Uomo Egoista

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A:  "che gentile che sei stato! Hai donato quei soldi in beneficenza"

B: "gentile? Perché dici che sono stato gentile?"

A: "perché invece di tenere quei soldi per te, li hai donati a chi ne aveva più bisogno"

B: "ma non l'ho fatto per gentilezza"

A: "come no?"

B: "no, l'ho fatto per me. Vedi, la gentilezza non esiste nella sua forma più pura. Chiunque compia un atto di gentilezza, lo fa solo e soltanto per sé stesso"

A: "ma cosa ci hai guadagnato a donare quei soldi in beneficenza?"

B:"il senso di gratificazione che sto provando in questo momento. Se avessi tenuto quei soldi per me, mi sarei sentito appesantito da essi, perché so che c'è chi ne ha molto più bisogno. Invece, ora che li ho donati, mi sento molto più leggero. Credi che se non mi fossi sentito gratificato avrei donato quei soldi?"

B: "se la bontà non ci desse questo senso di gratificazione, nessuno compierebbe atti di gentilezza. A che scopo lo faremmo altrimenti? L'uomo è egoista per natura, se non ha un guadagno personale, non compie nessun atto di bontà o cattiveria che sia"

A: "ma un guadagno di che tipo?"

B: "qualsiasi. L'uomo compierà sempre azioni guidate dalla ricerca di un guadagno. Il guadagno può essere di tipo materiale come dei soldi, oppure di tipo sentimentale, come ottenere l'ammirazione da parte della persona che è stata aiutata, o quel senso di gratificazione che proviamo tutti dopo essere stati gentili"

B:"per esempio, una madre si sacrifica per i propri figli perché questo la rende felice più di quanto non sarebbe se non si sacrificasse per loro"

B:"pensi che madre Teresa di Calcutta avrebbe aiutato tutti quei lebbrosi se questo non l'avesse resa felice?"

B:"in conclusione la gentilezza pura non esiste in quanto l'uomo è sempre e comunque guidato dalla ricerca di un riscontro personale"

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