Stress

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Un assordante rumore si fa spazio nelle mie povere orecchie e mi sveglia
-Spegni quella cavolo di cosa- mi richiama Chloe
Annuisco anche se sono a conoscenza che non possa vedermi a causa della sua testa schiacciata sotto il cuscino. Mi sposto velocemente verso il comodino e do un colpo secco a quel aggeggio maledetto facendolo smettere di suonare per oggi e probabilmente per sempre. Ritorno comodamente nel letto portandomi le mani giunte al grembo e guardando il soffitto. Faccio mente locale di tutto ciò che mi aspetta oggi: sei ore di lezione in cui c'è un test di biologia, del quale non so nulla poiché ieri tra i tanti impegni non sono riuscita a studiare, poi mi aspettano due ore di duro allenamento ancora in completino "speciale" e per finire il lavoro. Non so più come far funzionare tutto, all'inizio mi sembrava tutto fantastico e facile, ma adesso penso solo che sia stato uno sbaglio cercare lavoro. Non voglio lasciare, sto bene con Michelle e mi piace passare le ore in compagnia dell'odore di caffè; mi ricordano quasi casa, quando al mattino la prima cosa che avvertivo era l'odore della macchinetta in funzione.
A causa dei troppi pensieri e della tanta stanchezza, decido di saltare la mattina in università e di riprendere sonno.
-Nicole alzati o farai tardi- mi ricorda Chloe mentre si apprestava ad uscire dalla porta diretta verso le docce. Presa dalle riflessioni non mi ero accorta si fosse alzata.
-Per oggi salto, sono molto stanca- dico rigirandomi nel letto per trovare posizione
Annuisce ed esce dalla stanza. Chiudo gli occhi e provo a riprendere sonno, ma proprio quando sto per riuscirci qualcuno bussa alla porta. Mi affretto ad aprirla e faccio per rimproverare Chloe, ma appena capisco che non è lei mi zittisco.
-Hey, che fai ancora in pigiama?- chiede Aaron con un mezzo sorriso divertito probabilmente dalla mia faccia
-Non vengo oggi- mi giro e torno verso il letto.
Mi stendo dando le spalle ad Aaron, ma in questo momento poco mi importa, ho troppo sonno. Lo sento muoversi abilmente nella stanza e poco dopo le coperte si alzano e si riabbassano lasciando una figura accanto a me. Mi giro verso il mio ragazzo e gli sorrido
-Perché?- gli chiedo semplicemente
-Neanche io avevo voglia di studiare oggi, mi sono convinto perché volevo vederti, ma una volta che sei nel letto tanto vale fare lo stesso. E poi mi piace dormire con te- detto questo prende posizione facendomi poggiare la testa sul suo petto e incrociando le mie gambe con le sue. Ma, prima di tornare entrambi nel mondo dei sogni, mi alzo leggermente e premo piano le mie labbra sulle sue che non si erano ancora scontrate. Una volta tornata in posizione in iniziale sussurro
-Anche a me piace dormire con te-
Lo sento ridere leggermente e per poi sentire il suo respiro farsi sempre più regolare, segno che si sia addormentato. Raggiungo anche io il suo stato in poco tempo, facendomi cullare dal suo battito.
***
Il suono del mio cellulare mi risveglia facendomi sbuffare. Mi sporgo verso verso il comodino cercando di non svegliare Aaron, ma ormai è troppo tardi
- Spegni quel cavolo di cellulare!- dice sbadigliando
Ridacchio leggermente ricordando la reazione della sorella molto simile. Prendo il cellulare e rispondo senza degnarmi di vedere chi sia.
-Nicole, perché non rispondevi?- chiede mia madre preoccupata
-Scusa mamma dormivo- rispondo strofinandomi gli occhi
-Ma lì non è quasi ora di pranzo? Nicole non sei andata in università?- domanda seria
-Ero troppo stanca così ho deciso di saltare-
-Che succede?-
So di non avere scampo, così mi volto verso Aaron facendo segno di aspettare e esco dalla stanza, non curandomi di essere ancora in pigiama.
-Sono molto stanca, non riesco ad avere un po' di svago a causa dei tanti impegni-ammetto
-Tesoro, sai che siamo stati sempre restii sul farti lavorare adesso. Sei già molto stressata tra l'universita e gli allenamenti, questo lavoro è un di più non necessario. Fortunatamente possiamo pagarti le spese, quindi perché continuare? So che hai cercato lavoro per sentirti indipendente, ma guarda le cose da un'altra prospettiva, sei a New York in uno dei college più prestigiosi ed inoltre lontana miglia e miglia dalla tua famiglia. Ci stai rendendo molto fieri di te niña e se pensi che mollare il lavoro possa darci qualche dispiacere sei fuori strada-
Mi stupiscono queste sue parole, non me lo aspettavo. Forse talmente presa da tutto ciò che dovevo fare non mi ero resa conto di come mi mostravo all'esterno. Mia madre è sempre stata molto brava a capire quando qualcosa non andava e mi ha sempre aiutato a superare tutto.
-Grazie mamma!-
-Adesso torna a riposarti niña, ci sentiamo più tardi-
Detto questo riattacca ed io torno in camera. Aaron è steso a pancia all'aria e con le mani dietro la testa. Mi getto piano su di lui e torno nella posizione in cui ci siamo addormentati.
