▪︎7▪︎

6.5K 459 282
                                    

Non so quante volte mi svegliai quella notte né quante volte corsi in bagno per vomitare i postumi della sbronza.

Eri sempre accanto a me, non sapevo se era per assicurarti che stessi bene o solo per non avere il peso di un morto sulla coscienza.

Forse volevi solo controllare che tenessi fede alla promessa di prima, volevi solo controllare che parlassi con Kirishima no? Già, doveva essere così.
La festa continuò fino alle cinque di mattina, orario in cui mi alzai l'ultima volta per vomitare.

Ogni volta che mi rinchiudevo in quel bagno mi promettevo di non bere mai più.
Coca cola, aranciata e succhi di frutta, le mie bevande si sarebbero ridotte a questo.

Quando tornai dal bagno, eri ancora lì, su quella sedia.
Mi stavo leggermente arrabbiando per tutta quella situazione in realtà ma sapevo bene che non ne avevo ragione.
Ero io nel torto dopotutto e tu mi stavi solo facendo un favore a restare accanto a me.

Eppure, per quanto tu potessi essere accanto a me, ti sentivo distante. Pensavi a Kirishima, era ovvio.
Avevi guardato il telefono ogni quarto d'ora e imprecato a bassa voce ogni volta che non vedevi una nuova notifica.

"Perché sei ancora qui? Sto bene adesso" ti dissi con disinvoltura mentre mi ristendevo sul letto.
Staccasti i tuoi occhi color rubino dal telefono, erano contornati da occhiaie e velati da un sottile strato di tristezza.
"Dormi ancora un po'" mi dicesti semplicemente.

"Bakugou? Come sta Midoriya?"
Aprii lentamente un occhio, non volevo farmi scoprire.
"Penso abbia vomitato tutto circa sei, sette volte. Meglio così, quel coglione impara a non bere più così tanto" dicesti a bassa voce, forse per non svegliarmi.

"E tu, bastardo a metà, che ci fai qua?" Chiedesti, qualcosa non andava nella tua voce.
"Ho pensato che magari avevi bisogno di dormire, forse vuoi tornare a casa o vuoi andare a cercare..."

"Non dire il suo nome, non voglio più sentirlo. L-lui è andato via, si è fidato solo di quello che gli tornava più semplice credere, non mi ha neanche lasciato spiegare. Non voglio più vederlo, è stato un errore pensare che potesse piacermi." Dicesti, la tua voce rotta però, tradiva le tue parole.

Ero completamente dilaniato, oppresso da sentimenti ed emozioni così diverse e contrastanti fra loro.
Non riuscivo ad essere neanche minimamente felice per quello che avevi detto, la tua voce, tu non eri felice.

Non saresti mai stato felice con me, non quanto lo eri con Kirishima.
Non saresti mai riuscito a guardarmi, amarmi come facevi con lui.
Occhi che riflettevano il tuo sorriso non velati da tristezza.

Mi sentii terribilmente male, come non potevo? Tutto era successo per colpa mia, perché avevo dimostrato ancora una volta di essere un debole.

Avevo preferito ubriacarmi e dimenticarmi di come mi facevi sentire per una sera, avevo rovinato l'amicizia con Kirishima e il vostro rapporto.
Come si poteva essere più stupidi?

"Okay, perché non torni a casa? Starò io con Midoriya" disse Todoroki.
Mormorasti un 'tch' e ti alzasti dalla tua sedia cercando di non fare troppi rumore.

Non sentivo i tuoi passi sulla moquette perciò quando tu arrivasti accanto a me e mi mettesti una mano sulla fronte la mia reazione fu quella di fare un piccolo scatto, spaventato.

Fortuna volle che tu non ti accorgesti di niente, avrai pensato forse che lo facevo perché avevo freddo, perché infatti mi tirasti la coperta fino all'altezza del collo.

"Ogni tanto controlla che non abbia la febbre se gli dovesse salire, le medicine sono sul comodino. Io vado" dicesti a Todoroki prima di uscire dalla camera.

"Midoriya, sei sveglio no?"
Aprii piano piano gli occhi puntandoli sul ragazzo che era accanto a me, dove prima c'eri tu.
"Ti senti bene adesso?" Mi chiese, la sua voce era pacata.
"Non penso, mi sento dannatamente in colpa." Dissi tirandomi su a sedere.
Mi guardò per qualche secondo, senza dire niente, alla fine sospirò.

"Capisco" disse portandosi una mano sui suoi capelli.
"Ma alla fine non puoi fartene una colpa, eri ubriaco fradicio. Non avresti ma baciato Bakugou da sobrio no?" Disse.

Mi morsi il labbro e guardai da un'altra parte, non volevo incrociare quel suo così freddo e così tagliente sguardo.
"Midoriya, non dirmi che ti senti in colpa solo perché non ti ricordi di averlo baciato"

Mi morsi ancora di più il labbro, sentivo che mi stava giudicando.
"Allora... allora non lo hai baciato solo perché eri ubriaco ma perché volevi davvero baciarlo?"

Annuì lentamente provando a nascondere la vergogna che provavo.
"Ti rendi conto di quello che hai fatto Midoriya?"
Sospirai, asciugandomi con la manica della maglia le lacrime che avevano preso a scorrere lungo il mio viso.

"Si, me ne rendo conto. Ho combinato un totale disastro, lo so. Ora Kirishima sta male per colpa mia, ho rovinato il rapporto che avevo con lui e non so se riuscirà mai a perdonarmi per questo. Non so se neanche io riuscirò a perdonarmi. Il... il fatto è che non riuscivo più a sopportare tutto questo, vederli felici.

H-ho pensato che se avessi bevuto qualche bicchiere in più non avrebbe fatto male a nessuno, invece mi sbagliavo. È andato tutto storto, non mi ricordo neanche di aver baciato Kacchan. Ho promesso che parlerò con Kirishima non perché voglia davvero vederli insieme ma perché sono stufo di sentire questo dannato senso di colpa che sento da quando mi sono svegliato.

Vederlo triste e arrabbiato con Kirishima mi ha fatto ancora più male sai? E poi vederlo gentile con me, come se tutta questa situazione di merda in cui si è cacciato non fosse solo colpa mia! Non mi posso più sentire così! Non posso e non voglio! preferirei morire piuttosto..."

Le lacrime cadevano silenziose, solo le mie parole riecheggiarono per la stanza colmando, per poco, quell'implacabile silenzio.

I'm falling apart || BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora