Nuova vita

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Guardo per l'ultima volta la mia stanza:le pareti bianche ritinteggiate da qualche anno,i poster di cantanti e calciatori di cui andavo matta da ragazzina,un letto ormai troppo bambinesco per la mia età e le mensole su cui sono poggiati tutti i libri che ho letto.Sarà dura lasciare casa e la mia famiglia per trasferirmi,anche se non definitivamente, dall'altra parte del mondo.Da quando sono nata ho sempre vissuto a Napoli e gli unici posti che ho visitato si trovano in Italia.
Una voce mi risveglia dai pensieri,non so precisamente da quanto stessi osservando la camera ma credo da un bel po.
-Nicole,forza!Scendi altrimenti farai tardi!-
-Arrivo mamma.-
Do un ultimo sguardo alla camera e raggiungo mia madre in cucina poggiando il trolley accanto ad un mobile.
-Giorno- mi avvicino e le stampo un bacio sulla guancia
-Buongiorno niña, sei pronta?-
-Devo solo truccarmi,salutare i maschioni e poi possiamo andare- detto ciò mia madre comincia a fissarmi.Non riesco a decifrare il suo sguardo,credo sia un misto tra il divertito e il malinconico.
-Cosa c'è?Perche mi guardi così?-
-Non riesco ancora a credere che andrai a studiare in america,mi sembra solo ieri quando guardavamo i film Disney abbracciate sul divano-mi disse facendo scendere una lacrima
-Oh andiamo,ho 18 anni, non resterò li per sempre,si tratta solo di qualche anno. Inoltre, verrò a trovarvi ogni volta che mi è possibile.-
-Lo so,ma per me sarai sempre la mia bambina-le lacrime si moltiplicano e di conseguenza inizio a piangere anch'io abbracciandola forte.
-Ecco le mie donne!Oh,non è nemmeno uscita di casa che già state piangendo.- la voce di mio padre ci riporta alla realtà
-Non fare tanto il duro,tanto lo sappiamo tutti che ti mancherà.-lo canzonò mia madre
-Beh...questo non lo metto in dubbio, però di certo non mi mancheranno le vostre continue e inutili litigate-
Dopo queste parole sentiamo dei passi provenienti dal corridoio e in pochi instanti mio fratello sbuca dalla porta.
-Ma si può sapere perché di domenica mattina state facendo tutto questo baccano invece di dormire-ci rimprovera con la faccia ancora assonnata
-Oggi parto genio!Vedo che la tua memoria migliora sempre di più col passare del tempo- credo di aver detto queste parole con un pizzico di acidità e a confermare la mia tesi sono le facce stupite dei miei.
-Hai ragione sorellina...mi sono completamente dimenticato.Forza fatti abbracciare- in pochi secondi mi ritrovo tra le braccia muscolose di mio fratello. Restiamo abbracciati non so per quanto tempo e più mi stringe più realizzo quanto mi mancherà tutto questo.
-Piccola non vorrei interrompere questo momento, ma credo che dovresti andare a truccarti.Tra 10 minuti dobbiamo andare in aeroporto-
-Si,vado subito.- do un ultimo bacio a mio fratello e corro in bagno. Non metto kili di fondotinta o altro in viso,ma traccio una linea leggera con la matita negli occhi,aggiungo il mascara e metto il burro cacao sulle labbra.
Appena finito vado giù,abbraccio mio fratello un ultima volta e do un ultimo sguardo alla casa,dopodiché esco e insieme ai miei ci mettiamo in macchina.Il tragitto è abbastanza breve e quando arrivo in aeroporto devo correre perché sono in ritardo.Abbraccio i miei e dopo mille raccomandazioni salgo sull'areo.
Una volta seduta al mio posto,guardo fuori e inizio a pensare a tutto ciò che mi sto lasciando dietro e soprattutto, penso alla mia famiglia.
Siamo in 4: i miei genitori,mio fratello ed io.
Mio padre è il creatore di un'azienda. Dopo aver lavorato per vari anni nel settore dell'abbigliamento, ha deciso di creare un marchio tutto suo. L'attività non ha dato subito i suoi frutti,ma fortunatamente dopo un annetto di duro lavoro,siamo riusciti a risalire e i guadagni dell'azienda sono aumentati. Mia madre è Argentina; quando aveva poco più di 5 anni, insieme ai suoi si è trasferita in Italia a causa delle condizioni economiche di quel periodo. I miei si sono conosciuti all'età di 16 anni,erano colleghi di lavoro e dopo qualche mese di corteggiamento da parte di lui,si sono messi insieme. Si sono sposati abbastanza giovani e a distanza di tre anni dal matrimonio è nato Marco. Quest'ultimo è un anno più grande di me e a differenza mia,appena concluse le superiori,ha iniziato a lavorare nell'azienda di famiglia. Io e Marco ci somigliamo molto:entrambi abbiamo i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri ereditati dalla mamma,mentre da papà abbiamo preso molti lineamenti del viso. Una delle poche differenze tra me e mio fratello è l'altezza: lui è un metro e ottantacinque,io invece arrivo a stento ad un metro e settanta.Siamo sempre stati molto simili anche con l'intelletto, a scuola eravamo sempre i primi della classe, non che studiassimo molto, ma quel poco che imparavamo e ciò che ascoltavamo in aula ci bastava per prendere voti alti.
Entrambi praticavamo sport: io danze latino americane e lui calcio. A detta dei rispettivi insegnanti eravamo abbastanza bravi, ma una volta concluse le superiori abbiamo smesso perché non era ciò che desideravamo fare in ambito lavorativo. Da quando ho memoria, i miei non ci hanno mai fatto mancare niente,sia dal lato economico sia dal lato affettivo. Siamo una famiglia molto unita e per questo separarmi da loro mi costa tanto.
Non so cosa mi aspetta in America...l'unica certezza che ho, è che da questo momento ha inizio la mia nuova vita.

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