Twenty-four: Song Jongki.

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Aprí con dolcezza la porta, non volendo procurare il più minimo rumore. Ma inevitabilmente, si sentì quello stridolio della porta trascinata sul pavimento. La camera era illuminata fiocamente da una delle due lampade sui comodini.

<Oh Jungkook finalmen-> il ragazzo si bloccò quando capí che il rumore non proveniva dalla porta del bagno in camera.
Il suo sguardo si poggiò sulla figura minuta di Taehyung, che venne subito colto da un rossore. Quel ragazzo era nudo, coperto solamente dal lenzuolo.

<Oddio, perdonami, mi dispiace pensavo che ci fosse Jungkook. Esco subito!> fece per uscire ma venne bloccato dalla voce del ragazzo e dal suo sorriso persuasivo.

<No, per favore, aspetta. Voglio conoscerti un pò.> disse con quel sorrisino non del tutto innocente sul volto. Taehyung fu costretto a rimanere, non voleva sembrare scortese. Si stava pentendo di essere entrato in quella stanza. Perché diavolo gli era saltato in mente?

<I-io... Okay.>

<Chiudi la porta e avvicinati, gentilmente...> agguantò il calice di vino rosso sul suo comodino, bevendone un sorso. Una volta che il ragazzino chiuse la porta gli andò vicino. Era bello, veramente. Il viso dal colorito ambrato era circondato da capello morbidi e arricciati, aveva dei tratti estremamente delicati che lo rendevano particolarmente sensuale.

<Puoi sederti sul letto, voglio che tu stia comodo...> gli fece una specie d'occhiolino, aspettando che si accomodasse sul materasso.

<Bene, Taehyung vero? Io sono Song Jongki. Lieto di fare la tua conoscenza.> Tae non sapeva che dire si trovava in imbarazzo e quella situazione era abbastanza scomoda. Chissà dov'era finito Jungkook...

<Sei veramente carino lo sai? Hai un viso a dir poco perfetto.> gli circondò il volto con una mano, muovendolo delicatamente da destra a sinistra.

<Vuoi un pò di vino?> il moro scosse la testa rifiutando l'offerta,mentre osservava l'altro riempirsi il calice.
Jonki ridacchiò. Improvvisamente si mosse, mettendosi fra le gambe di Taehyung e facendolo stendere sul letto, premendo con la mano sul suo petto.

<C-cosa->

<Sai TaeTae, non penso di sbagliarmi... Jungkook non è tuo zio, vero?> lo guardò dritto negli occhi, con un sorrisino di chi ne sapeva di più. Tae lo guardò con gli occhi sbarrati.

<Ho visto giusto, vero? Ti starai chiedendo come lo so? Bhe.... Prima hai fatto un errore non comune piccolino... L'hai chiamato per nome... È parecchio inusuale chiamare i propri zii per nome, non pensi?> il cuore del moro iniziò a battere così forte che pensava che potesse uscire dalla cassa toracica.

<Shh... Tranquillo, non lo dirò a nessuno...> si avvicinò al viso di Taehyung, baciandolo come se niente fosse. Infilò la sua lingua tra le labbra del più piccolo, assaporando ogni centimetro che poté.

<Sei dolce...> si chinò sul suo collo inziando a baciare pezzo per pezzo.

<Ah~> sospirò Taehyung, che tentò di spingerlo con le braccia. Improvvisamente il rumore di una porta aperta raggiunse le orecchie di Taehyung. Jungkook, davanti alla scena, rimase con gli occhi spalancati, finché non percepí una sensazione di rabbia mista a fastidio. Quel bambino non lo aveva ascoltato.

Scappo.

Possessiveness. KOOKV.[ITA] Where stories live. Discover now