli occhi crimisi e magnetici del ragazzo alto che aveva difronte.
Si guardano a lungo e poi tornano entrambi alla realtà.
Così ha inizio la loro convivenza che sarà fatta di alti e bassi.

Ciel era attratto davvero da Sebastian, provava sensazioni mai provate prima. Si sentiva perso in quel turbine di sentimenti sconosciuti e vedere quel ragazzo sempre in compagnia lo faceva arrabbiare fuori misura.
Un inizio veramente burrascoso fatto di discussioni e frecciatine, fino a quel giorno di pioggia.

- Dovete proprio andarvene?  - Sebastian non era entusiasta di rimanere da solo con Ciel, ma appena i genitori partono per il loro viaggio di tre giorni, decide di chiamare un suo amante che viene senza tanti problemi. Ciel dopo che i genitori erano andati via, si era recluso nella sua stanza.
- Sebastian! - un ragazzo dai capelli biondi e occhi verdi si butta tra le braccia del moro.
Quando inizia a tuonare e piovere forte, Sebastian era preso dal piacere e spingeva dentro il ragazzo che aveva chiamato, con forza, godendo tantissimo, o almeno ci provava. Da tempo ormai veniva soltanto, immaginando di possedere Ciel. Era frustrante ed era furioso con sé stesso. Perché doveva amare quel ragazzino spocchioso, altezzoso, orgoglioso e arrogante? Sì aveva notato anche quel suo lato dolce che Ciel cercava sempre di nascondere, ma cercava di non tenerne conto. Sebastian voleva assolutamente toglierselo dalla testa - AHHH Sii! - spinge con forza facendo mugugnare il ragazzo sotto di sé - Mi fai... Ahhmm... Maleee. - la sua voce lo riporta alla realtà, l'immagine di Ciel che lo guardava implorante sparisce e con essa svanisce subito anche la sua passione e si alza da sopra il ragazzo - Vattene. -.
Il ragazzo lo guarda inorridito e dopo avergli dato un potente schiaffo, scappa andando via.
Sebastian rimane per quasi un ora fermo a sedere e cercare di darsi piacere senza pensare a Ciel, ma niente. Riesce a venire soltanto immaginando quel ragazzino e mentre lo pensa apre la porta e se lo trova davanti.
- Cos-? Sebastian sei tu... Perché sei entrato senza... Sebastian? - Ciel era vestito con solo una camicia sottile e  trema a causa dello sguardo del moro - Cos... - si sente prendere per il polso e gettare sul letto - Sebas... -.

Sebastian non ricorda bene come, ma mentre pensava a Ciel, aveva camminato fino alla sua camera e appena aveva aperto la porta, si era ritrovato a vedere un Ciel vestito con una camicia bianca leggermente trasparente che faceva buon vista al corpo niveo e perfetto di Ciel. Come rapito si è avvicinato e dopo averlo afferrato, sente la propria erezione tornare dura come una roccia.
Quello che ne segue lo ricorda poco, sa solo di essere su quel grande letto da un tempo sconosciuto a spingere dentro a quel antro caldo agoniato, ad avere le orecchie piene dei gemiti di Ciel, di avere l'onore di vedere il suo contratto dal piacere, si sentire le sue unghie graffiare la sua schiena - Sei miooo... Soltanto mio. AHHHH! -.
Ciel all'inizio aveva avuto paura, ma anche lui si era accorto di amare Sebastian e quando se lo era ritrovato davanti con quei occhi pieni di passione, non avrebbe mai potuto rinunciare a quell'occasione, anche se era solo per una volta. Ma si sbagliava, Sebastian lo stava possedendo con una tale possessione, stava marchiando la sua pelle nivea ovunque, lo stava ricoprendo di parole di amore. Non sentiva più le labbra per tutti quei baci che si erano dati - Mmmm AHHHH! Siiii! - stava godendo tantissimo e Sebastian più lo sentiva gemere, più aumentava le spinte e la velocità.
Aveva perso il conto di quante volte Sebastian era venuto dentro di lui, riempendolo con il suo seme, come aveva perso il conto delle volte che era venuto sporcando il loro ventri o le lenzuola, in base al posizione in cui erano.

Sebastian continua imperterrito a possederlo fino a quando non lo vede crollare sotto di sé esausto e continua ancora fino a raggiungere il piacere per l'ultima volta e si ferma cercando di tornare lucido.
- Merda... È sve...nuto. - si rende conto di aver esagerato, trema uscendo piano dal corpo del piu piccolo e appena si riprende, lo pulisce e lo copre. Si fa una doccia veloce e finalmente si calma del tutto.
Torna nella camera di Ciel e lo abbraccia da sotto le coperte - Scusami... Ma io ti amo. Voglio che tu sia solo mio... E io solo tuo Ciel. - mormora.
Ciel che si era svegliato bel sentirsi abbracciare, sorride - Ti amo anche io. -.
Sebastian sussulta, ma poi sorride - Per ora ci ameremo in segreto. - lo coccola sistemando i suoi capelli - Ma vorrei davvero che tu vivessi con me. Magari nella mia vecchia casa, con un gatto nero e passare le giornate a coccolarci, seduti e abbracciati. - lo bacia sulla fronte.
Ciel sorride e li bacia il mento - Sono abituato ad essere viziato. -.
- Mmm. Ti vizierò! - sorride Sebastian.
- Niente gatto sono allergico e lo sai. Soffro di asma anche... - dice serio Ciel.
- Mmm vedremo. Ma il gatto lo voglio, se vuoi che ti vizio. - dice serio a sua volta Sebastian.
- Potrei accettare il compromesso. - tornano a baciarsi e stanno a coccolarsi per ore e nei giorni a seguire Sebastian inizia a provare a essere lui colui che vizia e che viene premiato in modo speciale dal suo giovane amore di padrone.

Note d'autore:
Non c'è molto da dire... Sono bellissimi per me.
Al prossimo aggiornamento!

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