In copertina avete Reagan e Chloe
Cercai di non inciampare nei lacci slacciati delle mie scarpe mentre salivo le scale per andare alla mia lezione d'arte. L'orologio che si trovava nel corridoio segnava le 8:01, il che significava che le lezioni non sarebbero iniziate prima di mezz'ora. Sorrisi e camminai un po' più velocemente verso l'aula perché così avrai avuto tutta la mezz'ora per me.
Ogni mattina, o almeno quanto più spesso potessi, andavo a scuola in anticipo e restavo nell'aula d'arte. Arte era una delle mie materie più importanti e mi piaceva tanto arrivare in anticipo e lavorare ai miei pezzi senza distrazioni.
"Reagan!" Mr. Duncan, il professore di arte, mi salutò. Sorrise ampiamente mentre entrava dalla porta e le mie labbra si sollevarono per imitare le sue.
Mr. Duncan era il mio professore preferito. Era giovane, aveva solo 27 anni, eppure era il professore migliore che avessi. Forse era solo perché mi lasciava entrare in anticipo in classe e mi portava il caffè, ma adoravo quell'uomo come se fosse mio fratello maggiore. Dal momento che ero figlia unica, non sapevo davvero cosa si provasse ad avere un fratello, ma immaginavo che Mr. Duncan fosse adatto al ruolo.
"Vediamo se oggi indovini che gusto è." Disse, portandomi il caffè mentre io posavo le mie cose.
"Sarà semplice." Sorrisi, prendendolo. Lo avvicinai alle labbra e feci un sorso. Non appena il caffè incontrò la mia lingua feci una smorfia e lo allontanai dalle mie labbra. "Caldo!" esclamai, cacciando subito la lingua e incrociando gli occhi così da controllare se il caldo avesse causato danni.
Mr. Duncan iniziò a ridere e lo guardai, con la lingua ancora di fuori. "Non era poi così divertente."
"Forse avrei dovuto avvisarti." Sorrise, sedendosi alla sua scrivania.
Mi sedetti al mio poso. "Sarebbe stato carino."
Lui ridacchiò e poi iniziò a fare quello che faceva ogni insegnante d'arte, lasciandomi spazio per fare ciò che volevo. Mettendo la mano sul fondo del mio banco trovai il mio quaderno con gli schizzi e lo tirai fuori. I miei occhi vagarono sulla copertina rovinata e le mie mani li seguirono. Lo aprii e guardai tutti i miei disegni—alcuni valeva la pena guardarli, ma altri erano solo scarabocchi a caso a cui non avevo dedicato molto tempo.
"Sai, Reagan, credo che questo nuovo progetto su cui sto lavorando ti piacerebbe tanto." Disse Mr. Duncan dalla sua scrivania.
Sollevai la mia testa ed inarcai un sopracciglio. "Perché?"
Lui sorrise e fece un sorso del suo caffè. "Perché lo so."
"Non è proprio una risposta." Brontolai.
"Lo scoprirai presto." Disse e fece un sorso di caffè. Feci per rispondere, ma qualcosa nel suo libro l'aveva attirato ed ora era molto concentrato.
Per il resto dei miei trenta minuti aprii il mio quaderno su una pagina pulita ed iniziai a disegnare cose a caso. Il tempo mi sfuggì di mano e prima che potessi rendermene conto tutta la pagina era ricoperta di tratti di matita. Feci una pausa e sentii la campanella che suonava, così riposai la matita e guardai quello che avevo disegnato.
Una rosa con i petali molto dettagliati, due spine aguzze e una foglia tratteggiata lungo lo stelo. I fiori non mi piacevano nemmeno più di tanto quindi non capii precisamente perché l'avessi disegnato. Forse era perché in cucina avevo un bouquet di rose o forse per la foto che Chloe mi aveva fatto vedere quella mattina, che era stata scattata con l'alone dell'alba.
La classe iniziò a riempirsi quindi molto discretamente posai il quaderno sotto al banco. Mr. Duncan incrociò il mio sguardo mentre la campanella suonava, segnalando l'inizio della lezione, ed io gli sorrisi.
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Love, Anonymous (Italian translation)
Romance"Voglio solo sapere perché." Dissi mentre mi voltai, cercando di capire chi fosse nel buio della mia stanza. "Il perché di cosa?" chiese. "Perché sei così carino con me." Dissi lievemente, la vulnerabilità trapelava dalle mie parole. "Come siamo d...