Chapter 7

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" Rosette ho fatto qualcosa di sbagliato ?"- mi chiese Harold.

Avevamo mangiato una cosa veloce e poi avevamo fatto un giro per i negozi, ma anche se il mio corpo stava sulla terra, la mia testa stava tutt'altra parte... Quando ho scoperto che Harold non è sincero con me al 100% mi sono chiesta se devo essere anch'io così.

" Niente "- risposi senza guardarlo

"ma..."

"Harold non hai fatto niente, credimi "- dissi facendo un sorriso tirato, perchè deve essere sempre così difficile ?!

"Ok, ti credo"- disse sorridendo.

Mi dispiace Harold, ma adesso non mi incanti più.

Quando stavamo tornando a casa si fece sera e l'aria era ancora più fredda facendomi tremare dal freddo.
"Hai freddo ?"- disse all'improvviso Harold.
"N-No"- dissi guardando fuori alla finestra dell'auto.
Non parlammo per un poco e io sentivo sempre ancora più freddo, forse Harold lo aveva notato, ma non fece niente e non mi guardava nemmeno.
La giornata non poteva essere più divertente di così, credetemi.
"Ho un maglione... dietro se ci arrivi lo puoi indossare"
"No, grazie"
"Rosette non vorrei che si prendesse un raffreddore per colpa mia"- ah si siamo tornati al lei ?
"Non si preoccupi per me, anche se mi prendessi un raffreddore non andrei mai da mia zia a fare reclamo".
"Non mi interessa ciò che pensa vostra zia..."
"Ah si ? "- dissi con tono sarcastico.
"Certo, non sono quel tipo di persona"- continuò.
"Mmh"- dissi distogliendo lo sguardo da lui, non mi ero neanche accorta che mi stavo avvicinando sempre di più e avevo gli occhi spalancati dalla rabbia,e sprofondai ancora di più nel sedile comodo per cercare più calore possibile e prima che mi accorgessi mi addormentai tramando dal freddo.
Mi svegliai non so dopo quanto tempo, ma stavamo ancora in macchina, questa volta però non sentivo più freddo. Ancora insonnolita sentii qualcosa toccarmi la pelle... Un maglione ?
Forse era quello che mi diceva Harold di mettermi prima, infatti sentivo il suo profumo... sapeva di menta o qualcosa del genere, questo odore già l'ho sentito prima, ma non mi ricordo dove..
Chiusi di nuovo gli occhi e mi addormentai, non mi ero nemmeno girata, quando mi ero svegliata, verso Harold, ma ero sicura che lui si era accorto che invece io mi ero svegliata.
.
.
.
"Rosette ? Rosette ? Sei sveglia ?"- disse una voce familiare.
"Zia ?"
"Ah finalmente ti sei svegliata piccola"
"Cosa è successo ?"- dissi un po confusa.
"Non ti eri svegliata e la sveglia stava suonando da un bel po' così ho deciso di svegliarti personalmente"- disse sorridendomi.
"Mmh, si ...che ore sono ?"
"Le 10:30"
" Cosa ?! Così tardi ?"
"Si, adesso però devo andare, ah il tuo telefono ha squillato un paio di volte"
"Chi era ?"
"Non lo so, ho letto Deb, mi pare..."
"Ah Dio, Deb, mi sono scordata di richiamarla"- mi alzai di scatto spalancando gli occhi.
"Allora chiedile di uscire per perdonati"- disse dandomi un bacio sulla guancia.
Era stato così veloce che non mi ero neanche accorta che mia zia mi stava trattando come se fossi sua figlia.
"Zia ?"
"Si ?"
"Grazie"

