6. Chiacchiere sul ponte

266 29 10
                                    

Le due ragazze camminarono nel piccolo corridoio delle altre stanze e salirono le scale. Finalmente arrivarono al ponte della nave.

Il mare era un po' mosso a causa del vento alto. Sul ponte dell'imbarcazione c'erano alcuni membri dell'equipaggio che non erano interessati a controllare le persone che passavano di lì.
Tina si sedette su una poltroncina lì vicino per sfogliare il libro e Chiara si fermò a guardare il mare alla ringhiera.

"Di che cosa parla quel libro?" chiese Chiara.
"È una guida agli animali fantastici" rispose Tina. La ragazza italiana si sedette sull'altra sedia.
Tina voltò una pagina, dove aveva inserito una foto di Newt un po' di tempo fa. Non si ricordava di averlo fatto e, appena la vide sbucare tra le pagine, richiuse il volume in modo impacciato.

"Chi è lui?" domandò Chiara, dopo aver notato un'espressione di tristezza sul volto della compagna.
"Lui è Newt Scamander. È... un mio amico. È un magizoologo inglese, mi ha accompagnato lui al porto." disse Tina imbarazzata.
"Da come lo hai detto, sembrava più di un amico... Sei sicura di-" provò a chiedere Chiara, ma la donna la interruppe.
"No no! Siamo solo amici. Lo eravamo..." disse un po' triste.
"Perchè hai una sua foto allora?" chiese l'altra curiosa.
"Ehehe, non ti importerebbe" sorrise nervosamente Tina. "È un mio amico, ma provo qualcosa per lui...In ogni caso ora non ci vedremo più."

"Potresti scrivergli delle lettere ogni tanto." propose Chiara.
"Sì, hai ragione. Ma non ho un gufo con cui inviargliele in Europa" sbuffò Tina.
"Conosco una città vicino New York, Hempstead. Lì c'è una grande gufiera dove si possono inviare le lettere con le civette anche molto lontano." disse la ragazza italiana.

"Oppure potrei semplicemente mandargli le lettere 'via pasta' come fanno i no-mag!" esclamò l'americana.
"Tina, si dice via posta, non 'via pasta'," la corresse ridendo Chiara ed anche Tina rise. "Sì, potresti anche inviargliele via posta.".

"Sei già stata a New York?" chiese l'altra poco dopo per cambiare argomento.
"Sì, ho studiato lì per diventare Auror due anni fa. Ma sono anche un'astronoma." rispose la ragazza italiana.
"L'astronomia mi ha sempre incuriosita. Al Vermony non fanno approfondire molto questa materia. Mi dovrai insegnare almeno le costellazioni più comuni." disse Tina e Chiara annuì.

"Credo che la colazione sia già arrivata in camera. Ti va di scendere in cabina?" chiese Tina.
"Sì, credo che ritorneremo spesso qui sul ponte della nave. È molto più bello chiacchierare qui." disse Chiara sorridendo.

Sei tu la mia stellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora