Gioco di sguardi

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Pov Karol

Alzo lo sguardo per vedere meglio l'idiota che non sa guardare davanti a se, rimango senza parole, mi vengono subito i brividi su tutte le braccia, le gambe iniziano a tremare. È Ruggero, è proprio lui con i suoi bellissimi occhi marroni che mi perforano l'anima e i capelli ricci che tanto mi fanno ridere.
Riconosco il suo fantastico profumo di lavanda, è sempre lo stesso, certo nulla è come prima ma guardarlo negli occhi mi fa sentire così serena che dimentico tutto quanto, adesso ci siamo io e lui sotto una cupola di vetro. Intorno a noi sento il rumore del vento fra gli alberi, il cinguettio degli uccelli, le macchine che sfrecciano fra le corsie e la gente che ci passa vicino, ma non m'importa di nessuno perché per me l'orologio ha smesso di girare quando ho incontrato il suo sguardo. In un secondo sono riaffiorati tutti i ricordi che volevo dimenticare, tutte le emozioni che quest'estate ho cercato con tutta me stessa di reprimere, la confusione che pensavo di aver superato e capito, ma non è vero, ho solo finto e adesso è anche peggio di prima.

In questo momento vorrei solo appoggiare una mano sul suo petto per sentirlo più vicino, abbracciarlo per sentire il suo calore, baciarlo per riprovare quelle emozioni che tanto mi hanno fatto male ma sognare allora stesso tempo.
Vorrei raccontagli la fantastica estate che ho passato, di quanto mi sono divertita e quanto volessi che lui fosse lì con me, tralasciando ovviamente tutti i dettagli in cui stavo male a causa sua.
Vorrei soltanto che lui non fosse suo, ma questo non è possibile e devo riuscire ad andare avanti.

Sento gli occhi bruciare e riempirsi di lacrime, ma cerco di restare il più calma possibile. Sbatto le palpebre più e più volte per capire se è veramente qui, che non è uno scherzo della mia immaginazione, ma guardando la sua espressione  stupita capisco che anche lui è rimasto sconvolto da questo incontro quando me o almeno così sembra.

Siamo qui fermi in mezzo alla strada e mi sembra passata una vita, nessuno dei due dice nulla, nessuno dei due batte ciglio. Siamo fermi, immobili a fissarci, fino a quando lui non mi sfiora il braccio con la sua mano. Una scossa elettrica mi pervade il corpo proprio nel momento in cui mi tocca, il cuore ha iniziato a battere più forte, così forte che ho paura che lui lo senta, ho la bocca secca come il Sahara, gli occhi lucidi e il viso paonazzo. Sto cercando di dire qualcosa, ma non esce nulla dalla mia bocca allora resto in silenzio e torno a guardarlo, lui non stacca neanche per un secondo gli occhi da me, stiamo facendo questo gioco di sguardi da non so nemmeno quanto. Neanche lui parla, forse non ne ha il coraggio dopo tutto o peggio non ha nulla da dirmi. Allora perché è qui, fermo come uno stoccafisso e non se ne va ? Se non prova nulla per me perché mi fissa senza dire nulla ?.
In questo momento la mia testa sta scoppiando di domande che non avranno mai risposta.

Non ero pronta a rincontralo domani, figuriamoci oggi così alla sprovvista. Non dovevo uscire di casa ma non mi sarei mai aspettata di finire in una situazione del genere.

Ha rompere la nostra trans è un telefono che squilla, è il mio.
Rispondo alla chiamata dopo qualche secondo <<pronto?>> dico con la vive rauca e secca <<Karol ci sei ? Perché non rispondi ai messaggi? >> riconosco subito la voce è Matias << scusami, stavo facendo un giro per la città con i pattini e non potevo prestare attenzione al cellulare>> la chiamata mi sblocca e ne approfitto per allontanarmi il prima possibile.
Lascio Ruggero alle mie spalle e continuo a pattinare. Lotto con me stessa per non girarmi per capire che mi sta seguenti <<scusami Matias ma non posso proprio parlare in questo momento, non voglio rischiare di andare a finire addosso a qualcuno>> chiudo subito la chiamata per non fagli capire che sono sconvolta da quello che è appena successo, non posso ancora crederci..

Mi fermo in un bar per prendere una bottiglietta d'acqua visto che ho la gola secca e poi vado dritta a casa, attualmente vorrei solo buttarmi nel letto e mettermi a guardare qualche film strappalacrime per deprimermi ancora di più.
Matias continua a tartassarmi di messaggi, pensa che io abbia qualcosa che non va,  allora gli ho mandato un messaggio di risposta per tranquillizzarlo. Ultimamente sto mentendo troppo spesso e la cosa peggiore che ho capito oggi è che l'ho fatto anche con me stessa pensando di aver dimenticato Ruggero.

Arrivata a casa vado direttamente in camera senza mangiare, mi faccio una veloce doccia calda per scrollarmi di dosso tutte queste sensazioni, continuo a toccarmi il braccio proprio nel punto in cui mi ha sfiorato, sento ancora la sua mano qui. Sono accovacciata in un angolo della doccia chiedendomi il perché... perché proprio a me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 05, 2020 ⏰

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Dalla finzione alla realtà / RuggarolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora