Tina entrò subito nella sua piccola cabina per stare da sola.
Non riusciva a non pensare a ciò che era successo poco prima. Aveva finalmente capito che Newt le voleva bene, ma tutto era stato rovinato da questo stupido viaggio. Se avesse avuto più tempo per spiegare a Newt cosa provava, sarebbe stato tutto più semplice.Poggiò la sua valigia su una piccola scrivania che c'era nella stanzetta e la aprì. All'interno c'erano dei vestiti e alcuni libri; fra questi c'era "Animali fantastici e dove trovarli", il libro che Newt aveva scritto alcuni anni prima. Tina spostò velocemente il libro per nasconderlo dalla sua vista e afferrò dal fondo della valigia una rivista.
Si stese su uno dei due piccoli letti della camera per sfogliare il giornalino e tranquillizzarsi, ma era difficile pensare ad altro in quel momento.Improvvisamente, bussarono alla porta. "Avanti " disse Tina, alzandosi di scatto e poggiando la sua bacchetta sulla scrivania.
La porta si spalancò e fece capolino una ragazza di circa vent'anni dai capelli castani e gli occhi scuri. Indossava una camicetta azzurra, un paio di pantaloni neri e una giacca blu. Aveva in mano una valigia molto ingombrante e pesante.
"Lei è Tina Goldstein?" domandò preoccupata la sconosciuta. "Sì, sono io" rispose Tina.
"Oh, per fortuna. Prima sono entrata in due stanze che non erano mie." disse la ragazza sorridendo e accomodandosi sull'altro lettino."Scusi, ma lei chi è?" chiese Tina.
"Sono Chiara Bell. Sarò la sua compagna di stanza per tutto il viaggio, signorina Goldstein." spiegò la ragazza, tendendo la mano.
"Bhe, piacere di conoscerla, signorina Bell." disse Tina, che strinse la stretta di mano e si sedette in silenzio sul suo lettino. Non si aspettava di avere una compagna di viaggio; non ne aveva mai avuta una.Chiara aprì la sua valigia e, rovistando fra le cianfrusaglie, prese un grande calice dal bagaglio. "Perchè ha portato un calice? Questa ragazza sembra pazza" pensò Tina.
Chiara sfilò dalla tasca della sua giacca una bacchetta e Tina rimase a bocca aperta. "Anche lei è una strega?" domandò Tina e l'altra annuì.
Chiara prese la sua bacchetta e la agitò sul calice che teneva ancora in mano. Fece trasformare magicamente il calice in un gatto nero.
"Wow, non avevo mai visto una trasfigurazione così complicata!" congratulò Tina.
Il gatto nero balzò giù dal letto di Chiara e andò ad accomodarsi sulle gambe di Tina facendo le fusa. "Grazie. Si chiama Astro, è il mio gatto.""Perchè va a New York?" domandò la strega americana.
"Io sono una strega italiana, ma mi hanno affidato un incarico al dipartimento degli Auror al Macusa, a New York" rispose Chiara.
"Anche io devo andare lì per quel motivo. Ci hanno affidato lo stesso caso." disse Tina sorpresa.
"Oh, non avevo letto i nomi dei colleghi. A quanto pare dovremo andare d'accordo." rispose Chiara.Tina si alzò e prese dalla sua valigia il libro di Newt.
"Io vado un po' su a vedere il mare, vuole venire?" chiese Chiara, aprendo la porta della cabina.
"Sì" rispose Tina raggiungendola e portando con sé il libro.
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Sei tu la mia stella
FanficDopo alcuni mesi vissuti a Parigi, Tina è costretta a ripartire per New York e ad abbandonare Newt per investigare su un caso affidatole dal Macusa, che però sembra più impegnativo del previsto. Riusciranno i due maghi a rincontrarsi dopo tutto ques...