Twenty-two: Bye Bye Honey.

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<Potrebbe accompagnarmi , per favore?> fu così che il moro si ritrovò davanti ad una grande e alta porta di legno. Sentiva delle voci provenire dall'interno. Si fece coraggio e bussò circa tre volte. Percepí un leggero dolore alle nocche, che si arrossarono appena.

<Chi è?> fu la voce di Jungkook a farsi sentire al di là di quella porta.

<Taehyung.> alzò leggermente il tono di voce. Sentí il rumore di una sedia strofinare per terra, poi dei passi dirigersi verso di lui. Quando aprí la porta, Jungkook lo guardò dall'alto.

<Proprio al momento giusto.> uno strano sorriso sinistro apparse sul suo viso. Taehyung non seppe cosa pensare. Jungkook lo prese da un braccio e lo trascinò all'interno, chiudendosi poi la porta alle spalle. Non riuscì a pronunciare nemmeno una parola, finché non sentí qualcuno parlare alla sua destra.

<Dunque è lui il moccioso di cui mi stavi parlando?> era una donna. Sembrava sulla trentina. Era ben curata, con un'espressione raggelante fissa in volto. Gli occhi avevano un taglio così sottile da sembrare realmente occhi felini. I capelli castani le scendevano sulle spalle, Arrivavano poco sotto le clavicole. Quella donna era strana, gli dava una sensazione un pò ambigua.

<Esatto, non è la creatura più bella che tu abbia mai visto in tutta la tua vita?> si sedette sulla poltrona su cui era accomodato precedentemente, facendo cenno a Taehyung di prendere posto tra le sue gambe. Quando si fu appoggiato, Jungkook avvolse la sua vita con un braccio. Allungò la mano fino al tavolino, agguantando un calice di vino rosso, portandoselo alle labbra. Prese un sorso, per poi allontanarlo dalla bocca.

<Non male, quanti anni hai detto che ha?> si avvicinò a Taehyung, facendogli segno di alzarsi con due dita. Il moro era quasi impaurito da quella donna, si alzò senza fiatare. Le dita della donna si avvinghiarono sul suo volto, girandolo in diverse angolazioni.

<Quindici.> sussurrò lui stesso.

<Cosa hai studiato?> disse la donna con sguardo severo. Da quella distanza Taehyung poté notare gli zigomi spigolosi della castana.

<U-uh?>

<Jihyun, per stavolta evitiamo, mmh?- fece risedere Taehyung tra le sue gambe, era inaspettatamente docile - Vuoi assaggiare, Tae?> gli porse il bicchiere di vino. Il moro guardò Jungkook, senza nemmeno sapere cosa aspettarsi da lui. Lentamente avvicinò le labbra al bicchiere. Il corvino sollevo di poco il calice facendo scendere il liquido rosso fra le labbra di Taehyung. Il più piccolo sentí il vino bruciargli in gola, era strano, ma non era malvagio. In qualche modo lo trovava quasi un gusto eccitante. Una goccia di vino prese a scendergli dall'angolo della bocca. Jungkook si affrettò a raccoglierlo con la lingua e a baciarlo, tutto sotto gli occhi di Jihyun.
La donna sospirò, abituata alle scenate di Jungkook.

<Jeon, io sto andando, quando servirà il mio aiuto non chiamarmi, mandami un messaggio e non rompere durante l'ora di pranzo. Ciao.> disse atona prendendo la borsa poggiata sul divano.

<Bye bye, honey~.>sussurrò, facendo un cenno con la mano in direzione della donna. Appena Jihyun uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle, rivolse la sua attenzione su Taehyung.

<Certo che non riesci proprio a starmi lontano...> lo iniziò a sfottere, accarezzandogli i capelli.

<Chi era quella donna?>domandò il moro, sentendo ancora il viso bruciare per il contatto che avevano avuto pochi secondi prima.

<Jihyun? È una mia amica.- rispose semplicemente. -Te ne volevo parlare, a proposito. Lei sarà la tua insegnante, un pò in generale. Inizierai dopodomani, durante il pomeriggio. Sappi che riporrei la mia vita tra le mani di quella befana,quindi fidati di lei. Che richiesta assurda che ti ho appena fatto...hahaha. Come potresti fidarti di lei quando non ti fidi nemmeno di me?> la sua mano scese lentamente sul viso del ragazzino, sfiorandolo a malapena.

<Io non capisco.> sussurrò Jungkook, fissando le labbra del moro.

<Cosa?>

<Ti hanno dato troppo Taehyung... Onestamente non credo in un Dio, ma qualcuno ha voluto che gli umani ti considerassero come la perfezione.> il fiato caldo di Jungkook che iniziò a sfiorargli il collo gli fece venire la pelle d'oca.

<È una maledizione.> sussurrò il moro.

<Non posso affermare il contrario, in effetti è una maledizione.- posò entrambe le mani sui fianchi di Tae - ma... se facessi di questa tua maledizione un possibile "punto di forza" ... Faresti cadere tutti ai tuoi piedi.> sussurrò al suo orecchio. Il ragazzino si alzò di scatto allontanandosi da Jungkook.

<Mi stai dicendo che dovrei fare la puttana!?> alzò il tono di voce contro Jungkook che si mise a ridacchiare, prendendo un altro sorso dal bicchiere.

<È una possibilità, potresti arrivare in alto   se riuscissi ad usare bene le tue armi. Lo sai vero?> a Taehyung venne un dubbio in quel momento.

<Se salire in alto significa vendere il mio corpo e non essere più di mia proprietà, preferisco stare sottoterra. Poi non passerò tutta la mia vita in questa casa?> incrociò le braccia al petto. Jungkook si alzò in piedi avvicinandosi a Taehyung, evidenziando la differenza di altezza fra loro.

<E chi lo sa?> disse con un lieve sorriso sulle labbra. Gli diede una leggera pacca sul sedere, per poi uscire dalla stanza con disinvoltura. Tae sospirò, gli aveva appena detto che avrebbe dovuto fare la prostituta...

<Ti odio.>


Dhdhhehxhh... Niente mi dileguo, non ho ricontrollato... Uexhehhdhd

Possessiveness. KOOKV.[ITA] Where stories live. Discover now