Cara bellissima,
non ho mai provato un desiderio così forte prima d'ora. Voglio dirti cosa provo e farti sentire le farfalle nello stomaco come fai tu con me. Voglio dirti che ogni volta che ti vedo mi si mozza il fiato. Vorrei giocare con i tuoi capelli e ascoltare i tuoi pensieri delle tre del mattino. Vorrei che alzassi gli occhi al cielo per il mio sarcasmo e che ridessi alle mie battute che non fanno ridere nessuno se non te. Vorrei baciarti finchè le nostre labbra non saranno insensibili e anche quando succederà, vorrò continuare a baciarti. Vorrei sdraiarmi in un campo con te e guardare le stelle nel cielo notturno mentre parliamo di tutto e nulla allo stesso tempo. Voglio amare tutto di te e voglio che tu ami tutto di me.
Eppure, volerti così tanto mi ha fatto capire quando sia potente la paura. La paura di essere rifiutati, la paura di essere scherniti. Onestamente, anche la paura di innamorarmi ancora più perdutamente di te.
È per questo che ti scrivo in forma anonima, bellissima, perché ho paura di averti e poi perderti.Con affetto,
anonimo.Mi mordicchiai il labbro inferiore mentre finivo di leggere la lettera e poi la riposi nella busta. Mi guardai intorno e poi lungo il corridoio nella speranza che l'autore delle lettere fosse nei paraggi, ma dal momento che era ancora presto non c'era nessuno.
Mi misi la lettera in tasca ed iniziai ad incamminarmi verso l'aula di arte con 30 minuti di anticipo, come mio solito.
"Ho sentito che sei stata l'artefice del bellissimo outfit che indossava Hayden l'altro giorno." Duncan mi salutò.
Ridacchiai, presi il caffè e mi sedetti al mio posto dopo averlo ringraziato. "Ha perso una partita cruciale a biliardo." Feci spallucce, sorseggiando il delizioso caffè dolce.
"C'è qualcosa sotto? Sai, qualcosa di più di un'amicizia."
La sua domanda mi fece strozzare con il caffè che stavo cercando di ingoiare quindi tossii e lo sputacchiai sul pavimento.
"No!" esclamai, mentre tossivo.
Mr. Duncan si alzò di scatto per la mia reazione e prese qualche tovagliolo per pulire il piccolo disastro che avevo causato.
"Stavo solo scherzando." Si difese.
"Ho appena ammesso di trovarlo tollerabile, non siamo nemmeno amici a dirla tutta." Borbottai, cercando di pulire una macchia di caffè dai miei pantaloni.
"Nemmeno amici?" disse Duncan, incredulo.
Lo guardai e scossi la testa.
"Sei andata da lui a giocare a biliardo, l'hai convinto ad indossare dei pantaloncini rosa cortissimi e non si è vendicato, parli e scherzi con lui in modo volontario, devo continuare?"
"Cerco di non soffermarmi troppo sui fatti." Dissi, cercando di rimuovere quella bruttissima macchia che avevo sui pantaloni chiari. "Li ho presi solo l'altro giorno!" grugnisco.
Mr. Duncan si appoggiò al mio banco ed incrociò le braccia. "Hai pensato a lui come un papabile autore delle lettere?"
Sollevai di scatto la testa e mi sembrò di essermi rotta il collo o di aver avuto un serio colpo di frusta. "Come prego?"
"Hayden, hai mai pensato possa essere lui l'autore delle lettere?"
Assottigliai gli occhi. "Sai qualcosa che io non so?"
Sospirò e si mise dritto. "Tutto quello che sto dicendo è che sembrate a vostro agio quando state insieme e sembra che vi stiate avvicinando molto, non l'hai proprio considerato?"
Risi. "Duncan! Hayden è l'ultima persona che prenderei in considerazione!"
"Come mai?" Chiese, inclinando il capo di lato. "Perché è così ridicolo che possa essere lui?"
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Love, Anonymous (Italian translation)
Любовные романы"Voglio solo sapere perché." Dissi mentre mi voltai, cercando di capire chi fosse nel buio della mia stanza. "Il perché di cosa?" chiese. "Perché sei così carino con me." Dissi lievemente, la vulnerabilità trapelava dalle mie parole. "Come siamo d...