Quella lunga giornata a scuola finì, finalmente.
Tornai a casa a testa china, spaventato di vederti passare mano nella mano con Kirishima, non sapendo cosa sarei arrivato a pensare in simili circostanze.Mi limitavo a non staccare gli occhi dall'asfalto, ad ascoltare le canzoni nella mia playlist e a cercare di non pensare a te mentre lo facevo.
Pensavo ai compiti che avrei dovuto fare, pensavo a quanto fosse fredda quella giornata e pensavo all'invito di Todoroki per la sua festa di compleanno.
Ero contento che mi avesse invitato ma allo stesso tempo, speravo non avesse invitato te.
O Kirishima.
Mi fermai in mezzo alla strada, stavo di nuovo pensando a te.
Sospirai, forse non potevo davvero farci niente.Pensai a cosa regalare a Todoroki e, mentre pensavo a lui, pensavo che sarebbe stato meglio per tutti se mi fossi innamorato di lui.
Il punto era proprio questo, mi piaceva essere innamorato di te e non potevo smettere di essere geloso per questo.Perché mi piacevi troppo, Kacchan.
Non potevo smettere di essere geloso solo perché mi convincevo di non essere. Lo ero.
Non volevo immaginarti felice senza di me, perché non lo avrei sopportato.Avevo perso il filo dei pensieri, di nuovo.
Mi ero ritrovato a pensare a te, di nuovo.Mi sarebbe piaciuto sapere che mi amavi, così, solo per sentire cosa si provava. Solo per provare una sensazione diversa dal vuoto che sentivo nel petto.
Arrivai velocemente a casa, lasciandomi sul letto.La stanchezza di quella mattina sembrava essersene andata, come ogni giorno del resto. La mattina successiva sarebbe iniziato di nuovo quello stupido circolo vizioso.
Mi feci forza, alzandomi dal mio comodo e caldo letto, e iniziando a studiare.Il telefono vibrò un paio di volte e, anche se mi ero ripromesso di non toccare il telefono, la mia resistenza durò davvero poco. Aprii la chat con Uraraka visto che non finivano più di arrivare messaggi.
Mi chiedeva di andare insieme al centro commerciale, le serviva un regalo adatto per il compleanno di Todoroki.
Fui ben contento di accettare l'invito e, dimenticandomi completamente dell'equazione che stavo cercando di risolvere, mi alzai.Afferrai un maglione e dei jeans consumati, forse troppo, dall'armadio correndo verso il bagno.
Avevo poco tempo per prepararmi ma decisi comunque di fare una doccia veloce, ritenendo i miei capelli una massa informe e con vita propria.L'acqua scorreva tracciando il filo dei miei pensieri. I capelli attaccati alla fronte mi impedivano la visuale. Per una volta, cercai di non pensare a te ma solo al regalo per Todoroki e, ovviamente, al fatto che stessi facendo nuovamente ritardo.
Mi asciugai i capelli in tutta fretta quasi inciampando sul filo dell'asciugacapelli e rischiando di tirare giù mezzo bagno.
Quindi, lasciando il bagno come un set di un film americano post-appocalittico low cost, mi avviai verso la fermata della metro, sperando che mia madre non entrasse in bagno per tutto il tempo della mia assenza.
La musica scorreva in fretta nelle cuffiette, liberando la mia mente dai rumorosi e fin troppo numerosi pensieri.
La metro era vuota, l'orologio segnale le 16:45.
Sospirai, 15 minuti di ritardo.
Sperai che Uraraka fosse di buon umore quel giorno.
Scesi dalla metro correndo verso l'entrata del centro commerciale.
Vidi Uraraka vicino alla porta scorrevole, avvolta in una sciarpa grigia e coperta, quasi interamente, da uno spesso cappotto che le arrivava a metà coscia, sembrava avere lo sguardo fisso sull'orologio che portava al polso.Anche lei sembrò vedermi, il suo non era uno sguardo arrabbiato anzi. Mi fece un sorriso e scosse la mano per farsi vedere, forse pensava che non l'avessi vista.
Neanche il tempo di camminarle incontro, mi ritrovai a terra.
"Scusami amico! Non ti ho proprio visto... Midoriya? Che ci fai qui?"
Conoscevo quella voce.
Il ragazzo mi tese la sua mano per alzarmi, l'afferrai riluttante.Uraraka corse verso di noi con fare preoccupato.
"Deku! Stai bene?" Mi chiese dolcemente.
