Fourteen: Yes,Uncle.

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<Cosa vuoi da mangiare?> gli chiese il corvino, mentre la sua attenzione era concentrata esclusivamente nel cercare un posto libero. I centri commerciali erano un inferno. Pieni di gente ammassata. 

<Va bene qualsiasi cosa.>affermò senza nemmeno pensarci, non voleva viziarsi, nemmeno ora che ne aveva la possibilità.

<Vieni con me.> il corvino gli afferrò la mano trascinandolo assieme a sé nell'accumulo di persone nel centro commerciale, in cerca di un posto libero dove potessero accomodarsi per riuscire a mangiare. Purtroppo erano riusciti a liberarsi solamente in quel momento ,proprio durante il lasso di tempo in cui il centro commerciale era più affollato. 

Non me ne frega un cazzo, la prossima volta che devo andare a mangiare fuori ,stacco quando mi pare, capo o non capo,se ne andassero tutti a fanculo.

<Ecco perchè odio questo genere di luoghi...- borbottò alzando gli occhi al cielo. -Forse se riesco a trovare un luogo più costoso riusciamo a salvarci il culo.> disse, continuando a farsi spazio. Dopo non troppo tempo trovò un locale del genere. Non c'era quasi nessuno all'interno, gli bastò quello per comprendere il genere di locale. Jungkook liberò un sospiro di sollievo. Entrarono nel ristorante, venendo accolti da un cameriere. Subito li condusse ad un tavolo per due, ed enunciò che sarebbe venuto appena sarebbero stati pronti a ordinare. Gli porse due menù, e andò ad accomodarsi dietro il bancone, aspettando un loro possibile cenno. Jungkook iniziò a sfogliarlo, mentre Taehyung era intento ad osservare i costi di ognuna delle pietanze riportate su carta.

Non penso che sarei riuscito a raggiungere la cifra più bassa nemmeno dopo tre settimane di lavoro.

<Hai scelto?> gli domandò Jungkook, poggiando il menù alla sua destra.

<In realtà non ne capisco niente... potresti scegliere tu per me?> chiese gentilmente, ricevendo un assenso dell'uomo che richiamò il cameriere. Una volta che il signore tornò a compiere il suo dovere, il corvino puntò lo sguardo su Taehyung.

<Parlami un pò di te.> gli ordinò, poggiando il mento sulla mano, utilizzando il braccio come sostegno.

<Non so cosa dire.> i quesiti generici non erano per lui.

<Se non lo sai tu, chi lo deve sapere?> disse sarcastico.

<Anche io voglio sapere di più di te, signor Jeon.> pronunciò le parole con lo stesso tono che usò il corvino, che lo fulminò atrocemente con lo sguardo.

<Ricordati di chiamarmi zio, quando siamo in pubblico, Taehyung.> la sua voce era estremamente severa, e calcò sul nome del ragazzino, ma la sua espressione era la stessa, sembrò che non fosse minimamente disturbato.

<Si,zio.>disse a denti stretti, scaturendo una risatina composta al suo padrone. Il suo sguardo scese dal viso di Taehyung, fino al suo collo. Aveva fatto il succhiotto nel punto giusto, non si vedeva. I suoi occhi proseguirono il loro cammino fino alle clavicole sporgenti.

<Ho in mente alcune cosette carine da prenderti.> sussurrò con un ghigno, mostrando gli incisivi leggermente sporgenti.

Stavano girando per i negozi, Taehyung stava provando moltissimi abiti, e ogni qualvolta trovava la taglia giusta, Jungkook la infilava nel carrello. Ormai era stracolmo. Jungkook ne prese addirittura due o non sarebbe entrato tutto. Una volta usciti da quello, Jungkook impose a Taehyung di stare fuori ad aspettarlo seduto su una panchina.

<Non ti azzardare a muoverti da qui, o giuro che se ti trovo non la passerai liscia. Ti tengo d'occhio. Se qualcuno ti disturba, non farti scrupoli a gridare. Okay? Vengo subito.> Jungkook entrò con entrambi i carrelli in un negozio di intimo. Tae in quel momento sarebbe potuto scappare senza troppo problemi. Qualcuno sarebbe sicuramente intervenuto per lui, ma poi che avrebbe fatto? Non sapeva dove si trovasse, quanto fosse lontano da casa sua o altro... Questa era la giustificazione che si stava dando ma non ne era convinto nemmeno lui, in realtà c'era qualcos'altro che lo stava spingendo a rimanere. Non riusciva a comprendere il perchè delle sue stesse azioni. Che fosse masochista? Pensò di stare impazzendo, e vista la situazione era l'opzione più probabile tra quelle che gli stava elencando la sua mente. Cercò di eliminare i suoi pensieri concentrandosi sulle persone che vedeva passare per l'immenso corridoio di quel luogo. Vide gente di tutte l'età, si concentrò sui loro volti, tentando di scorgere qualcosa dalle loro espressioni. Si annoiava e doveva pur far qualcosa in quel lasso di tempo in cui aspettava l'arrivo di Jungkook. Alcuni dei passanti lo guardavano male, lasciare un ragazzo da solo in un posto del genere era altamente sconsigliabile. Passò un gruppo di ragazzi che lo adocchiò. Sembravano complessivamente di circa due anni più grandi di lui. Il ragazzo che stava davanti, con una espressione divertita, andò verso Taehyung senza troppi scrupoli, seguito dal resto.

Scusate se per l'ennesima volta, ditemi cosa ne pensate.

Possessiveness. KOOKV.[ITA] Where stories live. Discover now