Il lunedì è decisamente illegale! Non sono pronta per affrontare questa giornata, ho un interrogazione importante e per di più devo andare a lavoro con due ore di anticipo.
Mi alzo dal letto decisamente contro voglia e vado a fare la doccia. Una volta tornata in camera, indosso un leggings nero ed una maglietta rossa lunga, ci abbino una cintura nera in vita e scarpe del medesimo colore. Prendo i libri ed una felpa in caso dovessi sentire freddo ed esco. Mi incammino a passo svelto verso l'aula poiché manca poco all'inizio delle lezioni. Una volta arrivata, noto che siamo solo in cinque più l'insegnante. Come biasimarli, loro sono nel letto al calduccio, mentre noi siamo qui a subirci l'interrogazione di fisica.
Le ore trascorrono lentamente, sembravano non finire più e dopo pranzo corro in camera per chiamare i miei. Tra allenamenti, lavoro e studio non ho avuto tempo di sentirli.
-Hey piccola- mi risponde papà
Mi mancava vedere il suo viso sorridente
-Hey! Come va?-
-Tutto bene. Da te?-
-Abbastanza bene. Mi mancate-
-Anche tu piccola. Aspetta che c'è anche la mamma qui-
Mentre papà sposta la fotocamera, vado ad aprire a Chloe e Aaron che hanno appena bussato. Non li considero minimamente e mi ristendo sul letto.
-Hey niña!- mi sorride
-Ciao-
-Tra due giorni è il tuo compleanno. Il primo che non passi a casa- diventa subito triste
-Oh andiamo...Ne avrò altri da passare con voi.- cerco di sembrare forte, ma mi fa davvero male saper di essere lontana da loro per il mio compleanno
-Appena torni ti faccio la Chocotorta!-
-Allora non vedo l'ora di tornare- dico ridendo
Solo il pensiero mi viene l'acquolina in bocca
-Mamma scusami ma devo staccare. Devo essere a lavoro tra mezz'ora-
Dopo esserci salutate,attacco. Quando porto l'attenzione verso i due fratelli li trovo a fissarmi e credo siano abbastanza arrabbiati.
-Che avete?- dico trattenendo a stento una risata
-TRA DUE GIORNI È IL TUO COMPLEANNO! Quando pensavi di dirmelo?- mi aggredisce Chloe.
Avevo dimenticato di aver insegnato qualche parola di italiano a Chloe, e "compleanno" era una di esse.
-Non ha importanza Chloe- dico indifferente
-NON HA IMPORTANZA? VADO SUBITO A DECIDERE COSA FARE-
Esce a passo spedito dalla stanza, lasciandomi a bocca aperta.
-È fatta così. Le passerà- dice con un'alzata di spalle Aaron
-Oh lo spero. Puoi dirle di non organizzate niente. Non mi sento in vena di festeggiare-
-Che hai?- si avvicina sedendosi sul letto accanto a me
-Nostalgia di casa. Ormai è più di un mese che non li vedo e non mi va di festeggiare sapendoli a miglia e miglia di distanza-
-Posso fare qualcosa per tirarti un po' su?-
Non c'è nessuna malizia in questa frase, solo premura.
-Non credo. Ma grazie lo stesso. Ora devo andare-
Mi avvicino e gli stampo un bacio sulla guancia.
Mi è venuto spontaneo!
Esco velocemente dalla stanza e mi dirigo a lavoro. Quando arrivo trovo come sempre Michelle dietro la cassa.
-Mmh...guance arrossate. O hai fatto qualcosa o ti sei imbarazzata-
Avvampo ancora di più.
-Ma cosa dici! Comunque la seconda- le rivelo sfumando qualsiasi idea le fosse passata per la mente
-Che è successo?- chiede curiosa
Scoppio a ridere scuotendo la testa e vado a mettere il grembiule. Quando torno, mi guarda in attesa di risposta.
-Sei un'impicciona. Non te lo dirò mai-
-Oh guarda. Evans alla porta-
Mi giro di scatto, ma vedo entrare solo un anziano signore. Torno a guardare Michelle che sorride soddisfatta
-Ecco cos'hai!-
-Bastarda!- dico andando a servire un tavolo.
Il resto della serata a lavoro lo trascorro con tranquillità, fortunatamente non abbiamo avuto granché da fare. Appena arrivato l'orario di chiusura, saluto a Michelle e torno in stanza. Non ho molta fame quindi, dopo aver vagato un po' per i social, mi addormento.
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Suddenly
ChickLitGuardo per l'ultima volta la mia stanza:le pareti bianche ritinteggiate da qualche anno,i poster di cantanti e calciatori di cui andavo matta da ragazzina,un letto ormai troppo bambinesco per la mia età e le mensole su cui sono poggiati tutti i libr...