|Capitolo 23|

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È Lunedì e tra meno di venti minuti, per oggi, la scuola è finita. Zayn ieri mi ha quasi praticamente chiesto di andare a vivere con lui, e io non penso di essere ancora pronta per questo, ma per lui, giuro, farei di tutto. Può sembrare troppo presto da dire, ma si sa che l'amore non si sceglie, non si escogita, arriva e sei fottuto.

Tutto il weekend, io e Zayn, lo abbiamo passato insieme. Abbiamo parlato e ci siamo conosciuti molto meglio. È più incasinato di quanto non sembri. Ed io, credetemi, lo sono più di lui.

La campanella suona, e con grande maestria metto i miei libri nello zaino, uscendo e ritrovandomi davanti i ragazzi. Zayn non c'è perchè mi ha detto che voleva sistemare la casa per l'arrivo di sua sorella.

«Angelo» Mi saluta Liam, abbracciandomi.

«Hey baby» Mi schernisce Niall, con fare malizioso.

«Finiscila, cretino» Lo ammonisco, baciandolo sulla guancia.

«Sempre in mezzo ai ragazzi eh? Troia» Ashley. Ma perché non ti dai fuoco con la benzina?

«Ma perché invece di parlare non apri la tua fogna solo per prenderlo in bocca?» Abbaio. Mi sta tremendamente sul culo.

«Come quando l'ho aperta per prendere in bocca quello di Zayn?» La odio. La odio. La odio.

«Come quando l'hai aperta per prendere in bocca quello di tutta la scuola» Cambio velocemente discorso. Maledizione, mi da un fottuto fastidio che questa sotto specie di tricheco parli di Zayn.

«Oh, gelosa la ragazza» Ghigna, ridendo con le sue "amichette".

«Levati dalle palle» Sbotto.

Saluto tutti i ragazzi e mi dirigo da Zayn, mi ha chiesto di andae da lui e ho accettato.

«Piccola» Mi viene incontro a braccia aperte, abbracciandomi e baciandomi dolcemente.

«È già arrivata?» Quasi sussurro.

«No» sussurra anche lui.

«Okay» Sussurro.

«Perchè stiamo sussurrando?» Sussurra, ridacchiando.

«Boh» Ci mettiamo a ridere.

«Mi sei mancata tantissimo» Dice prendendomi in braccio e portandomi in camera.

«Volevo solo ricordati che da un momento all'altro potrebbe arrivare tua sorella» Dico mentre mi poggia sul letto e si stende su di me.

«Dio mio, una scopato e via, che sarà mai?» Ridacchia.

«Zayn Jawaad Malik, fottutamente smettila» Lo rimprovero.

«Fottutamente non chiamarmi così» Gli mordo un labbro.

«Ti amo» Biascica, con il suo labbro fra miei denti.

«Ti amo anch'io, tanto» Lo bacio.

Il suono del campanello si fa spazio nella casa e, con un gemito di disapprovazione da parte di Zayn, ci alziamo e andiamo verso la porta.

È agitato, lo vedo benissimo. Intreccio le mie dita con le sue, stringendo leggermente. Sospira e apre la porta.

«Zayn. Allora terrai Safaa per almeno tre giorni, io ho molto da fare. Con tutti quei problemi che ci sono con mamma e tutto il resto. Trattala bene, dalle da mangiare e un buon posto dove dormire..» Donyia entra velocemente in casa, parlando veloce come un treno; non accorgendosi della mia presenza. È proprio come Zayn me l'ha descritta.

Impure Love. [z.m.] in revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora