"Retweet." Borbottai mentre scorrevo la home di Twitter.
I social media qualche volta mi facevano restare a bocca aperta. La metà delle cose che vedevo erano assolutamente inutili eppure leggerle mi riempiva di gioia, Non mi era chiaro come avessero fatto i miei genitori a vivere in un'epoca in cui Twitter e Instagram non esistevano perché, per quanto fosse imbarazzante dirlo, non avrei saputo cosa fare con il cellulare se non fossero esistiti.
Cambiai posizione sul letto, rannicchiandomi di lato mentre continuavo a scorrere le home dei miei social. Bruce ed Angel grugnirono quando mi stiracchiai e invasi il loro spazio personale con il mio piede.
"Il letto è il mio." Borbottai in risposta.
"Hey, tesoro." Disse papà, comparendo sull'uscio della porta della mia stanza.
Poggiai di lato il cellulare e gli sorrisi. "Che succede?"
Cercò di ricambiare il mio sorriso, ma non illuminò i suoi occhi pieni di risentimento. Arricciai le sopracciglia e inclinai il capo. "Tutto bene, papà?"
Abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi. "Vieni giù, Reagan."
Il mio cuore sprofondò quando sentii il suo tono sconfortato e mi tirai subito a sedere per poi raggiungerlo, ma lui si voltò e iniziò a scendere le scale con me dietro di lui che lo seguivo.
I battiti del mio cuore raggiunsero una velocità ben poco salutare quando vidi mamma seduta sul divano con lo sguardo stanco, come se avesse gettato la spugna e si fosse arresa.
"Siediti, tesoro." Disse papà, cercando di sorridermi debolmente.
Deglutii e mi sedetti accanto a mamma, ma lei evitò di guardarmi negli occhi.
"Di cosa si tratta?" chiesi.
Eppure lo sapevo.
"Tesoro, tua madre ed io litighiamo molto spesso ultimamente." Iniziò papà. "E sono consapevole che tu ne sia al corrente. Abbiamo cercato di nasconderti la situazione, ma sarebbe stato ingenuo da parte nostra pensare che tu non ne fossi al corrente."
Il sangue misi gelò nelle vene e rivolsi di scatto lo sguardo verso mia madre, che iniziò a parlare.
Per favore, mamma, non dirlo
"Abbiamo cercato di far funzionare il nostro matrimonio, per te, Reagan. Ma... è impossibile per noi andare d'accordo, non siamo più felici insieme." Disse, con gli occhi fissi su di me. "E' difficile per noi dirti quanto ti stiamo dicendo, tesoro." Disse con le sopracciglia corrucciate per la preoccupazione.
Ti prego, non dirlo
"Abbiamo deciso di divorziare."
Il mio corpo si irrigidì e non sentii più nulla. La mia mente si sgomberò di qualsiasi pensiero. I miei occhi non riuscivano a focalizzarsi su qualcosa ed il fiato mi si mozzò in gola.
Divorzio.
"Tuo padre andrà via di casa questo fine settimana."
"Ho trovato un appartamento ad un paio di minuti da qui, puoi venire a trovarmi quando vuoi."
Andare a trovare mio padre, non vivere con lui, andarlo semplicemente a trovare.
Le loro parole continuarono ad echeggiare nelle mie orecchie, non avevo più voglia di ascoltare.
Mi alzai di scatto e senza nemmeno comprendere cosa stessi facendo, presi le chiavi dell'auto e corsi via di casa mentre i miei genitori mi richiamavano e mi intimavano di tornare. Bruce cercò di corrermi dietro, ma non era più in grado di scendere le scale senza l'aiuto di Angel, la quale ora si trovava accanto alla porta con i miei genitori che la trattenevano.
STAI LEGGENDO
Love, Anonymous (Italian translation)
Romance"Voglio solo sapere perché." Dissi mentre mi voltai, cercando di capire chi fosse nel buio della mia stanza. "Il perché di cosa?" chiese. "Perché sei così carino con me." Dissi lievemente, la vulnerabilità trapelava dalle mie parole. "Come siamo d...