Nineteen: Come With Me.

2.2K 146 22
                                    

<Sto portando mio nipote nel mio appartamento ai piani di sopra, è crollato e voglio farlo riposare. Non penso che qualcuno richieda di me, nel caso avvisami con un messaggio.>

<Certo signore.> Jungkook quasi non la lasciò finire e chiuse la porta alle sue spalle.

Il corvino prestò attenzione nel sollevare Taehyung con estrema delicatezza, senza svegliarlo. Con qualche difficoltà riuscì a premere il bottone del penultimo piano. Cio che più sarebbe stato difficile era entrare nell'appartamento. Doveva per forza prendere il ragazzino con un braccio per farlo. Aprí la porta, poggiando Taehyung sul letto matrimoniale. Gli scostò delicatamente i capelli sulla fronte spostandoli di lato.
A volte non resisteva, quelle dannate labbra lo richiamavano. E solo lui poteva avere il piacere di possederle.
Taehyung era suo. Non avrebbe ammesso altro, anche sotto tortura, con 1000 aghi ficcati ovunque non avrebbe desistito.
Prese ciò che gli appartaneva. Taehyung si mosse con lui, quasi andando a cercare le labbra dell'altro.

<Buongiorno, mia bella addormentata.> sussurrò sulle labbra del più piccolo.
Tae divenne rosso, non avrebbe dovuto addormentarsi... Un pò si sentì in colpa visto che la sera prima svegliò Jungkook, mentre lui ora aveva dormito come un moccioso.

<Mmh~-mugugnò con un broncio sulle labbra. - Stavo morendo dal sonno, perdonami...>

<Shh, questa te la faccio passare...>si stese anche lui, affianco al più piccolo.

<Fa freddo...> Tae era ancora un pò intontito, non si era ancora svegliato del tutto e non riusciva a collegare propriamente la situazione in cui si ritrovava.

<Dovrei accendere il riscaldamento, si vede che qui non vengo mai.> Jungkook si alzò e prese dall'armadio una coperta che stese un pò malaccio su Taehyung. Appena la stoffa si posò sul suo corpo, percepí subito una piacevole sensazione di sollievo. Le sue mani stavano gelando e non riusciva a muoverle bene. Jungkook, notando lo sguardo do Tae sulle sue stesse mani, le afferrò nelle sue.

<Sei ghiacciato. Hai problemi di circolazione?>
Taehyung si limitò ad alzare leggermente le spalle, beandosi del calore offertogli dal corvino. Quel letto era così comodo... Stava lentamente risprofondando nel sonno in cui era caduto poco prima.

Erano ritornati a casa verso le 5 del pomeriggio e sedevano insieme sul divano nell'enorme soggiorno. Jungkook non gli aveva rivolto granché la parola in tutto quel tempo. Era costantemente impegnato ad osservare il telefono. Era evidente che fosse impaziente per qualcosa. Taehyung voleva sbirciare, provò ad allungare lo sguardo nella sua direzione, ma non riuscì a vedere niente, se si fosse esposto maggiormente sarebbe stato troppo evidente. Jungkook ridacchiò, con lo sguardo ancora fisso sul dispositivo che maneggiava con interesse.

<Sei curioso, Taehyung?> domandò il più grande, rivolgendogli finalmente un'occhiata. Tae arrossì, consapevole di essere stato colto in pieno.

<Scusami, mi annoiavo...>sussurrò. Quel "Mi annoiavo...",era parte del piano di Taehyung, sperando che a Jungkook venisse in mente qualcosa di carino da potergli far fare. Guardò altrove, gli occhi di Jungkook erano terribili da sostenere. Non si capiva mai cosa passasse per la testa di quell'uomo, e questo lo metteva in difficoltà.
Jungkook si alzò dal divano, raggiungendo l'estremo opposto dove sedeva Tae. Il moro quella volta fu costretto ad alzare lo sguardo sull'altro. Jungkook si abbassò, fino a raggiungere circa la sua altezza. Gli prese delicatamente il viso con una mano.

<Dimmi, cosa vorresti fare?> gli domandò. La voce di Jungkook era bassa e fece venire i brividi a Taehyung che non riuscì a trattenere un sospiro.

<Non so...> rispose con un filo di voce. Jungkook sospirò.

<Okay, cambio domanda. Cosa ti piacerebbe fare, invece?>chiese. Taehyung rimase semplicemente in silenzio, non aveva intenzione di avanzare proposte, non che nenavesse una in mente... Jungkook si rimise in piedi tendendo la mano a Taehyung.

<Vieni con me.> Taehyung ingoiò a vuoto, ma afferrò la mano tesa verso di lui,volendosi fidare di Jungkook. Si alzò dal divano, per poi venire guidato dal corvino. Venne portato nella camera del più grande, che aveva un sorrisino sul viso, sembrava andarne parecchio fiero.



Non so come, ma sono ancora viva. Scusate l'assenza. <3

Possessiveness. KOOKV.[ITA] Where stories live. Discover now