~ ritorno al presente ~

"Ah ora ho capito perché mi hai invitato ad uscire di domenica"
"In tutto quello che ti ho detto ha capito solo questo ?"- dissi cercando di non riderle in faccia e spaccargli la testa.
"No scema... Harold, il tuo cameriere, si comporta in un modo molto strano e tua zia è molto dolce, quanto anni ha scusa ?"
"Non lo so, 30 ?, ma forse anche di meno"
"Capito..."
"C'è qualcosa che non va ?"-chiesi.
"No e che sembra tutto perfetto, fin troppo"
"Che intendi ?"- chiesi guardandola con un sopracciglio alzato.
"Non lo so, ma forse sta per succedere qualcosa.... aaaaah Rose non so che dirti"- disse mettendosi le mani sulla faccia.
"Capito..."- dissi guardando fuori alla vetrina del bar in cui ci trovavamo.
Vidi una cosa piccolissima macchia nera muoversi velocemente per le strade, ma non riuscivo a capire che cos'era...
"Rosette mi stai ascoltando ?"
"Deborah scusa, che cose quella roba ?"- dissi indicando quel punto nero.
"Mmh, io non vedo niente"
"No, guarda là..."
" Aspetta! adesso lo vedo anche io... un topo ?"
"No, non è un topo"- dissi alzandomi e mi diressi all'uscita.
"Dove vai ?!"
"Vado a vedere che cos'era"
"Asp-" - non riuscii a sentire più niente perché avevo chiuso la porta del bar e mi stavo dirigendo verso la strada e finalmente riuscii a vedere che cos'era quel punto nero... anzi grigia.
"Ma... Un gattino ?"
Una macchina stava per passare e il gattino non si muoveva. Tutto successe in un attimo, le mie gambe si sono mosse da sole e sono corsa verso io gattino e lo presi in braccio e mi fermai pronta a ricevere l'impatto della macchina, ma non successe niente. Mi sentii presa di peso e mi ritrovai a terra con in braccio ancora il gatto. Mi sentii un po' frastornata, ma stavo bene. Aprii piano piano gli occhi e mi accorsi che qualcuno mi aveva spinto verso l'altra parte della strana e questo qualcuno mi stava tenendo forte facendomi quasi soffocare.
Quando questo ' qualcuno ' si alzò riuscii a vederlo e mi fece smettere di respirare.
"H-Harold ?!"
"Ma sei impazzita cazzo ?!"- disse arrabbiato Harold... aspetta aveva appena detto cazzo ?!
"M-Ma..."- si alzò da sopra di me e se è stava quasi andando.
"Harold !"- urlai e lui si girò verso di me, ma mi accorsi di una cosa.
Non aveva i capelli lisci neri, ma aveva i capelli ricci marroni.
"Tu chi sei ?"
"Io ? Sono Harry"- disse per poi andandosene.
Harry ...
Dove l'ho sentito già questo nome ?
"LEVATI DALLA STRADA RAGAZZINA !"- urlò una persona mentre stava in macchina e io mi tolsi andando dal marciapiede.
Avevo ancora il gattino che avevo in braccio stava tremando e dandogli un'occhiata migliore era ferito e mal nutrito.
"Rosette, ma sei impazzita"- disse Deborah per poi abbracciarmi.
"D-Deb... ma cosa ?"
"Potevi morire lo capisci ? Per fortuna quel ragazzo ti ha salvato ..."
" Io.."
"Che cosa hai in braccio ?! Un gatto ?! Oddio"
"C'è un veterinario qui vicino ?"- chiesi.
"Mmh, si ci dovrebbe stare uno qui vicino..."
"Dove ?!"
"Credo verso destra ... Aspetta Rose! dove stai andando?"
"Al veterinario!"- dissi correndo verso la direzione che mi aveva indicato la mia amica.

Arrivata finalmente chiesi immediatamente dove stava il veterinario.
"S-Scusatemi il veterinario dove si trova ?"
"Sono io"- disse una voce maschile alle mie spalle e vidi un ragazzo, più o meno più grande di me che mi sorrideva cordialmente.
"Mi scusi, ho trovato questo gattino per la strada e..."
"Un trovatello ? uh fatemi vedere"- disse prendendolo in braccio.
" Non sono il vero veterinario qui, ma sono il figlio. Mio padre sta visitando un cane questo momento e non lo posso interromperlo, ma lo posso visitare io se non le dispiace"- disse sorridendomi.
"No no, non vi preoccupate"- dissi arrossendo per poi concentrandomi sul gattino.
"Mmh, è ridotto veramente male... Credo che non mangia da una vita ed è nato prematuro"
"Capisco...allora non si può far niente per salvarlo ?"- dissi in tono triste.
"Non ho detto questo, per fortuna lo avete preso in tempo, se stava ancora qualche giorno per la strada molto probabilmente sarebbe morto di fame o investito"- quando il veterinario disse le ultime parole mi vennero i brividi.
"Adesso lo porteremo in un canile e così ..."
"Canile ?! dove stanno i cani ?!"
"Ma c'è un reparto anche dedicato ai gatti, adesso che lo avete portato da me le assicuro che andrà sano e salvo dal canile, adesso ve ne potete anche andare..."
"Ah... ok.."- feci qualche passo in dietro, ma mi venne un' idea brillante, se si può dire così ..
"Posso tenerlo io"- dissi con tono insicuro.
"Sicura ?"
"Si... credo di si"
"Mmh"-disse squadrandomi.
Il veterinario era un uomo molto bello, alto e muscoloso, sorriso contagioso e occhi marroni penetranti e potevo notare qualche tatuaggio qua e la.
"Si, mi sembrate una ragazza seria e responsabile"- mi sorrise.
"Oh -arrossii per il complimento - Grazie..."
"Le posso chiedere il vostro nome gentilmente ?"- mi chiese.
" Rosette Christopher, ma per gli amici mi chiamo Rose"
"Io mi chiamo Liam Payne è un piacere averti conosciuta Rose"- disse sorridendo dolcemente. In questo momento mi sento come se fossi un budino di cioccolato fuso.
"Posso tornare qui per controllare che il gattino stia bene ?"
"Anzi, farebbe una cosa giusta, diamoci un appuntamento ogni domenica se non ti dispiace così potete portare a casa il gatto"
"Certo"- dissi sorridendo di rimando.
Presi il gattino in mano, credo che si sia abituato a me visto che non trema più e si è addormentato e me ne andai.
Guardo l'orario sul cellulare e vedo che si era fatto l'ora di pranzo, ora come lo dirò a mia zia ?
Spero tanto che me lo lascia tenere.

Spazio a me

Ok ragazze scusatemi ma qualcuno vorrebbe entrare dentro ad un GDR ? Se si contattatemi tramite messaggio privato

Stalker|| Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora