▪︎10▪︎

6.2K 400 297
                                    

Ero lì, completamente immobile.
Impietrito davanti all'ombra sbiadita del ragazzo che avevo distrutto.
Che aveva sofferto per i miei sbagli.
Le sue parole mi ronzavano in testa riempiendo il silenzio della camera buia.

"Kirishima..." il mio sussurro mi apparve come un urlo, sussultò leggermente.
Deglutì rumorosamente, una fitta rete di pensieri si impossessava della mia mente.

Kirishima si alzò davanti a me, tremante. Appena mossi un passo verso di lui, subito si scansò, come se avesse paura che potessi ferirlo ulteriormente.
"Devi ascoltarmi Kirishima... sono qui per te..." dissi muovendomi verso il ragazzo.

"No! No! Non è vero, mi stai mentendo. Mi avete mentito per tutto questo tempo..." disse spingendosi sempre di più verso il muro della sua cameretta buia.
"Non mi hai forse detto che volevi ti aiutassi? Sono qui per farlo..." dissi respirando a fatica.

"Bugiardo! Sei uno sporco traditore! Lui... lui mi ha detto cose orribili e la colpa è tua... sono sicuro che sia tua" rispose mentre le sue mani si attrocigliavano contro la stoffa morbida delle tende.

Rimasi interdetto un attimo non capendo cosa volesse dirmi, ero confuso, frastornato e incredibilmente colpevole.

"So di aver fatto un sacco di casini Kirishima... ho combinato un disastro ed è giusto che io ne subisca le conseguenze ma non posso più sopportare di sentire questo peso sul petto. Io aiuterò te a farti stare meglio e spero che tu farai lo stesso con me, perdonandomi." Dissi avvicinandomi sempre di più al ragazzo.

Quando arrivai abbastanza vicino da poter vedere il suo viso, lo vidi in lacrime.
Il labbro era tremolante e il respiro spezzato.

Gli presi le mani fra le mie, sorridendo debolmente.
Erano ricoperte da piccoli tagli e lividi così come le sue braccia parzialmente coperte da una felpa rossa e nera.

Non volevo immaginare il motivo di tutti quei tagli e lividi e mi concentrai sul suo viso, per non sentirmi ulteriormente colpevole forse.
Con il pollice asciugai le sue lacrime dalle guance scarne e lo vidi mentre mi rivolgeva un piccolo sorriso.

"Kirishima... ero ubriaco al compleanno di Todoroki solo per questo ho baciato Kacchan devi credermi..." dissi guardando il rosso negli occhi per far in modo che cogliesse la sincerità nei miei occhi.

"Io... forse lui mi piace ma non avevo intenzione di baciarlo, lui ha scelto te. Lui è felice con te e io sono felice per te e per lui... ti prego"
'Bugiardo, sei solo un maledetto bugiardo' mi diceva una vocina nella testa mentre pornunciavo quelle parole così dolorose e faticose per me.

L'invidia e la gelosia dei giorni precedenti non era sparita, anzi, con il tempo facevo sempre più caso a quei piccoli dettagli che prima non notavo ma che, adesso, erano diventati maledettamente fastidiosi per me.

Notavo ogni messaggio, sguardo al telefono e occhi assenti e faceva male.

Sentivo che quella sensazione stava lentamente consumando ogni cosa positiva che c'era in me facendo rimanere solo il mio lato peggiore.
Lato che cercavo sempre di nascondere con un sorriso tirato o con una risata forzata.
Sebbene mi sentissi male, una piccola parte di me era felice di ciò che stava passando Kirishima, era contenta di aver baciato Kacchan ed era dispiaciuta di non averlo baciato una seconda volta davanti alla porta di casa.
Quella piccola parte, mi terrorizzava peggio di ogni altra cosa.
Il pensiero che qualcuno avesse potuto scoprire ciò che pensavo realmente mi paralizzava completamente.

"Allora, cosa ti ha detto Kacchan?" Dissi nella maniera più cauta possibile quando vidi Kirishima calmarsi leggermente.

Il ragazzo mi fissò con occhi pieni di tristezza ma non potevo far altro se non invitarlo a raccontarmi tutto.
Dopo vari singhiozzi e sospiri, Kirishima mi guardò intensamente, prese un bel respiro e iniziò a parlare.
Parlava lentamente, ingarbugliando le parole e i pensieri.

"Quella sera Bakugou è venuto a trovarmi. Pensavo che, be' pensavo che si volesse scusare o... non so che pensavo. L'ho fatto entrare, Kaminari era ancora in casa mia, mi aveva seguito subito.
Kaminari ha deciso di andarsene per permetterci di parlare con calma e, anche se non volevo che ne se andasse  non ho potuto fare altro che salutarlo.
Quando siamo... siamo rimasti soli, Bakugou è completamente impazzito. Ha iniziato a urlarmi contro.
Io non capivo cosa stesse succedendo, insomma ero io quello che doveva essere arrabbiato con lui no?" Disse interrompendosi e guardandomi.
Annuì velocemente.

"Be' l'ho detto e lui mi ha urlato che non era vero, che era colpa mia. Diceva che non gli avevo dato il tempo di spiegare e allora io l'ho invitato a farlo. Mi ha guardato con occhi iniettati di sangue, ha messo a soqquadro un po' tutto e poi è andato via urlando che ero stato solo un errore per lui e che, se avesse saputo prima del mio carattere di merda, avrebbe fatto meglio a scoparmi un paio di volte visto che, per lui, posso essere bravo solo in quello."

Ci fu silenzio per un paio di secondi.
Avevo bisogno di tempo per riprendermi da ciò che avevo appena sentito e la mia faccia rispecchiava io mio senso di puro sconvolgimento che provavo.

Le informazioni in mio possesso mi rendevano incredibilmente triste.
Come mi sarei dovuto sentire in un momento del genere? Sapendo che tutto ciò era colpa mia? E, cosa peggiore, che non sapevo come risolvere le cose?

Eri riuscito a rendere vano ogni mio tentativo, distruggendo un ragazzo già distrutto a causa della tua ira.
Perché, quella piccola e vergognosa parte di me, era felice di ciò che aveva scoperto?

Mi sentivo sporco, sporco di quella sporcizia che ti macchia dentro, che ti rende irriconoscibile.
Guardavo l'ombra sbiadita che un tempo era Kirishima.
Un ragazzo solare, aperto e conviviale, che avevo invidiato così tanto e così tante volte.

Vedevo i suoi occhi spegnersi, il suo corpo mutare, la sua psiche rompersi e lui essere schiacciato dal dolore.
Assistivo inerme alla sua trasformazione, incapace di far altro se non peggiorare le cose.

Eppure c'era sempre quella piccola parte di me che gioiva e sentivo che quella piccola parte consumava anche me, mi rendeva cattivo, ma non potevo farne a meno.

Ero contento per quello che succedeva a Kirishima, ero contento che, per una volta, quello a soffrire non fossi io.
Guardai il ragazzo, i suoi occhi si spegnevano a poco a poco, diventava nullo, appassito.

-----
Ehi yoo thx per le visualizzazioniiii.
Cosa ne pensate?
See yaa

I'm falling apart || BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora