(sono tornata finalmente! Attenzione, questo capitolo contiene alti livelli di tristezza, ma siete dei lettori fantastici e so che potete sopportarmi)
Schegge di vetro, tante piccole schegge di vetro che la laceravano dall'interno.
Così si sentiva Veronica ogni volta che faceva un respiro.
Chiuse gli occhi, lasciando fuori i suoni della natura, il frusciare degli alberi, qualche uccellino che cinguettava.
Tornò a qualche momento prima che tutto crollasse.
La ragazza era rimasta sorpresa quando Andy aveva chiesto agli altri di lasciarli soli, e nonostante la gravità e la pressione della situazione il suo cuore aveva fatto una piccola capriola.
Andy le aveva fatto un piccolo cenno della testa. "Vieni" le aveva detto e lei lo aveva seguito dietro al ristorante.
"Che c'è?" gli aveva chiesto Veronica alzando un sopracciglio con un mezzo sorriso.
Il ragazzo aveva deglutito, arrossendo. "Ti ho preso una cosa" aveva mormorato, tirando fuori dalla tasca un piccolo sacchettino di velluto. Aveva infilato le dita al suo interno ed estratto una collana. Il ciondolo era un'orchidea grande più o meno quanto il polpastrello del suo pollice e brillava di tanti piccoli cristalli, gialli solo al centro.
Lei era rimasta molto sorpresa e per un attimo la sensazione che qualcosa non andasse era svanita. "Perché proprio adesso?" aveva chiesto con un sorriso, nonostante tutto era una Corvonero.
Andy si era passato una mano sulla nuca con fare imbarazzato. "Volevo dartela da un po' in realtà, solo..." aveva deglutito "Solo che ora stiamo per affrontare una missione potenzialmente mortale, perciò..."
"Ma tutte le missioni che affrontiamo sono potenzialmente mortali..." aveva fatto per dire Veronica, venendo interrotta nel modo migliore possibile.
Andy si era sporto in avanti, quasi con urgenza, le aveva afferrato le guance e l'aveva baciata. Sul serio, l'aveva davvero baciata.
Lei ci aveva messo meno di un secondo a sciogliersi sotto la sua bocca. Lo desiderava da così tanto, ogni volta che guardava in quegli occhi di un marrone così chiaro, che sotto certe luci sembrava arancione, il suo sorriso, il modo in cui si formava un'impercettibile fossetta solo sulla sinistra quando lo faceva, il suo modo di riuscire a cambiare da determinato ad imbarazzato in un battito di ciglia.
Aveva chiuso gli occhi, godendosi quel breve momento finché era durato.
"È il mio modo di chiederti scusa" le aveva detto una volta separati "Per essere stato così lento, così poco coraggioso per farmi avanti, perché non riuscivo a capire i tuoi sentimenti, e-"
Era stata Veronica a zittirlo subito dopo, con un altro - ed ultimo - bacio. Avrebbe voluto dirgli tante cose in quel momento, proclamare i suoi sentimenti come un poema, ma sapeva che non avevano più tempo.
"Andiamo" aveva mormorato dolcemente invece "Continuerai a scusarti quando avremo recuperato Peter"
Le era parso per un secondo che un ombra passasse negli occhi gioiosi di Andy, ma sulle prime aveva pensato di esserselo solo immaginato, mentre annuiva. Così avevano raggiunto gli altri.
Non se lo era immaginata. Ma solo ora sapeva.
Non riusciva a capire se lo odiava per non averle detto quello che stava per fare, o se lo amava ancora di più per averle concesso quell'ultimo addio.
Veronica accarezzò la collana. Erano passate appena poche ore e già le mancava da morire, era abituata ad averlo sempre accanto.
Chiuse gli occhi, perché non aveva un potere che le permettesse di distruggere le cose? Per sfogare la rabbia e la disperazione le sarebbe servito. Poteva solo sparire, così, in un attimo non essere più visibile.

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The Gift
FantasyÈ strano come appoggiare la mano su un fornello acceso senza farsi un graffio possa cambiare tutto il tuo mondo. Di come possa svelare pericoli che nella tua città non credevi esistessero. Allison manifesta dei poteri che stravolgono la sua realtà...