Take Me To Wonderland // AU Thorki~

-Ko te kanikani

Era immerso nella lettura da metà mattinata.
Era così concentrato su quel libro che non si accorse che Thor se ne fosse andato e che aveva lasciato ai piedi del letto una scatola regalo.
I nastri erano verdi e la carta era nera.
Molto elegante.

Chiuse il libro, ormai arrivato quasi alla fine, troppo curioso di sapere cosa ci fosse in quella scatola.
L'apri lentamente rimanendo sorpreso.
All'Interno vi era un abito nero e dorato,piegato molto accuratamente, un mantello verde smeraldo con due spille in argento per attaccarlo alle spalle ed una maschera nera e verde che copriva mezzo volto. Aveva anche qualche rifinitura in oro.

Prese in mano la maschera e l'indossò.
Si guardò allo specchio e sorrise scuotendo la testa.

«Mi scusi Milord, Frigga ci manda per aiutarla a prepararsi per questa sera.»

Perché le ancelle sbucavano sempre all'improvviso?!
Si tolse la maschera e si girò verso le due donne.

«Tre ore?! In realtà manca di più»

«Loki, è chiaro che non sei abituato a tutto questo,ma tranquillo, la tua cognatina è qui per aiutarti~ Ragazze sapete cosa fare~»

Okay allora un vizio di quel posto sbucare a caso.
Guardò Hela ed alzò un sopracciglio.

«Cognatina? Ma che-Ei  che volete fare? Tu perché hai le forbici? QUALCUNO MI ASCOLTA?!»

In meno di pochi minuti si ritrovò nudo, nella vasca da bagno con due ancelle che lo preparavano. Una gli pettinava e gli spuntava i lunghi capelli corvini, troppo lunghi secondo la dea della morte. L'altra invece gli lavava il corpo, sussurrando qualcosa di incomprensibile,rendendo la sua pelle più luminosa e liscia.

Hela gli aveva detto di non fare storie e di lasciarsi preparare  da loro.
Come se lui non sapesse lavarsi e vestirsi. Ma insomma!

Dopo quel dannato bagno di bellezza, così l'aveva chiamato Hela, si guardò allo specchio.
I capelli ora erano più corti e leggermente mossi,poiché ancora bagnati erano tirati all'indietro, lasciando due ciocche libere.

Si passò una mano sul viso, seccato da quelle tre donne che urlavano fra di loro su come conciarlo.

«Okey. FUORI»

Aprì la porta e le spinse fuori, chiudendo la porta a chiave.

Si toccò la pelle.
Era veramente morbida e liscia.

Scosse la testa,scompigliando i capelli.
Lasciò cadere l'asciugamano a terra  e prese in mano il vestito.
Si infilò i boxer e dopo i pantaloni a sigaretta neri.
Di lato avevano due strisce verdi e oro.
Aderivano perfettamente, mettendo veramente in mostra il suo didietro.
Indossò gli stivali sempre neri, alti quasi al ginocchio, confondendosi con i pantaloni.

Per ultimo sì abbottonò la camicia rivestita con qualche strato in pelle nera.
Il colletto era ricamato con una stoffa dorata,i bottoni gioiello erano in oro.
E i gemelli avevano una punta di verde.
Indossò la giacca e dopo aver posizionato le spille, assomigliante a due serpenti ci attaccò il mantello verde smeraldo, lungo fino alla caviglia.

Prese in mano la maschera e la indossò.

Sembrava un'altra persona in quel modo.

Mancava solo un'ora.
Visto che aveva perso due ore per prepararsi e per non staccare la testa alle tre donne che volevano conciarlo come un clown.