Litigio

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Oggi stranamente mi sento felice! Mi sveglio abbastanza presto per andare a lavoro e dopo essermi lavata e vestita, esco.
Quando arrivo trovo Michelle ad aspettarmi abbastanza assonnata.
-Buongiorno!- dico pimpante
-Che hai questa mattina? Sei strana!- mi guarda storto
-Sono leggermente felice! Non so perché- sorrido. Lei fa una smorfia
-Questo tuo buon umore mattutino mi fa venire la nausea- finge di vomitare per poi scoppiare a ridere
-Forza mettiamoci a lavoro- dico sospirando e mettendomi il grembiule.
La mattina passa piuttosto in fretta, non c'è stato granché da fare. Saluto Michelle e mi dirigo ai dormitori. Una volta entrata, trovo un disordine nella "parte" di Chloe.
-Che diamine sta succedendo qui?- spalanco gli occhi non appena vedo uscire la mia compagna di stanza da sotto il letto
-Menomale che sei arrivata! Devo trovare una collanina, è un cuore con delle piccole ali ai lati. La mamma ne ha regalata una a me e Aaron quando eravamo piccolini. Oggi viene a vedere la partita e devo assolutamente indossarla. È una tradizione portarla quando mio fratello ha una partita.- mi spiega continuando a rovesciare vestiti
-Dove l'hai messa l'ultima volta-
Ci pensa un po' su e poi corre a guardare dentro ad un beauty-case sulla scrivania. Scava un po' e trova finalmente la collana. Si getta sul letto respirando affannosamente. Mi siedo accanto a lei e la guardo.
-Dimmi la verità. Cosa c'è che non va?-
Capisce subito di esser stata beccata e sgrana gli occhi.
-Si tratta di Nash-
Balzo in piedi e metto le mani sui fianchi.
-Che ha fatto quel coglione? Se ti ha fatto soffrire giuro che io...- mi zittisce prima che possa concludere la frase
-No! Non ha fatto nulla- si mette a sedere - Ed è proprio questo il problema. Non si fa sentire da due giorni e quando mi incontra cambia strada-
-Hai fatto qualcosa che potrebbe avergli dato fastidio?- mi risiedo e le prendo la mano non appena noto io suoi occhi farsi lucidi.
-No, credo di no. Siamo usciti l'ultima volta mercoledì pomeriggio per un caffè e dopo esser tornata a casa non ho più avuto sue notizie.-
Le scende una lacrima, così mi avvicino ancora e la stringo forte a me. Quando smette di singhiozzare mi allontano leggermente. Fa un grande respiro e continua
-Credo che sia stata colpa di Aaron. Gira voce che abbiano litigato abbastanza animatamente-
-Pensi che sia così?-
Ci pensa un po' su prima di rispondermi
-È molto probabile. Aaron è sempre stato geloso di me. È molto protettivo, ma non capisco il perché debba rovinare sempre tutto-
-Forse c'è un motivo per cui l'ha fatto-
-Lo stai difendendo?-
-Che? No! Sto solo facendo delle ipotesi- rispondo velocemente
Mi guarda attentamente e non sembra arrabbiata, anzi sembra piuttosto contenta di questa cosa
-Tu non me la racconti giusta!- dice ridacchiando
-Ora non è il momento per parlare di me. Che ne dici se chiedo a tuo fratello come sono andate le cose?-
Sorride e annuisce velocemente.
-Okay. Andiamo a pranzare? Non mangio nulla questa mattina e credo che se non riempio lo stomaco almeno un pochino, resterò distesa in campo questa sera-
Fa una smorfia dopo essersi immaginata la scena e mi trascina in mensa.
Dopo aver pranzato, torno in camera e indosso la divisa. Ho mezz'ora per parlare con Aaron, dopodiché dobbiamo partire. Mi faccio dire da Chloe qual'é la stanza e raggiungo il dormitorio maschile. Forse ho sbagliato ad andare già con indosso il completino, ho gli occhi di molti ragazzi puntati su di me. Raggiungo velocemente la stanza e una volta trovata busso. Viene ad aprirmi una biondina ossigenata che mi rivolge un sorriso.
