" Deb ?"
"Oh mio Dio, Rosette dove sei finita ?!"
"Sto fuori al veterinario, ehm mi vieni a prendere ?"
"Sei fortunata che sto in macchina in questo momento e che io stia proprio vicino, mi hai lasciato senza una motivazione adatta perciò preparati a subire la mia collera"- mi sgridò per poi attaccarmi in faccia.
Oh è arrabbiata...
Il gattino miagolò e mi guardò facendomi sorridere.
"Ehi"- dissi accarezzandolo.Aspettai per un po' che Deborah mi venisse a prendere battendo il piede a terra e giocando con il gattino, credo che alcune persone mi stavano prendendo per pazza, ma non mi importava. Forse perché un po' pazza lo sono.
"Rosette !"- mi urlò la mia amica davanti a me con la macchina.
Salii in macchina e per poco non mi picchiava a sangue.
"Dove è il gattino ?"
"Lo tengo in braccio dissi facendogli vedere il gattino"
"Oh mio Dio, è bellissimo"
"Lo so"- dissi poi vidi che il gattino si stava strusciando sul mio maglione come se si stesse preparando ad andare a dormire.
"Ora ti accompagno a casa"
"Si grazie"- la ringraziai e lei mi sorrise.
Tornai a casa sana e salva per fortuna e baciai la guancia di Deb e me ne andai in casa.
"C'è qualcuno ?"- ma nessuno mi rispose.
"Harold ?"- niente solo silenzio.
Che strano...
Andai in camera mia e misi il gattino su un cuscino accarezzandolo, alla fine si era addormentato e andai a farmi una bel bagno con tanto di schiuma e musica classica.
Quando mi immersi nella vasca tutta la tensione che si era accumulata quella mattina sparì lasciando soltanto il nulla.
Chiusi gli occhi e mentre sentivo le note che mi trasportavano in un mondo parallelo, mi venne in mente il momento esatto in cui la macchina mi stava per prendere in pieno e mi alzai di soprassalto e respirai affannosamente.
"Cazzo le pillole.."- dissi assimando.
Uscii di fretta e furia dalla vasca e aprii tutti i cassetti del bagno per trovare le pillole e buttai a terra tutte le cose che mi intracciarono.
"Cazzo, cazzo, Cazzo ! porca puttana.."- dissi per poi aprire l'ultimo cassetto per poi trovarle e presi una qualsiasi e la ingoiai rischiando anche di affogarmi. Quando il mio respiro stava ritornando normale mi sdraiai a terra. La mia pelle calda toccò il pavimento freddo facendomi rabbrividire. Ero stanca, non riuscivo a muovermi. Mi alzai con fatica aggrappandomi a qualsiasi cosa, non riuscivo a capire nemmeno cosa, forse il lavandino o semplicemente al porta asciugamani e guardai a terra.
Spazzole, bagnoschiuma nuovi, spazzolini, dentifrici, asciugamani, pinzette e altre cose inutili giacevano a terra.
Quel caos lo avevo creato io in pochi secondi. Iniziai a sistemare tutto e asciugando anche l'acqua che era caduta. Nel frattempo i miei capelli si asciugarono e visto che non me li avevo piastrati e nemmeno acconciati con la spazzola e il fon, erano diventi ricci e ribelli, non mi interessava nemmeno che il giorno dopo sarebbero diventati peggio di adesso, ma in questo momento pensavo soltanto di mettere tutto a posto e sdraiarmi sul letto.
Finito tutto mi sdraiai sul letto e presi il mio cellulare. Erano soltanto le 16:30 e io stavo crollando dal sonno, non avevo neanche mangiato e la mia malattia stava peggiorando a vista d'occhio. Forse dovrei accettare come mio psicologo il signor Malik, ma non ero tanto sicura. Sicuramente adesso lo pensavo perché ero soltanto stanca e la mia menta era annebbiata perciò chiusi gli occhi e mi addormentai.----------------------------------
In quel momento nella casa di Lucinda non si trovava nessuno a parte due persone.
Rosette stava beatamente dormendo e non sognava, non sognava quasi mai e se lo faceva sognava soltanto i suoi genitori durante l'incidente, anche se non si può definire un sogno, oppure sognava un paio di occhi verdi che la fissavano con interesse.
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Stalker|| Harry Styles
FanfictionSapete quella strana sensazione che fa venire la pelle d'oca, ma alla fine è solo frutto della vostra immaginazione ? Beh a me capita più spesso di quanto immaginate. Vi siete mai sentire osservate, ma quando vi giravate non c'era nessuno ed avete p...