Annuì solamente non riuscendo a staccare gli occhi da terra."Uraraka? Anche tu qui? Ehi, aspetta non è che voi due..."
"Kirishima! Che stai dicendo! Siamo qui solo per comprare il regalo a Todoroki" intervenne subito Uraraka, coprendosi con i capelli il rossore delle sue guance."Fantastico, non vi dispiace se mi unisco a voi? Bakugou mi ha dato buca" disse il rosso con un sorriso.
Sentii il mio stomaco contorcersi per la tensione o forse per il senso di colpa?Ancora una volta mi pentivo dei miei pensieri ma non potevo farci davvero nulla, era più forte di me.
"Certo che no, sono davvero negata con i regali, voi due sarete i miei consiglieri personali. Ricordate la regola numero uno, meno costa più bello è. Chiaro?" Disse Uraraka con un sorriso sulle labbra.
Kirishima farfugliò qualcosa come "signorsì signora" mentre io cercavo di non sembravo così tanto colpevole, cercando di non dare spazio alle mie dilanianti emozioni.
"Perfetto! Andiamo?"
Kirishima portò il suo braccio sulle mie spalle, stringendomi a lui, gesto che altro non fece se non aumentare i miei sensi di colpa."Tutto bene Midoriya? So che fare shopping non è il massimo. Consolati così, lo stai facendo per un amico no? Vieni andiamo, Uraraka ci lascia indietro" disse prima di allontanarsi dietro ad Uraraka.
Lo guardai, un misto fra invidia e sensi di colpa mi pervadeva.Quanto avrei voluto soffocare tutto, tutti i miei sentimenti ed emozioni così vergognose per me.
Mi trascinai a passi lenti verso loro, lo sguardo basso.Mi stavano aspettando davanti all'entrata e, scherzosamente, mi dissero di muovermi a raggiungerli.
Camminavamo per i corridoi enormi e affollati del centro commerciale, natale era finito però molte decorazioni erano ancora appese.Rendevano l'atmosfera più calda e accogliente.
Entrammo in un negozio di abbigliamento, l'obbiettivo era solo uno: trovare un regalo per Todoroki."Cosa potrebbe mai volere Todoroki, voglio dire è benestante, può comprarsi tutto ciò che vuole." Disse Uraraka mentre guardava fra un paio di maglioni natalizi in saldo.
Kirishima era concentrato sulla sua ricerca mentre io cercavo di non pensare a niente che non fosse il regalo per Todoroki, cosa che divenne abbastanza difficile quando Uraraka e Kirishima si misero a parlare di te.
Speravo di non sputare nient'altro addosso a qualcuno, feci attenzione a non bere mentre passavo accanto a loro per cercare qualcosa di decente.
"Questo potrebbe piacere a Bakugou, non pensi Uraraka?" Chiese Kirishima mentre guardava il maglione nero che aveva in mano.
Saresti stato davvero bello con quel maglione nero a collo alto, il disegno ricamato sopra era quello di un teschio con un cappello da babbo natale. Un po' vecchio stile ma saresti stato benissimo.
"Decisamente in stile Bakugou, allora è vero quello che dicono eh?" Disse Uraraka facendo l'occhiolino a Kirishima che arrossì immediatamente cercando di nascondere il rossore con le mani.
Un senso di nausea si impossessò di me, stordendomi completamente.
"Ma n-no! Voglio dire... siamo amici, solo amici, capito?" Disse il ragazzo.
"Si certo, ma guardati sei diventato dello stesso colore dei tuoi capelli! Non ci sarebbe niente di male anzi, sembra più calmo con te accanto. Sono dell'idea che non ti dovresti staccare da lui neanche un secondo"Ah Uraraka, ce la stavi mettendo tutto per farmi incazzare eh?
Guardavo i maglioni, ascoltavo, stringevo i pugni e mi maledicevo.Devi essere felice Izuku, devi esserlo, non ti amerà mai.
Strinsi i pugni nelle mani. Si devo essere felice, devo esserlo.
E allora perché continuavo a pensare solo a quanto sarebbe stato bello baciarti adesso, dimenticando tutto il resto?
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I'm falling apart || Bakudeku
Fanfic"Non restarci male, in camera potrai piangere. Non restarci male, sapevi che sarebbe successo. Non restarci male, non potevi pensare che lui ti amasse. Non restarci male, passerà il dolore." - #2 bakudeku 03/05/20