-Posso aiutarti?-
-Dovrei parlare con Aaron. È in camera?-
Prima che possa rispondermi, Aaron si precipita fuori
-Che ci fai tu qui?- noto un filo di preoccupazione nei suoi occhi
-Devo parlarti-
-Okay, entra- mi fa segno di entrare ma non dice nulla alla sua attuale compagna
-Da soli- dico spostando lo sguardo dall'uno all'altro
-Oh, si certo! Mmh...-ecco che ci risiamo, non ricorda il suo nome -Cassidy puoi andare. Mi farò sentire io-
La ragazza gli rivolge uno sguardo omicida e se ne va piuttosto incazzata
-Sono piuttosto sicura che non si chiami così-
Lui sbuffa e torna dentro. Entro anch'io e noto subito il disordine che avvolge questa stanza. Ma una cosa in particolare cattura la mia attenzione.
-Credo che Cassidy ti abbia lasciato un ricordino- indico il paio di mutandine sul pavimento
-Posso...-
-Non provare a giustificarti! Non sono qui per parlare di te o di me. Si tratta di Chloe-
-Le è successo qualcosa?- si agita. Sono quasi tentata di fargli credere qualcosa di brutto, ma lascio stare
-No. Sta male per Nash. Cosa gli hai detto?- stavolta non mi va di girarci in torno quindi vado dritta al punto.
-Non sono affari tuoi- va sulla difensiva
-Chloe è mia amica. Quindi sì che sono affari miei- dico ovvia
-Chloe è mia sorella. Quindi non impicciarti di cose che non ti riguardano-
-Aaron mi sto trattenendo dal mandarti a fan culo. Quindi ora apprezza il mio sforzo e raccontami che cazzo é successo tra te e Nash- Mi ha fatto parecchio incazzare! Sbuffa più volte ma si arrende
-Qualche giorno fa, mi è arrivato all'orecchio che mia sorella stesse uscendo con Nash. Sai sicuramente che Chloe non è molto conosciuta qui. Così mi sono chiesto come mai Nash avesse messo gli occhi proprio su di lei-
-Sottovaluti così tanto tua sorella?- sono parecchio stupita
-Assolutamente no! Chloe è bellissima, ma non le piace essere notata, ma so soprattutto come ragioniamo noi ragazzi quindi mi sono informato. Ho chiesto a vari ragazzi della squadra se sapessero che intenzioni avesse Nash e dopo vari tentativi ho saputo i suoi intenti. Così sono andato da lui e...il resto già lo sai- toglie le lenzuola dal letto e le getta per terra.
-Cosa voleva da Chloe?-
-Ciò che vogliono tutti.- fa una pausa- Ma la cosa che mi ha fatto più imbestialire, è che avesse scelto lei perché "è la sorella del capitano della squadra"- tira un pugno al muro.
Rifletto più volte sulle sue parole e rido.
-Che ti ridi?- mi guarda male
-Rido, perché non vuoi che facciano a tua sorella ciò che tu stesso fai-
La mia affermazione lo spiazza parecchio
-È diverso, Io...- prova a dire qualcosa ma si zittisce
-Non è diverso. Tu...- dico indicandolo -Non pensi a di ciò che provano le ragazze quando succedono queste cose. Non immagini quanto dolore gli provochi quando gli dici "Puoi andare, mi farò sentire io". E la cosa peggiore è proprio il fatto che tu non te ne renda conto-
-Io non...non...- si siede sul letto con la testa fra le mani. A quando pare non ha mai pensato alle conseguenze delle sue azioni
-Perché lo fai?- mi siedo accanto a lui
-Non lo so...forse divertimento?-
C'è qualche minuto di silenzio ma poi guardo l'orario
-Dobbiamo andare, stasera hai la partita-
Mi alzo e mi avvicino alla porta
-Non ho fatto niente-
Torno leggermente in dietro.
-A cosa ti riferisci?- dico confusa
-Con quella ragazza, non è successo niente-
-Ma se...- indico "l'arma del delitto"
-Ci ha provato. Ma non me la sono sentita-
-Perché?- a questa domanda alza lo sguardo e impallidisce
-È tardi! Devi ancora prendere la borsa- mi fa cenno di uscire e faccio come richiesto.
Mentre cammino mando un messaggio a Chloe dicendogli che le avrei spiegato tutto più tardi. Non riesco a smettere di pensare alle sue parole "Non me la sono sentita"

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