Per il resto della settimana, Noah mi aspettò accanto al mio armadietto la mattina e mi accompagnava ad ogni lezione. Sapevo lo facesse per essere gentile, ma una parte di me era infastidita da tutte quelle attenzioni costanti, riuscivo a malapena a vedere Chloe e Logan senza Noah al mio fianco.
Per quanto riguardava Hayden... era mancato alle lezioni di arte per tutta la settimana, non l'avevo più trovato appoggiato al mio armadietto—non che avrebbe potuto scambiare due parole con me dal momento che Noah era sempre lì—e lo vedevo raramente nei corridoi. Quando capitava che lo vedessi, evitava il mio sguardo e mi passava accanto come nulla fosse.
Ogni volta che lo vedevo ignorarmi così era doloroso. Non sapevo cosa avessi fatto, ma avevo troppa paura per provare a parlargli. Inoltre, forse era meglio che Hayden continuasse ad ignorarmi, così che avrei potuto concentrarmi totalmente su Noah e nella costruzione della nostra relazione, dimenticando i sentimenti che provavo per Hayden.
Se avesse provato qualcosa per me, sembrava averlo dimenticato.
Quella sera, Noah mi aveva invitata a casa sua per una cena di famiglia. Stava per venirmi a prendere e mamma mi stava dando una mano nella ricerca di qualcosa di carino da indossare. Chloe aveva deciso che non mi avrebbe aiutata a sembrare carina per Noah perché non era proprio entusiasta di lui—ancor meno dal momento che occupava quasi tutti i momenti in cui eravamo a sole a scuola.
Sentii suonare il campanello e indossai la camicetta, Bruce ed Angel corsero dal letto verso il piano inferiore, quasi inciampando l'uno sull'altro. Bruce, a causa delle sue tre zampe, inciampò e cadde su Angel, la quale lo aiutò mentre continuavano la discesa verso il piano inferiore.
"Sembra che sia arrivato." Disse mamma, scendendo le scale insieme a loro.
Era la prima volta che i miei genitori incontravano Noah quindi ero sicura che si preoccupasse di fare una bella impressione. L'avevano visto una volta dal veterinario, ma non si erano esattamente parlati. Ero agitata anche io all'idea di incontrare i suoi genitori per la prima volta quella sera.
Scesi al piano inferiore ed i miei occhi si spalancarono subito per la scena che mi accolse. Noah era schiacciato contro il muro e mio padre cercava di tenere a bada Bruce ed Angel, così che non lo assalissero.
Anche con solo tre zampe su quattro, Bruce aveva un aspetto intimidatorio.
"Noah, mi dispiace tantissimo, non fanno mai così!" esclamò mia madre, aiutando mio padre a tirar via i cani verso la porta di servizio.
Sussultai e corsi giù per le scale quando Bruce riuscì a liberarsi e caricò verso Noah ancora una volta, con i denti scoperti. Zoppicò un po', ma ciò non lo rendeva meno minaccioso.
"Bruce!" esclamai, mettendomi di fronte a lui. fece subito per fermarsi e andò a sbattere contro le mie gambe, abbassando le orecchie quando iniziai a sgridarlo. "Cane cattivo!" urlai, dandogli un colpetto sul naso. "Tu ed Angel, fuori, subito!" ordinai, indicando la porta di servizio.
Si lagnò e si voltò, con la coda tra le gambe e la testa abbassata. Angel lo seguì. Scossi la testa e guardai Noah, che sembrava estremamente terrificato.
"Mi dispiace tantissimo." Dissi.
Rise debolmente e rilassò la muscolatura del volto. "Non preoccuparti..." sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
Poi tirò fuori dei fiori, che aveva nascosto dietro la schiena, ormai un po' schiacciati in quanto era stato scaraventato al muro dai miei cani, e li passò a mia madre.
Guardai che tipo di fiori fossero e mi resi conto che erano rose. Mia mamma era allergica alle rose.
"E' un piacere conoscerla, signora Holt." Disse, sorridendo in modo affascinante.
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Love, Anonymous (Italian translation)
Любовные романы"Voglio solo sapere perché." Dissi mentre mi voltai, cercando di capire chi fosse nel buio della mia stanza. "Il perché di cosa?" chiese. "Perché sei così carino con me." Dissi lievemente, la vulnerabilità trapelava dalle mie parole. "Come siamo d...