Capitolo 7.

738 25 2
                                    

Nell'esatto momento in cui il campanello suona, io mi precipito - letteralmente -, ad aprire la porta.

«Zia!» La saluto entusiasta, facendo così crescere un sorriso sincero sul mio volto.

«Tesoro!» Avvolge le sue braccia attorno al mio busto, essendo un po' più bassa di me. È più di un anno che non la vedevo, dopo la vacanza in Italia.

«Mi sei mancata così tanto!» Mormoro, stringendola fortissimo, contro il mio petto.

«Anche tu, sei cresciuta troppo per i miei gusti!» Ridacchia, e io capisco che intende il fatto che lei è più bassa di me.

«Vieni, entra!» La faccio accomodare in soggiorno, e si guarda in torno scrutando la mia umile dimora. Nessun parente è mai venuto a casa mia, sono sempre andata io in Italia, perché questo posto è un brutto luogo per tutti.

«Tesoro, è bellissima casa tua» Si complimenta. È una casetta molto modesta, ma anche in stile moderno.

«Sono contenta che ti piaccia! Ho scelto io tutto!»

«Hai preso dalla zia, tesoro!» Ride, e io annuisco sghignazzando. Noi abbiamo gusti molto simili, mia zia non era assolutamente come mia madre, lei era molto più all'antica.

«Andiamo a letto, domani ci aspetta una bella giornata» Dice portando la sua valigia su per le scale.

«Si, certo.» La aiuto con la valigia, prendendola. «Dormirai nella stanza degli ospiti.» Informo. Lei annuisce solamente, così la scorto nella sua stanza, dove sono presenti un bel letto matrimoniale, un armadio e due comodini ai lati del letto.

«È perfetta tesoro, grazie. Magari domani pomeriggio possiamo uscire.» Mi dice prendendomi le mani.

«Mh, domani pomeriggio proprio non posso. Ho, uhm, un appuntamento con un ragazzo.» Balbetto mentre arrossisco.

«Oh, okay. Domani mi spieghi meglio chi è il fortunato?» Ha una faccia maliziosa, moolto maliziosa.

«Si, ehm, se vuoi te lo presento. Mi viene a prendere verso le tre e mezza.» Rispondo ancora un po' in imbarazzo.

«Per me va bene, buonanotte piccola» Mi dà un bacio sulla fronte e io ricambio con un abbraccio.

«Buonanotte.» Sorrido.

Dopo aver chiuso la porta vado in camera mia e indosso il pigiama, che consiste in una maglietta - ovviamente di mio padre - molto lunga.

E non so per quale strano e idiota motivo, ma io mi ritrovo palesemente a pensare a Zayn. A cosa sono per lui, a cosa lui è per me. Che cosa siamo noi due?

Tutte queste domande che mi ronzano in testa come delle api assassine, mi mandano in confusione. Lui mi manda in confusione. Lunatico in ogni modo possibile.

Bacio, come sempre, la foto. E finalmente mi distendo sul letto. Cerco di non pensare a Zayn, ma mi è troppo difficile, come al solito, purtroppo.

-

Appena i miei occhi si aprono, guardo il mio telefono poggiato sul comodino, ormai caricato al cento per cento. «Mezzogiorno e un quarto.», dice.

Il mio cervello finalmente si connette, svegliandosi, e mi rendo finalmente conto che è più che tardissimo.

Alzo il busto ritrovandomi seduta, i miei piedi scalzi toccano il pavimento gelido e sobbalzo per il contatto. Immediatamente corro giù per le scale. Mia zia è in cucina, che armeggia con i fornelli.

«Buongiorno!» mi dirigo verso di lei.

«'Giorno tesoro, hai dormito fino a tardi!» Sghignazza. Io annuisco, l'angolo della mia bocca si alza, formando un piccolo sorriso.

Impure Love. [z.m.] in revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora