Capitolo 15)

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Io e Brooklyn abbiamo parlato di me e Mark, di quanto il nostro rapporto sia cambiato nel tempo, soprattutto le ho raccontato di quella sera in discoteca e di come nei giorni a seguire Mark mi abbia trattato malissimo. Ma d'altronde mi sono meritata quel trattamento, scappare come niente fosse e poi pensare di non affrontare il discorso, sono cose da bambini, gli adulti affrontano le cose, ma io mi sono comportata da codarda, ho sempre voluto Mark ma mi sono fatta prendere dal momento mentre ero ubriaca e soprattutto in un momento abbastanza strano della mia vita, oserei dire delle mie due vite.

Mi sento strana in questi giorni, nella mia vita parallela, Josh non fa altro che snobbarmi o far finta che io non esista, addirittura fingeva di non avermi mai conosciuta prima, cosa alquanto strana visto che era stato lui per primo a fermarmi in quel parco di notte.

Mentre sono tra le nuvole con i miei pensieri, mi ritrovo nel mio sogno, sono nella mia camera intenta a studiare credo con qualcuno al mio fianco. Sicuramente mi sarò addormentata con tutto quel da fare dei miei pensieri, sarà stata la stanchezza.

<<Ciao Beverly ti chiedo scusa, non ero qui fino a poco fa, ero con la mia amica Brooklyn e le stavo raccontando la mia triste vita>>

<<Me ne sono accorta, eri tra le nuvole anche qui, evidentemente stavi pensando a qualcosa, anzi a proposito hai saputo che Josh si sta vedendo con Chloe il capo delle cheerleader?>>

<<Sicuramente sospettavo qualcosa, stavo proprio pensando prima che sono un paio di giorni che finge di non conoscermi, forse ha scoperto qualcosa su di me, che non faccio parte di questo universo, forse pensa che io sia solo una finzione e che ciò che provo non esiste così come la mia persona?>>

<<Ehi frena un attimo, tu qui sei sempre esistita per noi, è Josh quello che si è trasferito qui 5 anni fa, può essere forse come te, anche lui sta vivendo una situazione nuova>>

La cosa che mi ha detto Bev può essere l'unica cosa logica di queste settimane, sicuramente c'è qualcosa sotto e le mie paranoie sono solo un mucchio di stupidaggini.

Abbiamo smesso di studiare e abbiamo deciso di andare al bar insieme ad altre due amiche Janet e Grace. Sono due nostre amiche di scuola, man mano che passano le settimane e i mesi, riesco a ricordare sempre di più di questa vita, delle amiche e della mia famiglia.

Mi faccio una doccia, lavo i capelli e decido di lasciarli mossi. Metto una camicetta bordeaux con le maniche a palloncino e un jeans nero e le mie scarpe da ginnastica nere. Metto un filo di matita e mascara e un po di rossetto nude sulle labbra.

Beverly è già pronta, saluto mamma e mi avvio al bar, sperando di dimenticare tutta questa situazione e divertirmi un po'.

<<Ciao Grace, ciao Janet, ultimamente non ero molto in me, vi chiedo scusa se ci siamo ignorate, sono pronta a riallacciare i rapporti con entrambe>>

<<Non preoccuparti Mads siamo sempre tue amiche e per qualunque cosa ci saremo>>

Il resto del pomeriggio lo abbiamo passato al bar, tra caffè e due chiacchere con le mie amiche, poi siamo andate al parco a fare una passeggiata. Devo dire che mi sento meglio, come se tutti i miei problemi fossero un miraggio lontano, è già la seconda volta da quando sono svenuta, che mi sento leggera. Evidentemente sto iniziando ad abituarmi a questa vita, come se fosse effettivamente mia.

Tra sogno e realtà, ci sarò sempre .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora