Epilogo.

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Un mese dopo.

«Mi raccomando...»
«Non fare arrabbiare i nonni. Lo so.»
«Stavo per dire divertiti, ma va bene comunque.»
Alza gli occhi e le mani al cielo e rido pensando a quanto mi rispecchi in questo gesto.
Una volta andato via, la scena è sempre la stessa, ma qualche elemento è cambiato.
La porta di casa si apre.
«Andiamo, Sofi? La mamma è pronta.»
Daniela esce con Ada e ha in ogni mano un trolley. Sofia si alza dalle scale per farla passare e saluta la sua non più tutrice. Si dicono qualcosa che da qui non riesco a sentire.
Mentre sua mamma carica le valige ci prendiamo il nostro tempo.
«Da oggi non saremo più sorelle?»
«Assolutamente no. Non lo pensare mai. Vicine o distanti, sarai per sempre la mia sorellina.»
La stringo in un lungo abbraccio.
Tra le due, ci si aspetterebbe lei in lacrime. Ma quella in lacrime sono io.
Piango come quando è arrivata a casa, piccola piccola, e per la prima volta l'ho tenuta tra le braccia. Non avevo visto mai niente di più bello e tenero e Ada mi disse che sarei potuta essere la sua protettrice. E così è stato.
Quella stessa creaturina adesso mi sta lasciando per riprendersi la sua vita.
«Ti voglio un mondo di bene, Clara.»
«Anche io, principessa.»
La riempio di baci e mi rendo conto che anche le sue guance sono un po' umide.
«Clara, credo sia scontato dirtelo. Le porte di casa nostra sono sempre spalancate, ogni qual volta vorrai.»
«Ti ringrazio, Daniela. Appena ho la possibilità, sarà la prima cosa che farò.»
Saluto anche lei con un abbraccio. Per fortuna in questi giorni ho avuto modo di approfondire la sua conoscenza ed è proprio una brava ragazza. Ha totalmente ribaltato la sua vita per far si che sua figlia potesse venire via con lei.
L'ho spalleggiata fin dal primo giorno.
Come avrei potuto intralciare una mamma realmente interessata?
Salgono entrambe in macchina.
«Aspettate!»
Dario corre fuori con un borsone.
Daniela sbuffa con sé stessa.
«Che sbadata! Grazie, sei sempre molto caro.»
Scende a recuperare il bagaglio dimenticato.
Lui nel frattempo si affaccia nel finestrino di Sofia.
«Ricorda. Se hai problemi con la matematica, sai chi chiamare.»
«Certo. Mia sorella!»
«Bravissima!»
Ridono di gusto e si scambiano un batti cinque. Mi mancheranno i loro giochi e la loro intesa.
Una volta tutto pronto, prendono la loro strada.
Fisso l'auto fin quando mi è possibile.
«Tranquilla. Non si dimenticherà mai di te.»
Mi stringe la spalla avvicinandomi a lui e dandomi un bacio sulla tempia.
«Ne sono convinta. Pensavo alla piccola donna che è diventata.»
«Questo è anche merito tuo.»
Ada mi appoggia una mano dietro la schiena, guardandomi con fierezza. Le sue lenti sono bagnate.
Sospira.
«Qualcuno vuole una cioccolata calda rincuorante?»
«Perfetto. È proprio quello che ci serve, mamma.»

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Ciao a tutti😘
Siamo giunti alla fine di questa storia. Vi ringrazio per avermi seguita fino ad adesso, non sapevo come si sarebbe evolta la situazione. Grazieee di cuore 😊😊❤️❤️
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia lasciato qualcosa, anche se non è niente di particolare.
Fatemi sapere con un commentino magari 😄
È in processo la scrittura di un'altra storia più sciolta e disinvolta, appena possibile pubblicheró il primo capitolo. Mi piace mantenermi avvantaggiata prima di pubblicare.
Un bacio e grazie ancoraaaa a tuttii❤️❤️
Stay tuned!

Il mio posto fuori dal mondo. [Completa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora