capitolo 25

214 13 0
                                    

Continuiamo a percorre il sentiero sabbioso, nessuno fiata.
Vorrei dire qualcosa ma sinceramente non saprei cosa dire.
Mi vengono in mente frasi ridicole, per cui preferisco stare zitta.

Finalmente arriviamo alla fine di questo lungo sentiero sabbioso, ci sono diversi cespugli, una sorta di siepe "folta" a sbarrarci la strada.

Si riescono ad intravedere le onde sel mare, ok siamo arrivati.

Con un po' di forza cerchiamo di superare la siepe, spingendo di qua e di là ma riusciamo finalmente ad arrivare in spiaggia.

Una brezza leggera mi scompiglia i capelli facendomi sentire viva.

Assurdo, saremmo rimasti intrappolati, persi, a seguire quello stupido sentiero per più di un'ora: la festa sarà già iniziata.

Essendo astemia, non so berrò in questa festa, spero solo che abbiano del thè o almeno della semplice acqua.

Iniziamo ad incamminarci verso una grandissima dimora affacciata sul mare.

È una villa tutta bianca, con due grandi colonne che la sorreggono, anzi credo servino da decoro.

C'è un cancello che blocca l'entrata, anzi mi correggo c'è una staccionata tinteggiata di bianco.

Intravedo già la piscina che si trova nel giardino anteriore, è illuminata da molti led colorati.

È stato tutto "decorato" alla perfezione.

Mi sorge una domanda però:

"Ma la festa non era in spiaggia?" Chiedo a Noen rompendo il silenzio.

"Mh, si più o meno. Nel senso è una festa in spiaggia, solo che si fa in casa. Vicino ad una spiaggia." Risponde.

Ok quello che dice non ha senso, menomale che non mi sono presentata in costume e pareo.

Vabbè, vedremo.

Ci aprono la staccionata ed entriamo all'interno di questa villa.

Subito si apre uno scenario a me ben noto, grazie agli innumerevoli film da collegiali ribelli che ho visto: puzza di fumo, bottigliette di vetro, contenenti alcolici e superalcolici, mezze vuote a terra, luci di un colore indefinito, musica a palla ( ah e sopratutto musica di merda vorrei specificare), ragazzi che si strusciano l'uno con l'altro.
Insomma non è un bello spettacolo.

Vorrei già andarmene.

Non conosco nessuno tra l'altro...

~~~

Finisco per ritrovarmi seduta su un divanetto rosso, insieme ad una decina di ragazzi, fra cui alcuni amici di Noen.

Chiacchierano di non so cosa, io vorrei solo scappare da questo inferno.

"Ehy ti vedo triste, che hai?" Chiede poi Noen pichiettando con il dito sul mio braccio.

"Mh...spero tu non ti offenda, ma vorrei andarmene..." ammetto guardandolo negli occhi.

"Dai non ti preoccupare, vieni ti faccio conoscere delle persone"

MA ANCHE NO.

Io vorrei semplicemente andarmene, guardarmi un bel film e godermi la serata.
Non sono molto in vena di fare nuove conoscenze ma non voglio sembrare maleducata.

"Alcuni li conosci già..." continua.

Mh... chissà...

Saluta i suoi "amici" credo, insomma quei ragazzi e ragazze con cui parlava e io per non fare scena muta mi congedo con un semplice "ciao".

Ci spstiamo dal salotto al giardino sul retro, che sembra molto più tranquillo e carino.

Noen sa muoversi molto bene in questa villa, deduco che non sia la prima volta in cui ci mette piede.

Ci avviciniamo ad un tavolino in noce, affianco c'è un piccolo gazebo illuminato da lucine.

Non appena mi avvicino al tavolo stento a crederci.

Una figura maschile famigliare appare davanti a me: Josh.

Ovviamente non è da solo, ci sono anche altri ragazzi e ragazze e molti già li conosco.

Un sorriso a trentadue denti si fa strada lungo il mio viso.

Spazio autrice:

Ciao ragazzi! Scusate per l'inattività, ma nonostante la quarantena abbiamo le lezioni online e moltissimi compiti, rip.

𝑶𝒄𝒆𝒂𝒏 𝑬𝒚𝒆𝒔 ~ 𝐍𝐨𝐞𝐧 𝐄𝐮𝐛𝐚𝐧𝐤𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora