Queen Without Crown [In Revisione]

1 ― Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate

La Saint Andrew High School appariva agli occhi degli americani come il liceo più sospettoso e inquietante dell'intero stato dell'Illinois, dal momento in cui il Governo Americano aveva approvato quella legge, la legge che permetteva a maschi e femmine di fare parte della stessa classe, in modo da riequilibrare l'ordine e la parità dei sessi persi anni e anni prima.

Da quel momento in poi, nella Saint Andrew High School non vi fu più alcuna distinzione tra maschi e femmine. Nonostante questo, però, era rimasta una sola condizione, piuttosto strana dal punto di vista dei pochi genitori che avevano il coraggio di tenere monitorato l'andamento a scuola dei propri figli. Nessuno capiva quali fossero gli esiti di quella distinzione, nessuno sa cosa ne potessero ottenere le grandi autorità come il preside, ma tutti quanti si limitavano a seguirla senza replicare mai. Quell'assurdo criterio era il genere di suddivisione che nessuno sopportava ma tutti eseguivano, e colpiva tutto quanto l'istituto, dagli alunni più giovani e innocenti fino a quelli dell'ultimo anno, consapevoli di ciò che stavano affrontando, dalle cariche scolastiche più basse come Ethel, la portinaia, a quelle più alte, come il preside.

Il comportamento degli alunni, dopo questo fatto, venne aggravato ulteriormente. Se prima vi era un barlume di felicità, ora erano freddi, distaccati l'uno nei confronti dell'altro come se non si conoscessero, con l'assenza completa di dialogo fra tutti loro.

Alcuni di loro si muovevano come nomadi, soli o in gruppo, con i loro cestini per il pranzo decorati con qualche figurina di football americano. Venivano chiamati neutri. Erano la fazione più rara alla Saint Andrew High School. L'aria indifferente li caratterizzava, si dimostravano disinteressati a qualsiasi genere di cosa.

Altri venivano chiamati sedentari, ed erano la fazione più apprezzata e temuta di tutta la scuola. Erano furbi e intelligenti quanto perfidi e maligni. Se un sedentario prometteva di fare del male a qualcuno, quel qualcuno aveva le ore contate. Riuscivano sempre, in qualche modo, a mantenere ciò che promettevano.

Per coloro che purtroppo erano sottomessi alla volontà dei sedentari, tanto che li trattavano da vere e proprie vittime, tutti avevano scelto il nome di marchiati. Chiunque li odiava, venivano considerati depressi e nostalgici per colpa del loro comportamento perennemente malinconico e immotivato, e forse anche per via del loro passato terribilmente burrascoso. Non ricevevano molte attenzioni, e tutti erano abituati a questo stile di vita.

Da ormai trent'anni a quella parte, nella Saint Andrew High School non nascevano coppie. Molte persone, prima di metter piede lì, immaginavano quell'istituto come la scuola perfetta, dove tutti sono simpatici e socievoli l'uno con l'altro e forse si ha la possibilità di individuare l'anima gemella appoggiata all'armadietto con un giubbino in pelle nera sulle spalle e una rosa rossa in mano. Ma alla Saint Andrew High School tutto questo non succedeva da moltissimo tempo, perché in realtà era la scuola diversa per eccellenza.

Il comportamento degli alunni era pressoché normale. Tutti erano disciplinati a dovere e conoscevano le buone maniere, si impegnavano nello studio e arrivavano sempre puntuali a qualsiasi tipo di lezione, perfino a quelle più noiose e stressanti. Nessuno aveva mai avuto il coraggio di addormentarsi su un banco di scuola, perché ritenuto segno di mancanza di rispetto nei confronti delle regole dell'istituto.

L'unico problema che affliggeva tutto il corpo studentesco della Saint Andrew High School era guardarsi negli occhi. Nessuno aveva il coraggio di guardare in faccia i propri compagni. Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, temevano il peggio, una sensazione paragonabile al sentire un segnale d'allarme nel loro cervello. Non riuscivano nemmeno a spiegare questo fatto, speravano di poter finalmente trovare una motivazione a tutto ciò, per poter giustificare in qualche modo le loro paure, ma l'unica verità era che la paura faceva parte di loro dal primo giorno in cui avevano messo piede in quell'istituto. Ed era così per tutti coloro che frequentavano quella scuola, sia marchiati che neutri che sedentari.