Quel giorno decisi di tornare a casa da solo sebbene sapessi che cinque minuti dopo avresti suonato alla mia porta e chiesto, giustamente, spiegazioni.
Ti avevo ignorato tutto il giorno e non ti avevo neanche aspettato fuori scuola come mi avevi chiesto per messaggio.Non facevo altro che pensare alla conversazione con Uraraka, a te, a Kirishima. I pensieri vagavano per la testa, si distorcevano, si facevano rumorosi, insopportabili.
Avrei tanto voluto morire in quel momento, che una macchina passasse in quel momento, liberandomi di ogni problema e preoccupazione.Scossi la testa aprendo la porta di casa e sgusciando dentro il più velocemente possibile.
Una volta dentro chiusi la porta a chiave alle mie spalle, non si sa mai, e mi diressi verso camera mia a grandi passi.Tirai il piumone fin sopra le orecchie cercando di riposare almeno un po'.
Non so di preciso che ore fossero quando mi svegliai, so solo che le mie speranze di dimenticare tutto dormendo erano state tutte vane, ritrovandomi, per l'appunto, con un mal di testa dilaniante.I colpi alla porta d'ingresso erano decisi e forti e, solo dopo aver contemplato il nulla per più di due minuti, mi resi conto che probabilmente avresti anche sfondato la porta per entrare.
Mi alzai in fretta, correndo verso la porta.La aprì lentamente e tu entrasti subito in casa, come se fossi spaventato dal fatto che avrei potuto chiudere di nuovo la porta.
Girai lo sguardo e ti vidi in piedi, con un'espressione indecifrabile sul volto, la fronte era madida di sudore e il tuo odore di caramello si diffondeva per la casa."Kacchan... posso spiegarti" dissi chiudendo la porta.
"E allora spiega avanti! Hai idea di quante fottute volte ti abbia chiamato?! Ti ho cercato ovunque! Pensavo ti fosse successo qualcosa! Quindi adesso proprio muoio dalla voglia di sentire questa cazzo di spiegazione!" Mi dicesti, o meglio, mi urlasti."Non lo so... non so cosa mi sia preso... non mi sentivo bene" dissi cercando di non guardarti.
Sentivo il tuo sguardo bruciare sulla pelle facendomi sentire sbagliato.
"Va bene... Ho capito... senti, che ne dici, vieni a casa mia ora? Scommetto che non hai mangiato niente" mi dicesti dopo un lungo sospiro.Alzai gli occhi che sentivo riempirsi a poco a poco di lacrime.
"Ma... non sei arrabbiato?" Ti chiesi con la voce rotta.
"Oh sì, non immagini quanto. Hai fatto saltare la serata Just Dance. Questa non te la perdono" mi dicesti prima di scoppiare a ridere.Facesti un passo verso di me, asciugandomi le lacrime che mi rigavano il viso.
"Su, vai a cambiarti. Ti aspetto qui" mi dicesti prima di darmi un bacio a fior di labbra. Ti sorrisi timidamente prima di girarmi e sfrecciare verso camera mia lasciandoti in piedi davanti al tavolo della cucina.Afferrai al volo una felpa e dei jeans e corsi in bagno per cambiarmi dell'uniforme che ancora indossavo.
Uscito dal bagno, ti trovai a sedere al tavolo mentre armeggiavi con il telefono."Ma... quella felpa è mia?" Mi chiedesti guardandomi con un ghigno sulle labbra.
"No, questa felpa era tua." Dissi ghignando di rimando.
Alzasti le mani in segno di resa, ridendo leggermente.
"Ho capito, non avrò mai più quella felpa" farfugliasti alzandoti.
"Esatto" dissi avvicinandomi e baciandoti."Allora, mio signore, la posso scortare fino alla mia umile dimora?" Mi dicesti facendo un leggero inchino.
Alzai gli occhi al cielo, sbuffando rumorosamente.
"Kacchan! Ti ho già detto di smetterla con questa storia" dissi, non riuscendo a smettere di ridere.
"Okay okay, ora andiamo, muovi quel bel culo che ti ritrovi!" Dicesti uscendo dalla porta e facendomi l'occhiolino."Ti ho detto di smetterla anche con questa storia!" Ti urlai dietro mentre chiudevo a chiave la porta di casa e ti raggiungevo in fondo alle scale.
Arrivati a casa tua, dopo neanche dieci passi, ti vidi andare in cucina per preparare qualcosa da mangiare mentre io mi sedevo sul tuo comodo divano.
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I'm falling apart || Bakudeku
Fanfiction"Non restarci male, in camera potrai piangere. Non restarci male, sapevi che sarebbe successo. Non restarci male, non potevi pensare che lui ti amasse. Non restarci male, passerà il dolore." - #2 bakudeku 03/05/20