-Tutto bene?- chiede accarezzandomi i capelli
-Sto pensano di lasciare il lavoro. Sai, tra gli studi, gli...-
-Babe non ti devi giustificare con me, te l'ho detto più volte che questo era solo stress inutile- mi interrompe
-E poi, così avremo più tempo per noi-
In una sola mossa ribalta le posizioni e inizia a baciarmi con molta foga. Intrufolo le mie mani nei suoi capelli tirandoli leggermente e facendogli emettere piccoli gemiti di piacere. Le sue mani si spostano dal mio viso al bacino alzandomi leggermente la maglia così da avere un contatto diretto con la mia pelle e sento subito dei brividi scorrere lungo tutto il mio corpo.
-Cazzo ragazzi, queste cose potete non farle dove dormo?- la voce di Chloe ci fa sobbalzare e ci stacchiamo con ancora il respiro pesante.
-Carissima sorellina non stavamo facendo nulla di male, e poi questa stanza, se non ricordo male, è anche di Nicole quindi non rompere- le risponde a tono Aaron
Chloe sbuffa ma non controbatte. Posa la sua roba nella sua metà della stanza e prende una felpa.
-Io vado in mensa e credo che dovreste farlo anche voi. Ah e copritevi bene, fa abbastanza freddo- ci avverte prima di uscire dalla camera.
Dopo aver scambiato qualche altra fusione, ci alziamo e, mentre Aaron si ricompone, vado a prepararmi. In poco meno di mezz'ora siamo seduti al tavolo con Chloe e Sean che a quanto pare non hanno ancora chiarito.
-Allora Aaron che hai intenzione di fare sabato per il tuo compleanno?- chiede Chloe provando a smorzare la tensione
Per poco non mi va di traverso l'acqua. Tossisco più volte mentre Aaron mi da piccole pacche sulla schiena.
-Stai bene?- chiede sorridendo
-Sabato è il tuo compleanno? Quando avevi intenzione di dirmelo?- chiedo arrabbiata
-Te lo avrei detto a breve-
Gli rivolgo una brutta occhiataccia e continuo a mangiare.
-Manteniamo le tradizioni?- chiede la sorella
-Di che si tratta?- mi informo io
-Di solito ceno in famiglia per poi andare in discoteca, ma a te non piacciono quindi credo che resteremo in camera a guardare un film- spiega tranquillamente Aaron
-Non se ne parla neanche. Non ti impedirò di andare in discoteca. Per una sera non mi farà male- dico con un'alzata di spalle
-Sei sicura? Sai che mi piace stare a letto con te a vedere un film-
-Abbiamo tante sere per farlo, ma non sprecheremo il tuo compleanno così-
Mi avvicino e gli lascio un piccolo bacio a fior di labbra. Sorride e mi ringrazia. Dopo pranzo ritorniamo in camera mia e inizio a prepararmi per l'allenamento.
-Vado a prendere le mie cose. Ci vediamo a fine allenamento? Ti accompagno a dare le dimissioni-
-Non sono così sicura di voler lasciare- dico gettandomi sul letto
-Nicole, non ti fa bene tutto questo stress e per di più non hai bisogno di soldi. Non ha senso continuare-
Annuisco dandogli ragione e dopo avermi salutata esce dalla camera.
***
Dopo due strazianti ore di allenamento sono fuori aspettando Aaron. Lo vedo avvicinarsi sorridente, mi prende per la vita e fa unire le nostre labbra.
-A cosa devo tutto questo buon umore?- domando appena ci stacchiamo
-Il coach mi ha detto che nella prossima partita ci saranno degli scout ad osservarmi. Potrebbe essere la volta buona- dice con occhi sognanti
-Sono così fiera di te- dico con un sorriso a trentadue denti
Mi abbraccia stringendomi forte a se e inalo tutto il suo buon profumo, dovuto anche alla doccia appena fatta.
In poco tempo raggiungiamo il bar, prendo coraggio e vado verso l'ufficio del capo. Busso e aspetto che mi dia il via libera, che arriva subito
-Salve!-
-Oh ciao Nicole, come mai qui?- domanda
-Vorrei consegnare le mie dimissioni- dico porgendogli un foglio
-Come mai questa scelta?-
-Purtroppo tra gli allenamenti e il tanto studio ho veramente poco tempo per me stessa e questo mi sta causando molto stress. Così preferisco limitare i danni- spiego con calma
-Va bene Nicole, non posso fare nulla per trattenerti. È stato un piacere averti con noi, ricorda che la porta è sempre aperta semmai avessi bisogno-
-Questa sera darò una mano a Michelle così da non...-
-Non c'è ne bisogno, Michelle sa cavarsela da sola-
Dopo averlo ringraziato esco a salutare Michelle e trono in macchina da Aaron.
-Com'è andata?- chiede ansioso
-Mi ha offerto un aumento e ho accettato- dico fingendomi seria
-Cosa? Cavolo Nicole già stavo organizzando le nostre serate- dice gettando la testa indietro
Scoppio a ridere e mi guadagno un occhiataccia da parte del mio ragazzo
-Stavo scherzando. Ho consegnato le dimissioni, sono tutta tua da stasera- dico ridendo ancora per la sua faccia
Si precipita sulle mie labbra e me ne morde uno.
-Ahia ma che cavolo- dico staccandomi
-Te lo meriti, mi hai spiazzato- dice ridendo per poi ritornare da me.
Poco tempo dopo ci ritroviamo in camera mia stesi sul letto a guardare un film e mangiando Mc Donald finche il sonno non prende il sopravvento e mi addormento tra le braccia del mio ragazzo. Decisamente i finali che più mi piacciono

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