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"Muoviti Deku, mi si gela il culo ad aspettarti"

Alzai gli occhi al cielo leggendo il messaggio che da poco era apparso sul mio telefono.
Aprii la chat e, velocemente, scrissi un messaggio.

"Sai che, scrivendoti, ci metto più tempo a scendere vero? E, comunque, ho quasi finito"
Infilai il telefono in tasca e presi fra le mani le scope e i detersivi che avevo appena finito di usare per pulire la classe, riposi tutto nell'armadio in fondo alla classe prestando particolare cura che nulla cadesse.

Già potevo immaginare l'espressione furiosa del prof Aizawa.
Un brivido mi passò lungo la colonna vertebrale e feci in fretta a chiudere l'armadio.
Afferrai lo zaino e mi precipitai giù per le scale facendo attenzione a non inciampare sugli ultimi gradini.

"Eccomi" dissi una volta uscito.
Ricevetti in risposta solo un sospiro accompagnato da un sorriso appena accennato.
"Tsk, era l'ora. Quanto volevi metterci per pulire una fottuta stanza?" Mi dicesti venendomi vicino.

"Scusa? Se ci tenevi così tanto potevi anche darmi una mano eh" dissi mettendo su un finto broncio.
"Cazzo quanto siamo permalosi oggi eh? Avevo da comprare una cosa, sono arrivato adesso" mi dicesti posandomi una mano fra i capelli e scompigliandomeli un po'.

"Ora andiamo, ne ho abbastanza di questa scuola per oggi"
Strinsi la tua mano con la mia e ti sorrisi.
Iniziammo a camminare giù per la collina della scuola. Marzo ormai era quasi al termine, le giornate si erano allungate e la temperatura si era leggermente alzata rendendo, il freddo invernale, solo un'eco lontana.

"Deku? Mi stai ascoltando?"
Mi risvegliai dai miei pensieri e mi girai di scatto verso di te.
"Eh? Scusa stavo pensando..."
Sospirasti e ti passasti la mano libera fra i capelli biondi.
"Ti ho chiesto se per te andava bene vederci domani sera" mi ripetesti
"Hai qualcosa da fare oggi?" Ti chiesi con fare curioso.

"Be' ecco... stasera il confetto cornuto ha organizzato una stupida uscita con quelle altre comparse che continuano a seguirmi come cani da riporto e quindi pensavo..." dicesti voltando la testa di lato, in modo che non potessi vedere il leggero rossore delle tue guance.
"Di uscire con i tuoi amici?" Dissi punzecchiandoti.

Annuisti leggermente continuando a fissare quel punto così lontano.
Scoppiai in una risata travolgente e ti vidi, anche se un po' offuscato a causa delle lacrime, girarti lentamente verso di me con gli occhi spalancati per lo stupore e le guance arrossate.

Quando finalmente smisi di ridere, mi girai verso di te.
"Scusami Kacchan ma eri troppo buffo" dissi soffocando una risatina.
"E comunque, non hai bisogno di chiedermi il permesso per uscire con i tuoi amici, lo sai." Ti dissi appoggiando una mano sulla tua guancia sentendola particolarmente calda.

"Tsk, andiamo a casa mia, ho voglia di stare con te fino a stasera." Dicesti trascinandomi in avanti, riprendendo  a camminare.
"Va bene Kacchan" ti sussurrai, accarezzando con il pollice il dorso della tua mano.

Riprendesti subito un'andatura lenta e regolare e il rossore sulle tue guance sparì completamente.
Ormai stavamo insieme da due mesi ma sentivo ancora vivide quelle sensazioni che avevo provato quella lontana sera di gennaio.

Ogni volta che ci prendevamo per mano oppure ogni volta che facevi incontrare le tue rosee labbra con le mie, un brivido mi riscuoteva. Tutto sembrava avere un senso mentre ero accanto a te, le tue mani sembravano fatte apposta per essere strette fra le mie come due pezzi combacianti di un puzzle perfetto.

Il mio telefono vibrò leggermente nella tasca anteriore dei miei pantaloni.
Con la mano ancora libera afferrai il cellulare e lessi la notifica che appariva sulla mia schermata home.
"Da quando hai quel fottuto sfondo Deku?" Mi chiedesti guardando la foto che appariva sulla schermata di sblocco.

I'm falling apart || BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora