capitolo 23

300 15 3
                                    

Raggiungo la mia stanza d'hotel quasi zoppicando. Trascino nel lungo corridoio il mio borsone nero, che nonostante pesi nemmeno 2 kg, fatico a trasportarlo.

Dopo l'estenuante viaggio, la stanchezza ha preso il sopravvento.

Infatti non appena raggiungo il mio letto crollo in un sonno profondo.

~~~
09:30

I raggi del sole penetrano dall'enorme vetrata davanti al letto.

Il ticchettio proveniente dal dispositivo sopra al mio comodino mi risveglia dall'incantevole sonno.

Ah, che goduria farsi un bel pisolino dopo una lunga e faticosa gita a Hollywood.

La mia mente ricapta tutto ciò che è avvenuto ieri sera in viaggio.

Mi ripeto le parole che mi ha detto Noen prima del disastro.

FLASHBACK:

"Vedi è difficile scegliere fra due persone che sono di fondamentale importanza nella mia vita, ma credo che salverei te."

Mi risponde subito dopo avergli domandato se salverebbe me o Abby da un possibile naufragio.

La risposta che mi ha dato mi ha leggermente colpita, ero certa che non sarebbe riuscito a darmi una risposta "sicura".

E invece no.

Un "leggero" sorriso si fa strada sul suo viso che rivela un misto di felicità e incertezza. Avrà rimuginato molto su quale risposta dare?

Nonostante sia buio all'inetrno del pullman i suoi occhi azzurri brillano nell'oscurità.

Vorrei provare ad osservare il mondo con i suoi occhi.

Sarà diverso da come lo vedo io? Credo di si. Ognuno di noi vede le cose a modo proprio, perché anche se non ci sembra ogni volta che osserviamo qualcosa il nostro cervello a sua volta "rilascia" un opinione soggettiva. Decide se ricordarsi del paesaggio o no e decide se quella cosa gli piace o meno.

Il momento silenzio viene spezzato da un frastuono.

Il pullman si ferma in mezzo alla strada e senza nemmeno accrogercene un auto finisce quasi per sbatterci contro.

"Ragazzi, ragazzi attenzione. Non vi preoccupate, mantenete la calma." Pronuncia James alzandosi dal sedile poco distante da quello dell'autista.

Il vociare dei miei compagni si fa sempre più forte.

"Che è successo?" Grida Hunter dall'altra parte del pullman.

"Il motore, c'è un piccolo problema da risolvere, ora chiameremo qualcuno e vedremo di risolvere la situazione, voi rimanete ai vostri posti e state tranquilli. Non è successo niente."
Divulga ad alta voce James, riuscendo a mantenere la calma.

A me sinceramente non importa.

Non mi dispiace stare in questo pullman.

Intanto l'autista compie svariate manovre per cercare di portare il pullman nella corsia di sicurezza, dopo aver attivato le quattro frecce.

Ho già assistito una volta ad una situazione del genere.

Per cui non c'è troppo da preoccuparsi.

Poggio il capo sul finestrino e riattivo la mia playlist di Billie Eilish.

Ormai ascolto solo lei.

Sto ascoltando "ocean eyes" e intanto si riaffiorano, nella mia mente, i ricordi del concerto avvenuto poche ore fa.

FINE FLASHBACK:

Mi alzo dal letto e mi dirgo in bagno, mi lavo e mi vesto.

Pesco dall'armadio un paio di pantaloncini modello mom, in vellutino color marroncino e metto una magliettina a maniche corte, aderente, bianca, con raffigurato un drago rosso, che ho acquistato da Bershka.

Ai piedi porto le vans platform, come al solito.

Completo l'outfit con un paio di occhiali da sole, fa davvero caldo oggi.

Raccolgo i capelli in una coda alta e scendo a far colazione.

~~~

Raggiungo rapidamente il luogo in cui ci ha detto di trovarci James.

Ci siamo dati tutti quanti appuntamento  all' Evrglades Safari Park, già il nome mi incuriosisce moltissimo.

Lo raggiungo con Cheryl guidate dalla voce metallica dall'assistente di Google maps.

Questa volta James non ci ha fatto vivere l'avventura al massimo, perché non ci ha dato nessuna mappa o qualcosa del genere, ci ha fatto semplicemente arrangiare.

Raggiungiamo il parco tutte affannate a causa del calore, lo sapevo che non dovevo mettere questo outfit.

Il tessuto dei pantaloncini è particolarmente caldo e la maglietta adrente è leggermente soffocante. Anche se l'outfit è uno dei miei preferiti poiché i pantaloncini mom slanciano il mio fisico abbronzato. Finalmente, la mia pelle è di un color dorato e non rosato come sempre.

Vorrei essere nata "abbronzata", ma non si può avere tutto dalla vita.

Introno a James è radunato l'intero gruppo e lui ci rivolge un occhiata savera.

Deduco di essere arrivata in ritardo.

"Scusi per il ritardo" ammetto anche se non sono sicura della mia colpa dato che non ho controllato l'ora.

"Vabbè, non vi biasimo ragazze. Alla fine ieri sera siamo tornati tardi, è comprensibile." Lo sguardo severo di James si addolcisce.

"Ma ora bando alle ciance, ciancio alle bande e iniziamo!" Proclama il nostro tutor.

"Oggi dovrete scoprire che verso fa un alligatore..."

Il mio gruppo si scambia occhiate incredule, mentre a me l'idea non dispiace. Finalmente scopriremo la risposta al famigerato mistero.

"Ed inoltre, non ho finito...dovrete dargli da mangiare, ma tranquilli ci sono dei tutor."

Wow! Che figata.

Gli alligatori sono animali così misteriosi, adoro tutto ciò.

"Ora vi spiegherò brevemente di che cosa si occupa questo parco" continua James.

"Si tratta di un parco naturalistico, come potete vedere il paesaggio è meraviglioso, le acque verdastri che ricoprono il territorio ospitano gli alligatori, ma tranquilli non li disturberemo. Utilizzeremo anche un idroscivolante per fare un giro nel parco ed assisteremo ad uno show di alligatori dove i tutor vi mostreranno come darete loro da mangiare. Bene, ma essendo una competizione e dovendo nominare un vincitore dovrete cercare di ricreare, nella maniera più affine, il verso del coccodrillo attraverso degli strumenti non musicali, come ad esempio una penna."

Sembra molto interessante.

Dopo una rapida escursione, raggiungiamo una struttura all'interno del parco dove ci mostrano come dar da mangiare agli alligatori. È un'azione molto interessante, ma molto pericolosa per cui abbiamo preso delle precauzioni.

Mi avvicno all'alligatore e gli porgo una sorta di crocchette. Solitamente gli alligatori si cibano di carne, ma in questo caso non potevamo portar loro dei molluschi o una zebra appena cacciata.

"Ci sai fare con gli animali" una voce riconoscibile fra mille mi interrompe.

"Io sono brava in tutto, te l'ho già detto" gli ripeto.

"Va bene Kate, ma ora ci dobbiamo dare da fare".

𝑶𝒄𝒆𝒂𝒏 𝑬𝒚𝒆𝒔 ~ 𝐍𝐨𝐞𝐧 𝐄𝐮𝐛𝐚𝐧𝐤𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora